6 maggio 2025: in Italia è “Overshoot Day”
Di Alessandro Campiotti
Come ogni anno il Global Footprint Network ha calcolato le date in cui i paesi di tutto il mondo raggiungono il momento del sovrasfruttamento delle risorse naturali rigenerabili. In soli cinque mesi l’Italia ha consumato il budget ecologico di un anno, utilizzando due volte e mezzo le risorse disponibili e aprendo la strada a sette mesi di deficit ecologico.

Il 6 maggio l’Italia ha “celebrato” l’Overshoot Day o Giorno del sovrasfruttamento terrestre, che, come si può intuire dal nome, non rappresenta una ricorrenza di carattere positivo, bensì il giorno in cui il pianeta esaurirebbe le risorse naturali rinnovabili se l’intera popolazione mondiale consumasse con lo stesso ritmo dell’Italia. Seguendo questo ragionamento, pertanto, dal 7 maggio avremmo esaurito le risorse necessarie a sostenere il nostro fabbisogno in termini di energia, acqua e cibo durante il 2025, avviando un periodo di deficit ecologico lungo oltre sette mesi, fino alla fine dell’anno, in cui consumeremmo le risorse naturali previste per il 2026, aumentando lo sfruttamento degli ecosistemi naturali. La data è stata calcolata dal Global Footprint Network con riferimento al rapporto su base annua tra la biocapacità globale, cioè la capacità di rigenerazione da parte degli ecosistemi, e l’impronta ecologica umana, che misura il consumo di risorse naturali da parte dell’essere umano, il tutto moltiplicato per i 365 giorni dell’anno.
Al tempo stesso, va ricordato che non tutti i paesi contribuiscono in egual misura all’impronta ecologica globale, e le differenze rilevate tra un paese e l’altro possono essere davvero notevoli. Come si può desumere dallo schema pubblicato dal Global Footprint Network (nell’immagine di intestazione), i diversi stati oggetto di analisi tendono a raggiungere l’Overshoot Day in periodi diversiin relazione all’entità della loro capacità di rigenerazione delle risorse naturali e della loro impronta ecologica, più o meno marcata anche in relazione al livello di sviluppo socioeconomico raggiunto. L’Italia, per esempio, è tra gli stati a più elevato debito ecologico, dal momento che ha esaurito lo stock di risorse naturali nei primi cinque mesi dell’anno, dimostrando che se il resto della popolazione mondiale si adeguasse ad un tale livello di consumo per il fabbisogno di beni e servizi come cibo, legname, energia, strade e infrastrutture, sarebbero necessarie le risorse generate annualmente da 2,6 pianeti.
Inoltre, in linea con le proiezioni dell’anno passato, il Qatar risulta il paese che detiene il primato negativo in termini di sovrasfruttamento delle risorse globali, raggiungendo l’Overshoot Day il 6 febbraio, mentre il paese più virtuoso risulta l’Uruguay, che lo raggiunge a fine anno, precisamente il 17 dicembre. In un contesto di tale deficit ecologico, la naturale biocapacità del pianeta di rigenerarsi e fornire servizi ecosistemici diventa un fattore limitante, mentre aumentano una serie di conseguenze negative, quali la deforestazione, la perdita di biodiversità, il consumo di suolo, l’inquinamento atmosferico e l’aumento netto di emissioni di anidride carbonica (CO2). Per cercare di invertire la rotta, il Global Footprint Network ha lanciato una strategia in linea con l’Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile, e le soluzioni proposte vanno dalla conservazione della natura alla tutela della biodiversità, dall’agricoltura rigenerativa alla pesca sostenibile, dalla riduzione del consumo di carne al contenimento dello spreco alimentare, dal potenziamento delle energie rinnovabili al risparmio energetico.
Per approfondire:
https://overshoot.footprintnetwork.org/newsroom/country-overshoot-days
Global Footprint Network, Estimating the Date of Earth Overshoot Day 2022.
Foto di intestazione: Global Footprint Network www.footprintnetwork.org
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