* Nasce ZEROPACK per produrre bioplastica per packaging alimentare di frutta e verdura.

Zeropack è una società creata da Bio-on per sfruttare i brevetti destinati a rivoluzionare il mondo del packaging alimentare nel settore ortofrutticolo attraverso l’uso della bioplastica.


 Lo scopo è permettere a tutti i distributori di servire la clientela con prodotti sostenibili e amici dell’ambiente.

Bio-on, quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, e Rivoira, uno dei leader nella distribuzione e produzione mondiale di frutta di qualità e da sempre attenta all’innovazione, annunciano un accordo strategico per sviluppare nuovi materiali per il packaging alimentare di frutta e verdura fresche, anche monouso, con ZEROPACK S.p.A.. Fondata da Bio-on, Rivoira, ne ha acquistato il 50%. ZEROPACK potrà realizzare pellicole, cassette, piccoli e grandi contenitori, supporti per frutta ed etichette completamente naturali basati su bioplastica, naturale e biodegradabile al 100%, prodotta anche da scarti di frutta e verdura.

La tecnologia si basa sulle ricerche che i ricercatori Bio-on conducono da 4 anni in questo campo applicativo nei laboratori in Italia e USA e contribuirà a limitare la nuova emergenza ambientale costituita dall’enorme quantità di rifiuti plastici. Come è noto gli attuali prodotti realizzati con plastica tradizionale non consentono processi di riciclo efficienti e contengono spesso componenti altamente inquinanti.

* “Uno contro zero”. Remedia e AIRES fanno il punto sulla raccolta di rifiuti elettronici di piccole dimensioni a due anni dall’accordo

Nell’ambito della 22esima edizione di Ecomondo, Remedia – principale Sistema Collettivo italiano per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori – e AIRES Confcommercio – Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati – fanno il punto sullaraccolta di rifiuti elettronici di piccole dimensioni attraverso il servizio “Uno contro Zero”, a due anni di distanza dall’accordo siglato proprio a Ecomondo. Obiettivo dell’accordo era incrementare la raccolta di questa speciale tipologia di rifiuti, garantendo ai consumatori una corretta gestione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita raccolte nei punti vendita associati AIRES – appartenenti ai marchi, Euronics, Expert, Trony e Unieuro – attraverso un servizio di raccolta integrata. Grazie anche alla rete di soci AIRES, Remedia ha raccolto oltre 28.300 kg di piccolissimi RAEE (di cui circa 22.000 kg di piccola elettronica varia, come telecomandi e rasoi elettrici, oltre 3.000 kg di cellulari e circa 3.200 kg di fonti luminose). Traducendo questi dati in pezzi, in 2 anni sono stati raccolti circa 170.000 piccoli RAEE. I punti vendita serviti oggi in Italia sono più di 400, di cui il 65% soci AIRES, che si prevede arriveranno a 430 in pochi mesi. Interessante notare come la quantità di RAEE ritirati presso i punti vendita sia spesso maggiore nelle regioni del Sud Italia, come ad esempio in Calabria, probabilmente in relazione a una minore disponibilità di piazzole ecologiche rispetto alle regioni del Nord.

Come funziona il servizio “Uno contro Zero”
 Vecchi cellulari, piccoli elettrodomestici, prodotti tecnologici di dimensioni inferiori ai 25 centimetri: sono solo alcuni dei piccoli apparecchi elettronici che i consumatori, grazie all’accordo siglato nel 2016 tra Remedia e AIRES, possono conferire presso i punti vendita di almeno 400 metri quadrati, senza obbligo di acquisto di un nuovo prodotto. Questa modalità di conferimento, pensata per incentivare e sensibilizzare verso la raccolta dei RAEE di piccoli dimensioni, definita “Uno contro Zero”, è diffusa in tutta Europa e rappresenta una leva fondamentale per dare un contributo importante all’incremento delle quantità di RAEE gestite. Gli obiettivi comunitari in materia di RAEE sono sempre più stringenti: entro il 2019 in Italia dovrà gestire l’85% sul totale dei RAEE generati dalle famiglie oppure gestire il 65% delle apparecchiature immesse sul mercato. I RAEE raccolti nei punti vendita associati AIRES vengono conferiti presso impianti selezionati direttamente da Remedia, forte di una rete di centri specializzati e all’avanguardia in grado di gestire al meglio questa speciale tipologia di rifiuti.

Per i dettagli leggi il comunicato stampa allegato

* Bio-on ed Hera danno vita a Lux-on per produrre bioplastica da CO2

Nasce Lux-on la Newco creata da Bio-on, partecipata dal Gruppo Hera, dedicata alla messa a punto di una rivoluzionaria tecnologia per la produzione di biopolimeri da CO2 (anidride carbonica).


Frutto di due anni di ricerca degli scienziati di Bio-on che operano in Italia e USA, la nuova tecnologia prevede l’uso dell’anidride carbonica presente in atmosfera a costo zero come fonte di carbonio per la produzione di bioplastica, naturale e biodegradabile al 100%.
La CO2 si aggiunge alle altre “materie prime” già utilizzate finora per produrre la bioplastica Bio-on: melassi di barbabietola e canna da zucchero, scarti di frutta e patate, fonti di carbonio in genere, glicerolo e olio di frittura esausto. L’uso di CO2 contribuirà anche alla riduzione dell’anidride carbonica presente in atmosfera.

La produzione di bioplastica realizzata da Lux-on si baserà solo su energia rinnovabile solare e, grazie all’uso di idrogeno come strumento di gestione dell’energia, sarà garantita 24 ore su 24. La nuova tecnologia sviluppata da Bio-on prevede di utilizzare anidride carbonica come “materia prima” a costo zero in aggiunta a quelle già utilizzate finora per produrre la bioplastica Bio-on: melassi di barbabietola e canna da zucchero, scarti di frutta e patate, fonti di carbonio in genere, glicerolo e olio di frittura esausto. L’uso di CO2 contribuisce altresì alla riduzione dell’anidride carbonica presente in atmosfera.

I laboratori e il primo impianto del nuovo progetto Lux-on verranno costruiti entro il 2019 vicino allo stabilimento industriale di Bio-on Plants a Castel San Pietro Terme (Bologna); sarà interamente realizzato e progettato da tecnici Bio-on in collaborazione con Hera, con impianti di recupero dell’anidride carbonica dall’atmosfera e da quelli di produzione di energia rinnovabile da luce solare. Lo sviluppo della tecnologia sarà favorito dal fatto che molti dei principi e delle attrezzature utilizzate nella tecnologia standard sono utilizzabili anche nei nuovi sistemi produttivi Lux-on; per questo il passaggio dalla fase di sviluppo a quella pre-industriale risulterà molto accelerato. L’impianto sorgerà su un’area di 1.500 mq, di cui 600 mq coperti, e avrà una capacità produttiva flessibile ed espandibile rapidamente.
L’energia elettrica utilizzata nell’innovativo processo produttivo di Lux-on sarà prodotta da impianti fotovoltaici che, oltre ad alimentare direttamente la produzione, forniranno energia stoccabile per l’alimentazione notturna (la produzione è h24 7/7). Ai fini dello stoccaggio dell’energia saranno utilizzate partnership internazionali con i maggiori player della tecnologia associata all’idrogeno (H). L’idrogeno, gas non inquinante, verrà prodotto a partire dall’energia solare, conservato fino al momento dell’utilizzo, e poi ritrasformato in energia elettrica per alimentare l’impianto quando i pannelli solari non funzionano, la notte o in momenti di scarsa illuminazione solare.

Gli approfondimenti nel comunicato stampa allegato

* SOS Ricambi, la piattaforma del fai da te della riparazione arriva in Italia.

Il progetto nasce dalla startup francese SOS Accessoire, fondata nel 2008 da Olivier de Montlivault; nell’era della circular economy, SOS Ricambi sposa la filosofia del "Do It Yourself", secondo la quale si possono ridurre drasticamente i costi di manutenzione dei propri elettrodomestici attraverso la manutenzione e la riparazione in proprio, rendendoli così 4 o 5 volte meno cari rispetto al ricorso ai classici servizi post-vendita, di assistenza e riparazione. Le cifre parlano da sole. Da alcune ricerche emerge infatti che in ogni famiglia italiana ci sono in media 8 elettrodomestici che hanno bisogno di una riparazione, il 66% degli italiani punta a promuovere la sostenibilità attraverso il riutilizzo e il 72% si occupa direttamente delle piccole riparazioni domestiche. Per quanto riguarda la seconda vita dei prodotti, il 48% degli italiani dichiara di avere comprato o venduto usato nel 2017. Ogni anno vengono buttate via 600.000 tonnellate di oggetti potenzialmente riutilizzabili: allungare la vita agli oggetti farebbe risparmiare 60 milioni all’anno! 
Dopo dieci anni di attività svolta presso Darty come responsabile per il mercato dell'assistenza post-vendita, oltre che come responsabile di prodotto nella centrale d'acquisto, il fondatore, Olivierde Montlivault, ha deciso di sfruttare l'esperienza maturata in queste posizioni per permettere a chiunque di riparare da sé e con semplicità i propri elettrodomestici, rendendo questa pratica sempre più alla portata di tutti. SOS Ricambi offre oggi ricambi per oltre 250.000 modelli di elettrodomestici che vanno dalle aspirapolveri ai frigoriferi, dalle lavatrici ai robot da cucina.
La società è composta da un team di 25 persone con diverse specializzazioni (marketing, customer care, vendite, logistica) che lavorano presso gli stabilimenti di La Verrière nel dipartimento di les Yvelines, in Francia.

Per altre informazioni: www.sos-ricambi.it o www.facebook.com/sosricambi/

 

Contatti Ufficio Stampa: 
Text100 – Chiara Laudicina, Francesca Conti 
SOSRicambi@text100.it 
+39 02 20 20 21 207/216

* L’impegno di IMAB GROUP per la sostenibilità

 

IMAB Group, azienda di riferimento nel distretto del mobile di Pesaro e Urbino, ha iniziato la sua battaglia in questo senso da molti anni, unendo il rispetto rigoroso delle legge e dei regolamenti in tema ambientale ad uno sforzo sempre maggiore che migliori le sue performance produttive, riduca e ottimizzi i consumi e minimizzi gli sprechi e i rischi sul luogo di lavoro.


Oltre ad aver già garantito la salubrità dei suoi prodotti con il “Pannello 100% Ecologico Certificato”, ogni anno IMAB Group investe in progetti che ne dimostrano l’impegno: tra i prossimi obiettivi c’è quello di qualificarsi come Azienda in grado di autoprodursi il 50% del fabbisogno annuale di energia elettrica, grazie all’installazione di un impianto di cogenerazione in assetto trigenerativo nello stabilimento più energivoro del gruppo. 

Un nuovo impianto fotovoltaico da 224kW, inoltre, entrerà in servizio entro la fine del 2018 e grazie ad una partnership con ENEL, IMAB ha inoltre implementato tre stazioni di ricarica per veicoli elettrici, fruibili anche da un pubblico esterno all’azienda ma che serviranno soprattutto a ricaricare le diverse auto elettriche che verranno inserite nella flotta aziendale dal prossimo anno.

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* Svolta green di Doimo Cityline

Prodotti e processi più sostenibili, impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili, attenzione alla riduzione e al riciclo degli scarti: questi sono solo alcuni degli aspetti su cui si è concentrata la nuova task force green di Cityline, nata per lavorare sul risparmio energetico e ottimizzare le attività d’impresa in chiave sostenibile. Il nuovo indirizzo dell’azienda, punto di riferimento nel settore delle camerette per bambini e ragazzi, è infatti ben delineato.

Un impegno green che si è tradotto nell’utilizzo esclusivo di energia pulita proveniente dalle centrali idroelettriche trentine (attestato dal marchio “100% Energia Pulita Dolomiti Energia”), nell’ottenimento delle certificazioni volontarie internazionali UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001 – che garantiscono che tutte le attività azienda, dalla progettazione agli ordini di acquisto, dalla produzione all’amministrazione, seguono una gestione corretta sia in termini di qualità che in termini ambientali – e nel conseguimento della certificazione FSC®, che garantisce l’impiego di materie prime provenienti da foreste gestite in maniera responsabile dal punto di vista etico, sociale ed economico.

Ma non è tutto. L’intero layout produttivo è stato ridefinito per la realizzazione di camerette prodotte con ecopannelli CARB P2, che garantiscono un contenuto di formaldeide addirittura inferiore del 50% rispetto ai limiti imposti dalle normative europee.

 

Fonte:
Ufficio Stampa: Goodwill PR
silvia.sandri@goodwillpr.it– Tel. 045 8206631
http://ufficio-stampa.goodwillpr.it/it/doimo-cityline

* OPV, Orchestra di Padova e del Veneto 53ᵃ. Stagione concertistica 2018-2019

La 53ᵃ Stagione concertistica OPV 2018/2019 “Tempi e tempeste” ha in calendario 12 concerti dall’11 ottobre 2018 al 9 maggio 2019 all’Auditorium Pollini e al Teatro Verdi di Padova, con in più il tradizionale concerto di Natale alla basilica del Santo. Marco Angius ne è direttore musicale e artistico. Tra le novità, il compositore Nicola Sani, che sarà anche protagonista delle “Lezioni di suono”, e il secondo ciclo di “Lezioni di sabato. Ripetizioni di musica al Liviano” accompagnate dagli interpreti della Stagione e da alcune tra le voci più autorevoli della cultura musicale italiana.


Abbonamenti Ciclo completo (12 concerti) 180€
Ciclo completo (12 concerti) ridotto speciale Under35 50€
Ciclo parziale (7 concerti, serie blu/verde) 120€ 
 
Il programma nell'allegato
 
 
Informazioni
Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto
Tel. 049 656848-656626
info@opvorchestra.it www.opvorchestra.it 
 
Ufficio stampa Studio Pierrepi – Padova
Tel. 348 3423647  E opvorchestra@studiopierrepi.it  www.studiopierrepi.it 

 

 

* L’economia circolare e le imprese italiane: il convegno dell’Associazione IMQ

All’Unicredit Pavilion di Milano hanno discusso del tema Matteo Marini, Maria Antonietta Portaluri, Tim Jackson, Andrea Bianchi e Paola Brambilla


Lo scorso 3 dicembre si è tenuto il convegno Circular – L’economia che fa sistema organizzato dall’Associazione IMQ presso l’Unicredit Pavilion di Milano: il convegno ha affrontato la relazione tra imprese ed economia circolare, nell’ambito del sistema industriale, con focus sul tema della misura e competitività. Il Presidente dell'Associazione IMQ, Matteo Marini, e Maria Antonietta Portaluri, Vicepresidente con delega alla Sostenibilità, hanno aperto i lavori e dato il via agli interventi dei relatori: Tim Jackson, Economista e Direttore del CUSP (Centre for the Understanding of Sustainable Prosperity), Andrea Bianchi, Direttore Area Politiche Industriali di Confindustria e Paola Brambilla, Delegato WWF Italia per la Lombardia.

Lo stato dell’arte e gli obiettivi

Tra i grandi Paesi europei, l'Italia è quello con la quota maggiore di recupero di materia prima nel sistema produttivo, con una quota pari al 18,5%. L'Italia infatti, con 256,3 tonnellate per milione di euro prodotto, è il più efficiente tra i grandi Paesi europei nel consumo di materia dopo la Gran Bretagna (che impiega 223,4 tonnellate di materia per milione di euro). In dieci anni è riuscita a dimezzare il proprio consumo di materie prime, facendo molto meglio rispetto alla Germania che, oggi, impiega 423,6 tonnellate di materia per milione di euro. L'Italia è anche seconda per riciclo industriale, con 48,5 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi avviati a recupero (dopo la Germania con 59,2 milioni di tonnellate ma prima di Francia, 29,9 t.; Regno Unito, 29,9 t. e Spagna, 27 t.). Un recupero che fa risparmiare energia primaria per oltre 17 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all'anno, ed emissioni per circa 60 milioni di tonnellate di CO21.

 All'economia circolare è dedicato il pacchetto di provvedimenti approvato lo scorso 20 aprile dal Parlamento europeo. Secondo gli obiettivi del piano, la quota di rifiuti urbani da riciclare dovrà passare dall'attuale 44% al 55% nel 2025, fino al 65% nel 2035. Entro il 2035 non più del 10% dei rifiuti potrà essere smaltito nelle discariche (in Italia è al 28% per il 2016).

 

A che punto sono le aziende

In questi anni le imprese hanno investito soprattutto nelle attività di marketing e commerciali (61%) e nelle attività di ricerca e sviluppo e rinnovo dei propri prodotti (48%). Il 52% dichiara che l’occupazione è aumentata grazie all’adozione di pratiche di economia circolare, l’assunzione di nuove figure professionali tecniche e l’aggiornamento delle risorse interne. L’economia circolare offre alle imprese ampi spazi di innovazione e competizione attraverso una gestione più efficiente delle risorse e l’adozione delle nuove tecnologie riconducibili nell’ambito dell’industria 4.0.
 


Gruppo IMQ

Rappresenta la più importante realtà italiana nel settore della valutazione della conformità (certificazione, prove, verifiche, ispezioni). Forte della sinergia tra le società che lo compongono, dell'autorevolezza acquisita in oltre 65 anni di esperienza e della completezza dei servizi offerti, il Gruppo IMQ si pone infatti come punto di riferimento e partner delle aziende che hanno come obiettivo la sicurezza, la qualità e la sostenibilità ambientale. www.imqgroup.eu

Per approfondire leggi il comunicato stampa allegato 

* Con Deliveroo gli Italiani riducono la plastica quando ordinano il cibo a casa o nel luogo di lavoro

 

 


Grazie a Deliveroo gli italiani rinunciano alla plastica se ordinano cibo per casa o ufficio  A sei mesi dal lancio globale di una campagna per ridurre sensibilmente l’uso della plastica, Deliveroo rivela infatti che il 91% dei consumatori italiani sceglie l’opzione “No posate".
Deliveroo è stata la prima azienda del settore a introdurre tra le funzioni della App, l’opzione “No posate”, e l’iniziativa fa parte di un impegno di lungo periodo per l’eliminazione totale della plastica e nell’innovazione anche nel packaging.

I risultati in Italia sono stati sorprendenti. Oltre 9 consumatori su 10 (91%) scelgono di non ricevere le posate di plastica. E grazie all’opzione “No posate” in sei mesi, da giugno a novembre, sono state risparmiate 1,5 tonnellate di plastica. Nella classifica specifica delle oltre 30 città italiane dove Deliveroo opera, quelle che utilizzano meno plastica sono nell’ordine: Bolzano (97%), Udine (96%) e Trento (95%).

 

Deliveroo è un servizio di consegne fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Deliveroo lavora con oltre 50mila ristoranti partner e 50mila rider per offrire la migliore esperienza di food delivery al mondo. Deliveroo ha base a Londra con oltre 2mila addetti negli uffici di tutto il mondo. Deliveroo opera in oltre 500 città in 13 Paesi: Australia, Belgio, Emirati Arabi, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Irlanda, Olanda, Regno Unito, Singapore, Spagna e Taiwan. 


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