Premiato l’impegno sempre più green di Dorelan

Dorelan ottiene la certificazione di conformità della propria produzione al disciplinare "Garanzia di Igiene per Materassi e Guanciali"

L’ottenimento, lo scorso 30 novembre, della Certificazione di servizio su disciplinare Dorelan “Garanzia di Igiene per Materassi e Guanciali” è solo il primo passo dell’azienda nell’ambito di un percorso volto a guardare con sempre più attenzione alla qualità e alla salubrità dei propri prodotti, e quindi al benessere delle persone.

Azienda forlivese, leader da quasi 50 anni nella produzione di sistemi letto, porta avanti da anni, concretamente e con costanza, questo suo impegno anche grazie al coinvolgimento diretto e attivo dei dipendenti; una scelta che ha contribuito ad aumentare il fatturato (previsioni 2017: oltre i 44 milioni di euro, con una crescita media del 6,5% negli ultimi 5 anni) e che ha generato anche nuove assunzioni (dipendenti: 180).

L’ultimo traguardo  è rappresentato proprio dall’ottenimento della Certificazione di servizio su disciplinare Dorelan “Garanzia di Igiene per Materassi e Guanciali” rilasciata dal prestigioso Ente "Bureau Veritas".
Prima azienda italiana del settore bedding a ottenere tale prezioso riconoscimento, Dorelan può così garantire caratteristiche igieniche ottimali dei suoi prodotti in tutte le fasi del ciclo produttivo: dagli approvvigionamenti ai processi di produzione e trasformazione, fino al confezionamento, alla spedizione e alla consegna.

"Per un'azienda come Dorelan ricevere tale certificazione di conformità della propria produzione significa aver fatto una scelta volta a garantire un più elevato standard igienico ai propri consumatori, attraverso la differenziazione delle caratteristiche del processo rispetto agli standard del mercato di riferimento", afferma la dottoressa Gabriella Guenzi, Sales Manager dell'Ente di "Certificazione Bureau Veritas Italia".

Questa importante certificazione, è parte di un percorso intrapreso a gennaio 2017 con l’ingresso nell’Osservatorio sulla Green Economy (GEO – Green Economy Observatory) dello IEFE – Università Bocconi di Milano, che  ha consentito, con l’affiancamento di un loro esperto qualità e ambiente, di analizzare e alimentare le strategie di impresa, soprattutto gli aspetti gestionali e di prodotto in chiave Green Economy, precisa Cristian Bergamaschi aggiungendo che l'Azienda sta monitorando l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita delle sue principali linee di prodotto.

Per Dorelan portare avanti il progetto LCA (Lyfe Cycle Assessment), lo strumento utilizzato per analizzare l’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. "Investire nella Life Cycle Assessment è garanzia di un dichiarato impegno  verso la qualità ambientale e un consumo sostenibile delle risorse. L'analisi LCA permetterà a Dorelan di presentarsi con trasparenza al mercato, fornendo ai clienti e a tutti gli stakeholder informazioni chiare e attendibili circa l'impronta ambientale dei propri prodotti. La metodologia LCA consentirà l'individuazione degli aspetti positivi ma fornirà anche spunti per il miglioramento dell'impatto ambientale, utili a perseguire una strategia orientata a coniugare sostenibilità e competitività", dichiara il Professor Fabio Iraldo, ricercatore dello IEFE – Università Bocconi e docente presso il Dipartimento di Management e Tecnologia della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa.

Responsabilità ambientale, quindi, ma anche impegno sociale. Per questo Dorelan adotta politiche legate al territorio volte a valorizzare le risorse umane e a contribuire allo sviluppo della comunità locale. Da qui, la nascita del progetto “I’m a Dreamer”

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Il programma “The Positive Cup” di Nespresso ha registrato altri notevoli risultati nel 2017

Il progetto  "The Positive Cup", attivo in Italia dal 2011 grazie alla collaborazione tra Nespresso, CIAL, Federambiente e il CIC (Consorzio italiano Compostatori), consente ogni anno di recuperare e destinare ad una seconda vita le capsule usate, riciclando i due materiali di cui sono composte: l’alluminio e il caffè residuo. Dalla sua attivazione il progetto ha permesso di raccogliere 2.062 tonnellate di capsule I

Grazie alla collaborazione con Banco Alimentare e alla partecipazione di tutti i consumatori, è stato possibile recuperare risorse importanti nel contesto di un approccio di economia circolare.

Per partecipare attivamente al progetto e conoscere nel dettaglio tutti i punti di raccolta Nespresso è possibile visitare i siti web:

www.nespresso.com/it/it/pages/store-locator#RECYCLING
/www.bancoalimentare.it/it/lombardia

  

Wineleather

“Filato dal vino”, un progetto Vegea per la produzione di tessuti innovativi

Wineleather

Lo scorso 28 novembre Vegea, l’azienda che produce biomateriali innovativi per i settori moda e design, è stata premiata al Parlamento Europeo di Brussels nell’ambito della “European TOP 50 competition”, una competizione che ogni anno seleziona le 50 migliori idee d’impresa del nuovo millennio, tra migliaia presentate da tutto il Continente. Per l’azienda è stata una grande occasione per lanciare un nuovo prodotto.  Lo ha presentato Francesco Merlino, fondatore e direttore tecnico di Vegea.

La nuova ricerca è incentrata, oltre che sulla realizzazione di tessuti spalmati biobased alternativi alle pelli animali e sintetiche, anche sullo sviluppo di filati per la creazione di nuovi “tessuti dal vino”, andando ad utilizzare una materia totalmente vegetale e rinnovabile. In collaborazione con le cantine vinicole, Vegea  sta infatti lavorando all'importante progetto di valorizzazione, oltre che dei semi e delle bucce dell’uva, anche dei residui di potatura delle viti. Questi contengono composti polifunzionali dai quali si può produrre un filato innovativo da utilizzare per i settori moda, arredo e auto.

Ogni anno dalla potatura delle vigne con le quali Vegea collabora, si ricavano 1200kg di tralci per ettaro. «Per rendersi conto della grande scalabilità del progetto basta pensare che solo in Italia sono presenti circa 650.000 ettari di vigne, e nel mondo 7,5 milioni di ettari», ha detto Francesco Merlino.

« È un onore essere stati selezionati come modello virtuoso di economia circolare che risolve le problematiche connesse al sistema economico lineare sempre più insostenibile, inefficiente e costoso in quanto produce rifiuti, inquinamento e sfruttamento delle risorse naturali», ha commentato ancora Merlino.


Vegea nasce nel 2016 a Milano come azienda produttrice di biomateriali da utilizzare nei settori moda, arredo, automobile e trasporti. I due fondatori sono Gianpiero Tessitore, architetto, e Francesco Merlino, chimico industriale. Da gennaio 2017 l’azienda è insediata presso Progetto Manifattura, incubatore clean tech di Trentino Sviluppo e polo dell’economia circolare.

Un grande esempio di Made in Italy, quello di Vegea capace di unire due grandi eccellenze italiane: moda e vino conosciute in tutto il mondo come icone di stile, per l’alta qualità dei prodotti e la grande tradizione artistica e manifatturiera.

  

Evolvere raggiunge il traguardo della certificazione B Corp

11 dicembre 2017 – Evolvere,società leader nel settore della generazione distribuita che propone un nuovo modello energetico basato su green e sharing economy, è entrata a far parte della comunità mondiale delle B Corp, o Certified B Corporation: aziende che rispettano volontariamente i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza, usando i risultati di business come forza positiva per contribuire alla soluzione dei problemi ambientali e sociali.
 
Il prestigioso traguardo raggiunto da Evolvere è stato ufficializzato dall’ente certificatore B Lab e annunciato lo scorso giovedì 23 novembre durante una cerimonia presso l’Impact Hub di Milano. Ad oggi, in tutto il mondo, su oltre 70 mila richiedenti, sono state 2.300 circa le aziende che hanno superato positivamente l’esame. Tra queste società “illuminate” c’è ora ufficialmente Evolvere, che nasce proprio con l’obiettivo di condividere con i suoi clienti il vantaggio economico e ambientale conseguito grazie all’uso intelligente dell’energia e della tecnologia. L’azienda – prima in Italia nel mercato della generazione distribuita con un portafoglio composta da più di 10 mila clienti-prosumer e altrettanti impianti fotovoltaici sul tetto di edifici privati – ha iniziato meno di un anno fa il percorso che le ha permesso di certificarsi come B Corp. 
 
 
“L’obiettivo di Evolvere è creare delle community energetiche i cui membri possano condividere buone pratiche di utilizzo dell’energia, sostenibili dal punto di vista economico e ambientale. – dice Gian Maria Debenedetti, AD di Evolvere. “I clienti sono nostri partner, consumatori evoluti e prosumer che autoproducono l’energia che utilizzano per la propria abitazione. Attraverso soluzioni innovative e tecnologicamente evolute rendiamo concreto il risparmio energetico, a favore del singolo, della comunità e dell’ambiente. Inoltre, grazie alla partnership con Prestiamoci – società leader nel social lending – permettiamo a tutti di contribuire alla diffusione della generazione distribuita finanziando l’impianto di altri cittadini o colleghi, in cambio di rendimenti importanti.”
 
 
Evolvere è stata sottoposta alla valutazione oggettiva di parametri inerenti diverse aree in cui la società è coinvolta – governance, ambiente, dipendenti, comunità degli stakeholders – tramite la compilazione del protocollo di misurazione delle performance Benefit Impact Assessment (BIA), un questionario dinamico con un numero di domande variabili a seconda della specifica realtà aziendale. Ha ottenuto così un punteggio superiore alla soglia stabilita per l’assegnazione da parte dell’ente no profit statunitense B Lab della certificazione B Corp e l’ingresso ufficiale nella comunità delle aziende che mirano ad essere migliori per il mondo.
 
 
“La certificazione B Corp è per noi motivo di grande soddisfazione perché riconosce in modo ufficiale e indipendente i valori su cui si fonda la nostra azienda. I criteri considerati per ottenere la certificazione B Corp sono legati a pratiche che sono parte di Evolvere fin dalla sua fondazione. Siamo orgogliosi che un prestigioso ente non-profit americano (B Lab) abbia riconosciuto la validità del nostro approccio e, attraverso il conseguimento della certificazione, sia emerso chiaramente quanto ci rispecchiamo in tale modello “illuminato” d’impresa”, conclude Elena Montironi – Responsabile sviluppo.


 
 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

CASE HISTORY Schöck: isolamento termico per il Grattacielo “Torre Intesa Sanpaolo” Torino

C’e anche Schöck Italia nel grattacielo “Torre Intesa Sanpaolo” di Torino, firmato Renzo Piano ed entrato a far parte dello skyline della città nel 2014. Schöck è stata scelta per l’isolamento termico della grande insegna luminosa posta al trentesimo piano, a oltre 100 metri di altezza e che rende riconoscibile la sede di Banca Intesa Sanpaolo. 


Foto

Foto 1: Il grattacielo “Torre Intesa Sanpaolo” (Foto: Defi italia SpA)

 

 

Foto 2 e 3: La delicata fase di posa dell’insegna luminosa al trentesimo piano dell’edificio (Foto: Defi Italia SpA)

 

Foto 4: Alcuni elementi Isokorb KSTQ (Foto: Defi Italia SpA)

 

Foto 5 e 6: Il prospetto complessivo nord-est e sezione longitudinale e la sezione trasversale di dettaglio
(Defi Italia SpA)
Foto 7: Il giunto termico Schöck Isokorb KSTQ è studiato appositamente per le strutture in acciaio (Foto:
Schöck)

Nome progetto: Insegna grattacielo “Torre Intesa Sanpaolo”

Luogo: Corso Inghilterra, 3, 10138, Torino

Tipo di intervento: Installazione insegna luminosa su edificio di nuova costruzione

Incarico: Insegna pubblicitaria luminosa (dimensioni: 20,1 x 2,3 x 0,8 metri), posta al trentesimo piano del grattacielo “Torre Intesa Sanpaolo”, ad un’altezza di 119,5 metri

Inizio lavori: dicembre 2016

Termine lavori: marzo 2017

Architetto/progettista: CEAS CENTRO DI ANALISI STRUTTURALE SRL (Ing. Bruno Finzi) e DEFI SpA

Elementi utilizzati e quantità impiegate: 36 moduli Isokorb KSTQ16

Descrizione intervento:

Il grattacielo “Torre Intesa Sanpaolo”, progettato dall’archistar Renzo Piano, è entrato a far parte dello skyline della città di Torino alla fine del 2014 dopo 5 anni di lavori: un edificio unico per sostenibilità ambientale e innovazione architettonica. L’edificio, una struttura trasparente in cristallo e acciaio chiaro, occupa una superficie di 7.000 metri quadrati ed è alta 166 metri, poco meno della Mole Antonelliana simbolo della città. Tra le peculiarità del progetto: il rivestimento in vetro, l’alimentazione geotermica, l’illuminazione a led, l’auditorium “sospeso” che occupa ben cinque piani. La struttura, quartier generale di Banca Intesa Sanpaolo, ospiterà poco meno di 2.000 dipendenti. La grande innovazione però non ha riguardato solo l’edificio in sé: di notevole interesse ingegneristico è la grande insegna luminosa al trentesimo piano dell’edificio, ad un’altezza di 119,5 metri. Per l’isolamento termico della grande insegna rettangolare, completata nel 2016, i progettisti si sono rivolti a Schöck, da oltre 50 anni leader nelle soluzioni per l’isolamento termico e acustico. In particolare, si è presentata la necessità di isolare termicamente la parte interna della struttura dell’edificio da quella esterna dell’insegna, affrontando la sfida rappresentata dall’eterogeneità dei materiali: da un lato, l’insegna in acciaio, dall’altro le superfici in vetro dell’edificio. Sono stati adottati 36 giunti termici Schöck Isokorb KSTQ, studiati specificatamente per le costruzioni in acciaio. Questo particolare giunto termico, infatti, consente di realizzare un collegamento termoisolato di elementi in acciaio. L’adozione dei giunti isolanti Schöck Isokorb KST ha permesso di evitare i fenomeni di condensa derivanti dal potenziale scambio termico tra il telaio di sostegno esterno dell’insegna e le mensole di supporto interne che, passando attraverso opportune aperture nella facciata isolante in vetro, si collegano alla struttura portante dell’edificio.

L’intervento si è dimostrato particolarmente delicato e complicato perché avvenuto su una struttura già completamente realizzata: l’insegna è stata posizionata una volta completati i lavori dell’edificio. La criticità più sostanziosa era legata alla delicata fase di montaggio dell’insegna e, in particolare, alla movimentazione in quota degli elementi e al sollevamento di questi per oltre cento metri. I progettisti hanno optato per Schöck per il supporto qualificato e continuo in tutte le fasi di progettazione e lavorazione. Schöck ha provveduto a fornire una consulenza informativa e tecnica agli strutturisti, mettendo a disposizione l’esperienza e la competenza dei suoi tecnici specificatamente per queste problematiche, oltre che alla completezza della documentazione e delle informazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

IPR SUOLIFICIO SCEGLIE ENER-G – CENTRICA BUSINESS SOLUTIONS PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

Nuovo impianto di cogenerazione da 530 kW elettrici 

IPR, azienda che da 40 anni progetta, sviluppa e produce suole in poliuretano, gomma e materiale termoplastico, sceglie ENER-G – Centrica Business Solutions per il nuovo impianto di cogenerazione E530 da 530 kW elettrici.

L’impianto, installato presso lo stabilimento produttivo di Civitanova Marche (MC), ha un funzionamento continuo di 24 ore al giorno dal lunedì al sabato, al fine di coprire il fabbisogno energetico del processo produttivo dell’azienda, per una produzione elettrica annua stimata pari a 2.600 MWhe/anno. 
Il progetto consentirà non solo una notevole riduzione dell’emissione di CO2 in atmosfera e una maggiore efficienza energetica, ma anche rilevanti risparmi a livello economico per l’azienda.

Christian Stella, Managing Director di ENER-G Italia – Centrica Business Solutions, ha commentato: “Quello della lavorazione delle materie plastiche è un settore molto attento al tema dell’efficienza e della sostenibilità ambientale: solo in Italia nell’ultimo anno abbiamo realizzato 5 impianti per aziende del settore. Oltre alle numerose referenze, siamo stati scelti da IPR per la notevole expertise nella personalizzazione dei progetti. Ogni stabilimento, infatti, presenta esigenze diverse sia nel fabbisogno energetico funzionale al processo produttivo, sia nel layout degli spazi. Siamo in grado di personalizzare ogni aspetto del progetto dalla fase inziale della progettazione alle attività funzionali alla messa in opera. Per questo ci occupiamo anche delle pratiche e dell’Iter autorizzativo”. 

CONFIGURAZIONE SU MISURA

La centrale è in grado di coprire quasi il 60% del fabbisogno di energia elettrica dell’azienda, funzionale all’illuminazione dello stabilimento di 7.500 m2 e al funzionamento dei macchinari, e oltre il 30% dell’energia termica, utile alla produzione di acqua calda per il processo produttivo e per la climatizzazione invernale.

L’impianto, abbinato ad un modulo di cogenerazione E530, è fornito anche di caldaia per il recupero dei fumi, finalizzata alla produzione di olio diatermico a 240°C, che viene utilizzato principalmente per il riscaldamento delle resine, durante il processo produttivo.

Il progetto ha previsto una configurazione su misura sia in fase di progettazione che durante l’installazione. Al fine di rispettare i valori di emissioni acustiche previste dalla legge, infatti, ENER-G – Centrica Business Solutions ha realizzato un cabinato per installazione esterna interamente personalizzato, coerente con il layout degli spazi disponibili. La fase di installazione e messa in opera, ha richiesto l’adozione di una logistica di movimentazione molto accurata per ottemperare alle rigide norme di sicurezza imposte dalla vicinanza con le linee elettriche aree di alta tensione presenti in sito.

ENER-G – Centrica Business Solutions ha anche curato l’intera gestione burocratica dell’impianto, al fine di massimizzare i benefici dell’unità di cogenerazione ed evitare ostacoli per attività e adempimenti complessi da gestire.

Inoltre, in questo caso è stato necessario condurre un inter autorizzativo complesso dovuto alla vicinanza dello stabilimento alla ferrovia. Per questo è stato richiesta e ottenuta una deroga dalle Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A, per la costruzione di un impianto di cogenerazione in prossimità dei binari.

Per la misurazione dell’efficienza e la manutenzione, la centrale dispone del sistema brevettato di controllo e diagnostica da remoto E-POWER, che monitora e gestisce l’unità di cogenerazione 24 ore al giorno e 365 giorni l'anno, al fine di misurare le prestazioni, ottimizzarne il funzionamento riducendo al minimo i tempi di inattività dell’unità e garantendo i risparmi economici previsti ed eseguire diagnosi a distanza per risolvere eventuali problematiche. Il moderno sistema di supervisione che monitora in tempo reale da remoto i principali parametri e inviaeventuali notifiche automatiche di allarme tramite e-mail.


ENER-G Group

ECI ENER-G Cogen Internazional – parte di Centrica, ha sede centrale a Manchester (Inghilterra) e da oltre 30 anni progetta, costruisce, gestisce e finanzia in tutto il mondo sistemi di cogenerazione e trigenerazione ad alta performance. Grazie ad una costante crescita ottenuta sia internamente sia attraverso acquisizioni, l’azienda è oggi leader europeo nella fornitura di impianti di cogenerazione da 10kW a 10MW. Il Gruppo ha all’attivo più di 2.600 impianti gestiti e in organico oltre 800 professionisti, dislocati nei 5 continenti.

Capace di fornire dal singolo modulo alla soluzione impiantistica ‘chiavi in mano’, ENER-G propone una formula contrattuale che prevede che i costi dell’installazione dell’impianto siano totalmente a carico di ENER-G, mentre il cliente si impegna a pagare all’azienda esclusivamente l’acquisto dell’energia elettrica prodotta dall’impianto. In questo modo ENER-G si configura come un vero e proprio fornitore efficiente di energia autoprodotta in loco, con una tariffa inferiore rispetto a quella che il cliente corrisponderebbe al tradizionale fornitore di rete, sgravando il committente da investimenti iniziali o rischi finanziari.

Attualmente ENER-G opera nel Regno Unito (UK), Italia, USA, Olanda, Ungheria.

www.ener-g.it

Centrica Business Solutions

Centrica Business Solutionsè la divisione del Gruppo Centrica, dedicata ai clienti business, attiva a livello mondiale nel settore energetico per rispondere alle esigenze in continuo mutamento dei propri clienti. Centrica Business Solutions nasce per sviluppare nuove tecnologie per un nuovo modo di pensare e di lavorare, per aiutare i propri clienti ad assumere il controllo dell’energia e a far crescere la propria attività. Dalla vendita al dettaglio all’industria manifatturiera, dal settore sanitario a quello dell’istruzione, l’azienda supporta i clienti B2B nel migliorare la propria efficienza operativa, aumentare la propria resilienza e aprire la porta a nuove fonti di valore e ricavi.

Con l’integrazione nel 2017 di Panoramic Power e di ENER-G al suo interno, Centrica Business Solutions è in grado di aiutare un numero sempre maggiore di clienti a ottenere vantaggi competitivi attraverso l’energia, con soluzioni energetiche end-to-end intelligenti capaci di potenziarne le prestazioni, la resilienza e la crescita. Tramite Centrica, inoltre, Centrica Business Solutions offre servizi di trading in ambito energetico e fornisce energia con British Gas nel Regno Unito, Bord Gàis Energy in Irlanda e Direct Energy negli USA

www.centricabusinesssolutions.it

IPR

Dal 1977 nelle Marche IPR opera nel settore della progettazione, sviluppo e produzione di suole in poliuretano, gomma e materiale termoplastico (TR, PVC, TPU, EVA).

Con sede a Civitanova Marche, IPR è un’azienda di riferimento per il settore della calzatura.

Oltre alla vastissima gamma di prodotti, IPR offre la possibilità di studiare assieme al cliente la soluzione più appropriata alle sue esigenze. La qualità delle realizzazioni, l’attenzione ai materiali e al rinnovamento tecnologico, fanno di IPR un partner affidabile per le aziende della scarpa a livello sia nazionale che internazionale.

  

Il ruolo di Nissan Italia in un modello di economia circolare

 


In un convegno dello  scorso  29 novembre a  Roma, dal titolo “Economia Circolare: posizionamento strategico nazionale e ruolo delle filiere industriali” promosso da Enel e Intesa Sanpaolo,  Nissan Italia è stata protagonista della sessione dedicata alle filiere industriali.

Presentando il progetto nel campo della mobilità sostenibile il Presidente e Amministratore Delegato Bruno Mattucci ha illustrato la strategia a livello internazionale dell'azienda nipponica, con un focus sulle attività dell’azienda in Italia dove la casa automobilistica ha ottenuto la leadership in termini di vendita di auto elettriche. Sono attualmente oltre 300.000 i veicoli immessi nel mercato mondiale dal 2010, con un risparmio di 370mila tonnellate di CO2. L’innovativo modello di business adottato da Nissan si basa su mobilità elettrica, guida autonoma e integrazione.

La nuova Nissan LEAF,  100% elettrica e quindi a zero emissioni di CO2, NOx e PM10, con batteria da 40 kWh, garantisce fino a 378 km NEDC di autonomia e contribuisce alla riduzione dell’inquinamento ambientale e acustico.

In quanto 100% elettrica beneficia di diversi vantaggi economici; dalla possibilità di accedere e circolare gratuitamente nei centri storici e nelle ZTL di molte città anche nei periodi di limitazione del traffico, al parcheggio gratuito in molti Comuni italiani nelle aree a fascia blu a pagamento, all’esenzione del bollo per i primi 5 anni in molte Regioni. Inoltre, con un costo di soli 4** Euro per 100 km, consente di risparmiare circa il 40% rispetto ai veicoli a combustione interna. Se, invece, si dispone di una fonte di energia rinnovabile domestica, il costo si azzera completamente.