* Coop Alleanza 3.0 presenta a Venezia “Emilio”, la prima imbarcazione merci a impatto zero a servizio dei punti vendita

 

 

Con le consegne a zero emissioni, grazie al motore elettrico, farà risparmiare circa 39 tonnellate di CO2 l’anno.

 

 Si chiama Emilio la prima imbarcazione a impatto zero per il trasporto delle merci della grande distribuzione nella laguna di Venezia.

Inaugurata oggi nei pressi del punto vendita Coop di Piazzale Roma, con il claim “Una buona spesa viaggia in barca elettrica”, la nuova imbarcazione con motore elettrico entra a far parte per la prima volta della flotta di un operatore della GDO in laguna e movimenterà le merci che riforniscono i negozi Coop Alleanza 3.0.

Emilio è stata realizzata da S.ca Snc Trasporti Marittimi Veneziani, che ha trovato in Coop Alleanza 3.0 un alleato strategico per portare avanti un modello virtuoso e replicabile per la grande distribuzione e la movimentazione delle merci via acqua, nel segno della sostenibilità e dell’innovazione.

In grado di espletare tutte le funzioni di carico, trasporto e scarico merci nei negozi Coop serviti, la nuova imbarcazione è dotata di una batteria che può contare su tre ore di autonomia durante le quali assicura zero emissioni. Grazie al motore elettrico, infatti, in grado di abbattere in modo significativo sia i consumi sia le emissioni di anidride carbonica, saranno risparmiate circa 39 tonnellate l’anno di CO2. Emilio è inoltre completamente autoricaricabile.

Attualmente sono 19 i punti vendita Coop Alleanza 3.0. in laguna, di cui 11 serviti dal trasporto merci via acqua di  S.Ca Snc Trasporti Marittimi, ovvero le Coop di Piazzale Roma, Garibaldi, San Giacomo Dall’Orio, Santa Marina, Giorgione, Rialto, Italia, Castello, Giudecca, San Polo e Murano. Due di questi saranno serviti subito da Emilio e a tendere il progetto potrà essere esteso a tutti i punti vendita.

 

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* Italiani troppo sendentari: con WeWard camminano il 24% in più e sono ricompensati economicamente per ogni km percorso

Il 60% degli spostamenti casa-lavoro sono inferiori a 5 km e vengono effettuati in auto.

In Italia, il settore dei trasporti è direttamente responsabile del 25,2% delle emissioni di gas a effetto serra e del 30,7% delle emissioni di CO2. Il 92,6% delle emissioni nazionali di tutto il comparto è attribuibile al trasporto stradale di passeggeri e merci, settore per il quale si registra un aumento del 3,2% delle emissioni tra il 1990 e il 2019, in controtendenza rispetto al calo del 19% delle emissioni totali durante lo stesso periodo. Questi sono i dati del rapporto “La decarbonizzazione dei trasporti – Evidenze scientifiche e proposte di policy”, elaborato dagli esperti della Struttura Transizione Ecologica della Mobilità e delle Infrastrutture (STEMI) del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS).

Secondo i dati del MIMS, il 60% degli spostamenti casa-lavoro inferiori a 5 km avviene in auto. In un momento in cui il cambiamento climatico sta accelerando, è urgente offrire ai cittadini delle alternative. Come possiamo cambiare le abitudini degli italiani con conseguenze positive sull'ambiente ma anche sulla loro salute?

L’urgenza delle questioni ecologiche

I rischi ambientali sono stati al centro dei dibattiti pubblici e sono la questione principale dei prossimi cinque anni. Due dei settori più inquinanti sono il settore digitale e l'industria dei trasporti.

Si stima che il settore digitale sia responsabile di quasi il 4%3 delle emissioni globali di CO2, mentre il settore dei trasporti sta battendo i record con il 41%4 delle emissioni di CO2 a livello mondiale. Il governo sta quindi cercando di implementare azioni che possano ridurre queste emissioni quando non sono essenziali per la nostra vita quotidiana: centri urbani senza auto, campagna di prevenzione sulla dipendenza da schermo, promozione di gesti eco-cittadini, l’istituzione del mobility manager, ecc.

Questioni che hanno un impatto diretto sugli italiani

Il rapporto digitale-trasporto ha quindi avuto forti conseguenze sulla salute della popolazione, che sta diventando sempre più sedentaria. Tra le abitudini che si sono radicate negli ultimi anni: la mancanza di attività fisica a favore di troppi schermi e l'uso eccessivo dei mezzi di trasporto. Inoltre, il 60% degli spostamenti inferiori a 5 km tra casa e lavoro avviene ancora in auto, mentre a passo moderato bastano circa 30 minuti per percorrere 3 km a piedi.

Camminare verso alcune stazioni è anche un risparmio di tempo se si considerano i passi fatti per raggiungerle. Sembra quindi urgente, per ragioni di salute pubblica e di ecologia, affrontare questi problemi ripristinando la mobilità dolce come mezzo primario di spostamento.

Riportare la camminata nel mainstream

WeWard è una app gratuita che incoraggia i propri utilizzatori a praticare attività fisica quotidiana, remunerando economicamente i chilometri percorsi e i traguardi raggiunti. A seconda del livello di attività fisica, ci sono delle soglie che ciascun utilizzatore deve raggiungere per guadagnare Ward: 3000 passi, 5000 passi, 10000 passi al giorno. Ogni passaggio di livello prevede l’attribuzione di un numero di Ward, che, convertiti in Euro, possono essere accreditati sul proprio conto corrente, utilizzati nei negozi convenzionati sottoforma di codici sconto o carte regalo, oppure trasformati in donazioni.

Oltre a camminare, si possono guadagnare Ward partecipando a sfide lanciate dalla app, lanciando challenge ai propri amici, rispondendo ai sondaggi, visitando i luoghi insoliti presenti lungo i percorsi suggeriti dall’app, guardando video pubblicitari oppure acquistando nei negozi convenzionati.

Informazioni su WeWard

La piattaforma WeWard è stata creata a Parigi nel 2019 su iniziativa di Yves Benchimol, ingegnere laureato all'École Polytechnique de France (2011) ed esperto di geolocalizzazione, intelligenza artificiale e retailtech (tecnologia applicata al settore della distribuzione).

WeWard conta più di 10 milioni di utenti attivi e ha remunerato gli oltre 2245 milioni di chilometri percorsi. In Italia la crescita esponenziale del numero di utenti ha consentito a WeWard di arrivare al vertice delle app di Apple Store e Google Play.

 

Sito web: https://it.weward.fr/