StartCup Lombardia: proclamati i vincitori dell’edizione 2020

Sono EYE4NIR, iCareX, Random Power e SSiS i vincitori dell’edizione 2020 di StartCup Lombardia, la Competition degli Atenei e degli Incubatori Universitari lombardi, promossa da Regione Lombardia e gestita da PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator con lo scopo di favorire la nascita di nuove imprese innovative negli ambiti ICT & Services, Lifescience, Cleantech & Energy e Industrial Technologies. 


EYE4NIR, iCareX, Random Power e SSiS: questi i nomi dei vincitori di StartCup Lombardia, la competizione organizzata dalle Università e dagli Incubatori Universitari lombardi e promossa da Regione Lombardia – Direzione Generale Sviluppo Economico Assessore Alessandro Mattinzoli, con il sostegno di Deloitte, che ha offerto il proprio supporto alle idee imprenditoriali durante la fase di accelerazione. Hanno collaborato direttamente con PoliHub, sponsorizzando i premi speciali dell’iniziativa, BCC Milano, la Banca di Credito Cooperativo di Milano che intende promuovere la cultura imprenditoriale giovanile premiando l'innovazione che impatta sull'economia reale e sul territorio e Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa, con un percorso che fornisce strumenti e competenze nell’ambito dell’economia circolare e del Cleantech.

Nata nel 2003 su iniziativa del Politecnico di Milano, StartCup è arrivata oggi alla XVIII edizione ed è gestita da PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico, in accordo con le altre Università lombarde.

Ai 4 progetti vincitori nelle categorie ICT & Services, Lifescience, Cleantech & Energy e Industrial Technologies, è stato assegnato un premio di 25 mila euro ciascuno. I progetti valutati migliori dalla giuria – Bi-rex, VoiceMed e SAMS Technology (startup che ha ideato una soluzione per combattere la contraffazione e la mancanza di tracciabilità nel settore del packaging), oltre ai 4 vincitori – avranno diritto ad accedere al Premio Nazionale dell’Innovazione, in programma a Bologna il 30 novembre e il 4 dicembre. 

I vincitori

· EYE4NIR (Industrial Tecnologies) – fotocamera iperspettrale, compatta e accessibile per vedere ciò che sfugge all'occhio umano

· iCareX (Lifescience)- terapie personalizzate data-driven e AI-assisted a supporto dei medici

·Random Power (ICT & Services) – piccolo generatore di bit random casuale per la generazione di chiavi di sicurezza utili a salvaguardare i dati, la privacy e vita digitale.

· SSiS (Cleantech & Energy) – processo dell’industria 4.0 per l’isolamento termico a cappotto degli edifici, in particolare per quelli di geometrie complesse

Durante la finale sono stati consegnati anche i Premi Speciali degli Sponsor.

Per approfondire leggi il comunicato stampa allegato
 



 

* RICREA per Eataly: la sostenibilità del buon cibo viaggia negli imballaggi d’acciaio

 

 


 “Casseforti della natura e amici dell’ambiente”: fino a fine novembre, RICREA, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, sarà tra gli scaffali di Eataly Smeraldo a Milano per sensibilizzare i consumatori sui valori e sull’importanza degli imballaggi in acciaio: ermetici, inviolabili e di lunga durata, preservano tutto il sapore e i principi nutrizionali degli alimenti senza l’utilizzo di conservanti, proteggendoli da luce e agenti esterni. Gli imballaggi in acciaio sono infatti una vera e propria cassaforte della natura, ideale per preservare i sapori e custodire tutte le qualità dei cibi. 

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Cronache di Gusto, accompagna i clienti dello store in un viaggio alla scoperta delle qualità degli imballaggi in acciaio, un metallo che viene riciclato 100% all’infinito senza perdere le proprie intrinseche qualità.

“Gli imballaggi in acciaio rappresentano una vera e propria cassaforte della natura – spiega Roccandrea Iascone, Responsabile Comunicazione di RICREA -, ideale per preservare i sapori e custodire al meglio tutte le qualità dei cibi e in particolare le eccellenze della dieta mediterranea come ad esempio il pomodoro, i prodotti ittici, l’olio di oliva. Pratici e sicuri, barattoli, scatolette e latte da oltre 200 anni proteggono gli alimenti dalla luce e dagli agenti esterni, assicurandone una perfetta conservazione anche a temperatura ambiente. E dopo l’utilizzo, grazie alla raccolta differenziata e al riciclo, i contenitori in acciaio rappresentano un perfetto esempio di economia circolare”.

Tra scatolette di tonno, latte di olio extravergine e barattoli di pomodoro, i clienti troveranno, accanto ai prodotti esposti sugli scaffali, un frontalino che ricorda che gli imballaggi in acciaio sono appunto amici dell’ambiente. Vanno differenziati correttamente seguendo le indicazioni del proprio Comune, affinché possano essere raccolti, trattati e avviati al riciclo per rinascere sotto nuove forme come biciclette, binari o chiavi inglesi.

L’Italia è un’eccellenza nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio con un tasso di avvio al riciclo pari all’82,2% dell’immesso al consumo, superiore all’obiettivo dell’80% fissato per il 2030 dalla Direttiva Europea sull’Economia Circolare.

Le 399.006 tonnellate di imballaggi in acciaio avviate al riciclo nel 2019 hanno consentito di risparmiare 1,4 TWh di energia primaria e 268.000 tonnellate di materia prima, evitando 415.000 tonnellate di CO2 equivalente. Il valore economico della materia recuperata in un anno è di 39 milioni di euro.
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Per ulteriori informazioni:

Paolo Steila                                                          Roccandrea Iascone                                                         

Ufficio stampa RICREA                                       Resp. Comunicazione e Relazioni Esterne RICREA       

c/o Black & White Comunicazione                     Cell 349871554                    

Cell. 3385957266                                                  iascone@consorzioricrea.org                                          

p.steila@bwcomunicazione.it

 

Miriam Pagano

Cell. 3492373166

m.pagano@bwcomunicazione.it

“Crescere davanti a uno schermo”, il documentario che racconta l’impatto della tecnologia sul cervello dei più giovani


ARTE in Italiano rende disponibile gratuitamente in streaming il documentario di Raphaël Hitier “Crescere davanti a uno schermo”. Ricco di testimonianze di specialisti e psichiatri, ma anche di giovani adolescenti, il documentario offre una panoramica delle ultime scoperte scientifiche relative alla sovraesposizione agli schermi di bambini e adolescenti. La tecnologia digitale negli ultimi dieci anni ha modificato le nostre abitudini quotidiane: Internet, social network, video e video giochi riempiono un terzo del nostro tempo da svegli. In particolare, gli schermi cominciano ad entrare nella vita dei bambini già a partire dai 4 mesi. Basti pensare che, ancor prima di raggiungere l'età scolare, in Cina e in Occidente un bambino trascorre dalle 4 alle 6 ore al giorno davanti a uno schermo.
L’impatto della tecnologia digitale sul cervello umano ha ancora molte zone d'ombra: specialmente tra i giovanissimi, l’esposizione e la dipendenza dagli schermi rappresenta una sfida neurologica senza precedenti. Ad offrire un panorama completo riguardo alle ultime scoperte scientifiche sul tema è “Crescere davanti a uno schermo”, il documentario ora disponibile – gratuitamente in streaming  e sottotitolato in italiano – su Arte in Italiano (arte.tv/it).

 

 

* VARTA, in collaborazione con Fondazione ABIO, dona 2625 lampade da notte Maya Night Light ai bambini ricoverati in tutta Italia

 


 


La degenza ospedaliera rappresenta un drastico cambiamento delle abitudini quotidiane  e una esperienzadolorosa soprattutto per i bambini.
Adattare e migliorare l’ambiente con attività ludico-ricreative mirate per i più piccoli, può aiutarli concretamente ad affrontare e superare questo momento difficile. Per alleviare la paura e il senso di isolamento VARTA, azienda tedesca leader nell’energia portatile, ha voluto donare 2625 Maya Night Light, lampade dedicate al personaggio ape Maia, a Fondazione ABIO Italia per il bambino in ospedale. Le lampade saranno consegnate ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici tramite le 61 Associazioni attive in oltre 200 reparti pediatrici in tutta Italia, compatibilmente con le indicazioni e le possibilità dettate dalla situazione attuale.

VARTA ha scelto proprio l’ape Maia, famosa per la sua allegria e il suo spirito avventuroso: la lampada è leggera, infrangibile e, grazie al funzionamento a batterie, può essere usata facilmente dai piccoli pazienti. Inoltre, con la sua luce rassicurante, la simpatica apina è una compagna perfetta per vincere la paura del buio perché crea un’atmosfera serena e confortante.

 

* L’evoluzione del Good Growth Plan

In occasione della IV edizione del Mantova Food & Science Festival ha presentato il nuovo programma quinquennale di impegni per supportare gli agricoltori e contrastare i cambiamenti climatici.


Nella giornata inaugurale della 4° edizione del Mantova Food&Science Festival, Syngenta, uno dei maggiori player dell’agribusiness a livello mondiale e ormai partner consolidato della manifestazione, ha organizzato l’evento “Agricoltura, sostenibilità e cambiamenti climatici: l’evoluzione del The Good Growth Plan” per presentare la seconda edizione del The Good Growth Plan, il piano di impegni sostenibili che impegnerà l’azienda da oggi fino al 2025.

“The Good Growth Plan è un percorso intrapreso nel 2013 per dimostrare come un’agricoltura efficiente e sostenibile possa esistere.”, afferma Riccardo Vanelli, Amministratore delegato di Syngenta Italia. “Per questo, in linea con i Sustainable Development Goals dell’ONU per il 2030, ci siamo dati degli obiettivi che abbiamo pienamente raggiunto e, in alcuni casi, superato.” “Ma ora il contesto è diverso sia a livello ambientale sia sociale, con i cambiamenti climatici che presentano effetti sempre più impattanti sul terreno, mettendo a serio rischio il futuro degli agricoltori e di tutti noi. Quindi, con l’evoluzione del The Good Growth Plan vogliamo porci degli obiettivi ancora più ambiziosi per supportare gli agricoltori nell’affrontare le sfide sempre più grandi che si trovano di fronte. Per farlo, accelereremo ancora di più la nostra innovazione, convinti che questa sia l’unica strada per rispondere in maniera tempestiva alla necessità di sostenibilità in agricoltura. E questa idea, alla base dei nuovi impegni, si declinerà in quattro ambiti specifici: accelerare l’innovazione per gli agricoltori e l’ambiente, impegnarsi per un’agricoltura a zero emissioni di CO2, contribuire alla salute e alla sicurezza delle persone, stringere partnership per generare un impatto migliore” conclude Vanelli.

The Good Growth Plan: I progetti italiani

A livello italiano, il The Good Growth Plan si comporrà di alcuni progetti con forte vocazione locale, ma in grado di concorrere al raggiungimento degli obiettivi che l’azienda si è data a livello globale. Tra gli esempi presentati nel corso dell’incontro, un ruolo chiave è svolto sicuramente dalla genetica attraverso la quale, ad esempio nel settore delle orticole che vanta in Italia un heritage importantissimo, è possibile garantire non solo rese maggiori e di alta qualità con una migliore gestiore delle risorse, ma anche e soprattutto andare incontro alle rinnovate esigenze dei consumatori e della filiera in termini di shelf life, proprietà nutrizionali e attenzione agli sprechi.

Un altro esempio concreto e con già una discreta diffusione in Italia è il progetto Grape Quality Agreement, dedicato al settore vitivinicolo. GQA  è un programma che aiuta il produttore a coniugare produzioni di alta qualità con i requisiti sempre più stringenti del mercato in termini di tutela della salute, responsabilità sociale e sostenibilità ambientale attraverso la combinazione di difesa della biodiversità con il programma Operation Pollinator, la gestione razionale delle risorse idriche con Heliosec© e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie di agricoltura digitale finalizzate al controllo dei residui in base alle normative vigenti nei mercati di destinazione del vino prodotto grazie alla piattaforma Emat©.

Green Deal e Residuo Zero

Per contestualizzare al meglio il nuovo corso del The Good Growth Plan, molti relatori si sono succeduti sul palco. La prima parte della giornata, infatti, è stata dedicata a una contestualizzazione del quadro normativo e regolamentare scaturito dal Green Deal europeo e dalla sua applicazione concreta nel tessuto imprenditoriale agricolo italiano. A disegnare il quadro di riferimento i contributi dell’On. Paolo De Castro, Primo Vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale presso Parlamento Europeo, l’On. Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, l’On. Filippo Gallinella, Presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera del Parlamento, Ersilia Di Tullio, Senior project manager Nomisma, e il Prof. Gabriele Canali, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Il panel di relatori, stimolati dalla moderatrice Beatrice Mautino, si sono confrontati sul tema dei residui negli alimenti e sugli errori interpretativi e comunicativi che spesso accompagnano un argomento così importante per l’intera filiera agroalimentare e per i consumatori, sottolineando la centralità della qualità, salubrità e sicurezza alimentare dei prodotti italiani, ponendo poi attenzione sul tema delle certificazioni, e interrogandosi su come si debba trovare una voce comune lungo l’intera filiera per fare in modo che il lavoro degli agricoltori non perda di valore nella strada dal campo alla tavola e si possano evitare errori comunicativi che alimentino paure e incomprensioni invece di favorire una corretta e consapevole cultura del cibo.

Per approfondire leggi il Comunicato Stampa allegato

* Waterdrop®, i microdrink naturali che aiutano a bere più acqua


 


I microdrink waterdrop® sono fatti solo con ingredienti di alta qualità, esaltatori di sapidità o conservanti, sono piccoli cubetti senza zucchero che arricchiscono l'acqua con veri estratti di frutta e piante e preziose vitamine.

I cubetti possono essere preparati facilmente sempre e ovunque, passano attraverso qualsiasi collo di bottiglia e qualsiasi controllo di sicurezza. In 10 gusti, contengono veri estratti di frutta e piante e ingredienti di alta qualità da tutto il mondo: dall’açaí del Brasile al ginseng dell’Asia, dalla moringa dell'India al baobab dell’Africa. Sono vegani, senza glutine, lattosio, zucchero e senza conservanti o aromi artificiali.

I microdrink rappresentano in realtà un grande passo verso una riduzione dei rifiuti di plastica: con la loro forma cubica ridotta al minimo, richiedono molto meno spazio di stoccaggio, e grazie al peso ridotto possono essere spediti in modo pratico ed ecologico.
Waterdrop® consente inoltre di ridurre la plastica del 97% rispetto alle bevande tradizionalmente presenti in commercio. Il solo tappo di una normale bottiglia di plastica da mezzo litro contiene la stessa quantità di plastica necessaria per 10 waterdrop®. Poiché waterdrop® ha a cuore la l'ambiente, materiali come alluminio e PVC sono stati scartati fin da subito. L’imballaggio è invece realizzato con una combinazione innovativa di pellicola in PET e COC, interamente riciclabile, che protegge adeguatamente il prodotto senza che quindi sia necessario l’uso di conservanti.

Waterdrop® è stata fondata da Martin Murray, Henry Wieser e Christoph Hermann: tre austriaci che hanno creato la categoria dei microdrink e vogliono ispirare ancora più persone ogni giorno a bere più acqua e meno bevande poco sane.