* In Italia approda il Reverse Vending. Ricicli al distributore automatico e ricevi denaro

Premiato da CONFIDA il primo progetto totalmente pubblico. Il Comune di Latronico (PZ) riceverà il CRESCO Award – Vending Sostenibile


Ricicli plastica e alluminio e ricevi denaro. In Italia arrivano le reverse vending machine, distributori automatici che restituiscono denaro a chi differenzia correttamente i rifiuti. Il primo impianto totalmente pubblico, quello installato dal Comune di Latronico, in provincia di Potenza, ha conquistato il premio Vending Sostenibile, assegnato da CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione Automatica nella cornice del Cresco Award – Città Sostenibili. Oggi la cerimonia di premiazione a Rimini, in occasione dell’Assemblea di ANCI.

 L’amministrazione comunale di Latronico lo scorso anno ha avviato il progetto ‘Banca del Riciclo’ installando due reverse vending machine, ovvero stazioni di conferimento che riconoscono i rifiuti correttamente differenziati e rilasciano ecopunti del valore nominale di 8 centesimi di euro, cumulabili e spendibili negli esercizi commerciali convenzionati. I distributori attivi a Latronico funzionano con plastica (PET e HDPE) e alluminio, ma il reverse vending è potenzialmente applicabile a tutti i materiali riciclabili.

Il reverse vending si fonda sulle nuove tecnologie smart della distribuzione automatica (tecnologie completamente italiane di cui il nostro Paese è leader a livello internazionale) e si sta progressivamente diffondendo anche nel settore privato. Accanto al distributore automatico vengono infatti installati dei compattatori di rifiuti (principalmente di plastica e alluminio) che, dialogando con il sistema di pagamento della vending machine, accreditano un importo simbolico sulle chiavette elettroniche di chi adotta un comportamento ecologico corretto e conferisce i rifiuti in maniera appropriata. Un modello virtuoso in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica, che non a caso alcune società e italiane hanno scelto nei mesi recenti di dotarsi di sistemi di reverse vending.

Il Premio Vending Sostenibile, giunto alla sua seconda edizione, rientra nel progetto “Vending Sostenibile” di CONFIDA a cui lavora una specifica Commissione composta da aziende del settore della distribuzione automatica impegnate ad approfondire le tematiche della sostenibilità nella distribuzione automatica e a trovare soluzioni green. Per dare visibilità alle buone prassi in materia di sostenibilità del settore, CONFIDA ha realizzato anche il portale www.vendingsostenibile.com in cui sono raccolte oltre 40 best practice di sostenibilità nel vending.

 


CONFIDA

Costituita il 13 luglio del 1979, CONFIDA è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell'intera filiera della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio – Imprese per l'Italia e, nell'ambito UE, è partner di EVA (European Vending Association). Nel 2017 il settore ha fatturato, tra mercato automatico e porzionato, complessivamente 3,5 miliardi di euro e ha erogato 11,1 miliardi di consumazioni. La quota di distributori automatici conta oltre 800 mila vending machine installate lungo la Penisola che erogano caffè, bevande (calde e fredde), snack o panini e pasti pronti.

* Fipe e Comieco insieme per una nuova cultura “antispreco” al ristorante

La doggy bag diventa "rimpiattino". Ecco la proposta vincitrice del concorso indetto da Fipe e Comieco rivolto al mondo della ristorazione italiana.

Il nuovo nome, frutto della fantasia del Ristorante Duke’s di Roma, è stato svelato ufficialmente in conferenza stampa il 10 ottobre alla presenza del Presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani, del Direttore Generale di Comieco Carlo Montalbetti, del Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati Filippo Gallinella e della deputata Maria Chiara Gadda, membro della medesima Commissione e firmataria della legge 166/16, nata con lo scopo di ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera agroalimentare, favorendo il recupero e la donazione dei prodotti in eccedenza. Il lancio ufficiale del "rimpiattino" è stato per Fipe l'occasione per fare il punto sull'impegno e l'attenzione alla sostenibilità messa in campo dai bar e ristoranti italiani, con particolare riferimento al tema dello spreco alimentare. Secondo la ricerca condotta dall'ufficio studi Fipe emerge che negli ultimi anni è notevolmente cresciuta la sensibilità dell'opinione pubblica e delle imprese della ristorazione sul tema dello spreco alimentare.
Secondo l'80% dei ristoratori intervistati il problema dello spreco di cibo nei loro esercizi viene considerato rilevante (tra questi il 50,6% lo considera addirittura molto rilevante). In quale fase di processo si spreca maggiormente? Secondo i dati Fipe il consumo finale è il momento in cui avviene il maggiore spreco di cibo (per il 51,6% dei ristoratori), seguito dall'approvvigionamento e dalla preparazione, pressoché considerati a pari merito (rispettivamente dal 25,4% e dal 25,0% del campione).

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* Lucart entra a far parte del network Circular Economy 100 (CE100) della Ellen MacArthur Foundation

L’azienda lucchese è uno dei tre gruppi italiani, insieme a Intesa Sanpaolo e Gruppo Hera, che fanno parte della rete creata dalla Fondazione 


 Lucart, Gruppo lucchese leader in Europa nella produzione di carte monolucide, prodotti tissue e airlaid, entra a far parte del network CE100 della Ellen MacArthur Foundation, Un programma di innovazione precompetitiva ideato per dare la possibilità alle organizzazioni di sviluppare nuove opportunità e raggiungere il più velocemente possibile i propri obiettivi in materia di economia circolare. Istituita nel 2010, la Fondazione Ellen MacArthur punta ad accelerare la transizione verso la circular economy. Sin dalla sua costituzione, la Fondazione si è distinta come leader di pensiero a livello globale, inserendo i temi dell’economia circolare nell'agenda di governi e mondo accademico. Lucart, che ha fatto della sostenibilità e dell’innovazione in campo ambientale la propria mission, è una delle uniche tre aziende italiane a far parte della fondazione, insieme a Intesa Sanpaolo e Gruppo Hera. Cresce così la rete della Fondazione – Circular Economy 100 (CE100) – che mette insieme le aziende che si sono distinte a livello internazionale per l’impegno nello sviluppo dell’economia circolare con l’obiettivo di creare ulteriori opportunità di collaborazione e innovazione.