*Linee guida di Guala Closures sviluppa per il packaging sostenibile

Guala Closures, multinazionale nata in Italia, leader al mondo nella produzione di chiusure in alluminio per superalcolici, vino, olio e aceto, acqua e bevande, ha sviluppato delle linee guida per una progettazione sempre più sostenibile

 


Nell'ambito della strategia e dell’impegno di Corporate Social Responsibility (CSR), il Gruppo Guala Closures ha sviluppato alcune linee guida per la progettazione ecocompatibile destinate ai cinque centri di ricerca e sviluppo (Italia, Messico, Regno Unito, Ucraina e Lussemburgo), allo scopo di agevolare lo sviluppo di chiusure sostenibili seguendo quattro modelli di progettazione definiti.
Il Gruppo ritiene che stabilire un metodo rigoroso per progettare prodotti sostenibili sia fondamentale per creare una gamma di prodotti armonizzati, che vengono così concepiti con l'obiettivo di fornire soluzioni reali per lo sviluppo sostenibile. Lo scopo del documento è quello di delineare tutti i passaggi che i progettisti dovrebbero seguire, dall'idea al prodotto finito.

I modelli per raggiungere questi obiettivi sono quattro: Design to Reduce – un principio basato sull'eco-design e sull'eliminazione di tutto ciò che non è necessario; Design to Change – abbandonare le risorse limitate e adottare materiali riciclati o prodotti da fonti rinnovabili; Design to Fade – questo approccio ha come scopo quello di far scomparire i rifiuti passando a polimeri biodegradabili e utilizzando pochi componenti facilmente rimovibili; e Design to Revive – ottenuto recuperando e riciclando i materiali utilizzati nelle chiusure.

L'azienda ritiene che queste linee guida siano un passo importante nello sviluppo di imballaggi sostenibili. Aiutano a supportare le esigenze dei clienti e propongono chiusure che soddisfano le aspettative delle principali parti interessate.

Attraverso questa iniziativa e altre azioni, Guala Closures intende raggiungere l'ambizioso obiettivo di utilizzare il 35% di materiali riciclati entro il 2025. Queste linee guida sono quindi un ulteriore passo nell'impegno del Gruppo a favore delle strategie di CSR dei clienti, con imballaggi che soddisfano le esigenze dei consumatori e rispondono alle crescenti esigenze del retail.

* REPETITA®. Qualità e affidabilità Made in Italy per il nuovo brand del poliestere riciclato

 REPETITA® è nuova frontiera dell’economia circolare. Poliestere riciclato dalle bottiglie di plastica, certificato GRS,  grazie ad un processo di lavorazione di alta qualità Made in Italy trasforma i rifiuti di plastica in preziosa risorsa per il tessile sostenibile. 


 

L’essenza della nuova fibra è tutta racchiusa nel nome del brand: REPETITA®

RE come Riciclo, perché l’impegno a rispettare l’ambiente è un dovere per la filiera tessile ed è sempre più fondamentale sia per i brand sia per i consumatori.

PET – Polietilene Tereftalato- la materia prima sintetica dalla quale nasce la nuova fibra.

ITA, come Italia, perché il cuore del progetto consiste nel nobilitare la materia prima greggia, proveniente da tutto il mondo e certificata GRS, attraverso una serie di lavorazioni interamente realizzate in Italia ed una filiera garantita e affidabile.

REPETITA ® è ideale per tutte le applicazioni con lavorazioni Jaquard, dalla maglieria circolare alla tessitura ortogonale, dalla maglieria rettilinea alla calzetteria. A livello di performances può offrire il comfort della microfibra, la stessa traspirabilità e termoregolazione delle fibre sintetiche e all’occorrenza un aspetto molto simile a quello delle fibre naturali.

La resistenza della fibra e la solidità dell’ampia gamma colori ne fanno la materia prima ideale per un utilizzo second layer nel fashion e nello sportswear ma anche per un’applicazione nel mondo dell’arredo e del design.

La sua versatilità, permette su richiesta, trattamenti utili di Protezione dai raggi UV, di azione antibatterica, di idrorepellenza.

www.repetita.com

Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi 2020. Cresce il numero delle divulgatrici scientifiche

 Pochi giorni fa si sono chiuse ufficialmente le candidature al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi.

Le opere presentate all’ottava edizione sono 510 e più in particolare 183 articoli, 241 libri e 86 video di divulgazione scientifica.
Rispetto all’edizione precedente diminuisce il numero degli articoli in favore dei video divulgativi e si evidenzia un netto incremento della partecipazione femminile: se nelle precedenti edizioni le autrici in lizza rappresentavano soltanto un terzo delle candidature, oggi dei 467 autori, poco meno della metà sono donne. Consolidata la partecipazione degli Under35 che rappresentano un quarto degli autori in gara.

Ora la parola spetta alla Giuria Nazionale del Premio composta da 260 professori di ogni ordine e grado e studiosi delle materie scientifiche che entro il mese di ottobre consegnerà nelle mani del Comitato Scientifico la lista delle opere tra le quali scegliere i finalisti 2020. La cerimonia di premiazione, come da consuetudine, si terrà a dicembre a Roma nell’aula convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Tra le opere presentate nell’area delle scienze matematiche, fisiche e naturali gli autori accompagnano il lettore in una passeggiata tra i misteri dell’universo, i fenomeni fisici e le leggi matematiche che ne governano il funzionamento. Non mancano titoli che riguardano il mondo animale spiegando il comportamento di alcune specie e l’habitat, talvolta mutato, che si trovano ad affrontare. Ampio spazio anche al regno dei vegetali e al mondo marino. Tra le scienze della vita e della salute il nuovo coronavirus è fra gli argomenti maggiormente dibattuti mediante approcci molto vari e interessanti. Diverse le analisi rispetto alle abitudini alimentari e al rapporto di queste con la nostra salute, non solo fisica. Per quanto riguarda le scienze dell’ingegneria e dell’architettura il futuro è ciò che gli autori provano a immaginare: tra design, scienza, etica e nuovi modelli architettonici. Nell’area delle scienze dell’uomo, storiche e letterarie, quella con il maggior numero di candidature, il passato riemerge comprensibile: i più importanti avvenimenti e i personaggi chiave raccontati con attenzione e rigore scientifico. Interessanti le argomentazioni che riguardano la mente umana in relazione ai nuovi contesti sociali che ci troveremo ad affrontare. Numerose anche le trattazioni letterarie. Tra le candidature nell’area delle scienze giuridiche, economiche e sociali troviamo riflessioni circa l’impatto economico del nuovo coronavirus, gli sviluppi del mondo digitale tra etica, innovazione e creatività ma anche politica e argomenti di grande attualità.

Il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica è organizzato dall’Associazione Italiana del Libro. Main Partner del Premio sono BPER Banca e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Patrocinano la manifestazione l’AIRI(Associazione Italiana per la Ricerca Industriale), l’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) il Comune di Roma, l’Uninettuno (International Telematic University), l’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani e la rete de I Parchi Letterari.

La finalissima il 17 dicembre  2020