I 2.2 L’inoculo di rizobatteri mediante fertirrigazione negli uliveti

Le sperimentazioni effettuate sull’olivo (Olea europea)cultivar Manzanilla, coltivata su suolo sabbioso, hanno evidenziato come i rizobatteri, unitamente alla fertilizzazione ordinaria, abbiano portato a un aumento della densità delle foglie, all’aumento dell’area fogliere e del numero di infiorescenze. E’ stato inoltre riscontrato un aumento del contenuto in olio delle olive, e dei livelli di nutrienti nel frutto per entrambe le stagioni. La somministrazione di Bacillus polymyxa e un ceppo di lievito Saccharomyces cereivisea sono stati effettuati in aggiunta alla fertilizzazione standard aziendale e in aggiunta a una fertilizzazione con la metà dei nutrienti previsti. Il trattamento include la somministrazione di 50 ml ad albero di rizobatteri ogni quindici giorni durante il periodo dal 1 febbraio fino alla fine di allegagione (giugno). 

Anche l’aggiunta di rizobatteri a un regime nutrizionale ridotto ha portato ad un aumento della dimensione del frutto e del nocciolo, del peso del frutto e del rapporto polpa/nocciolo.

II 6.7c I risultati sul siero di caseificazione

La sperimentazione effettuata sul siero dolce di caseificazione ha coinvolto diverse analisi qualitative che hanno fornito i seguenti risultati:

  • pH: fin dal primo giorno i campioni trattati hanno evidenziato un pH stabile e pari a 3.0, mentre nei campioni non trattati il pH diminuiva nel tempo fino a stabilizzarsi a 3.1.
  • La Carica Microbica Totale (CMT) è aumentata notevolmente nel siero non trattato mentre ha evidenziato un aumento meno evidente in quello trattato con EM, nella prima settimana. Nel prosieguo delle prove le cariche dei due campioni si sono poi mantenute  sui valori pressoché uguali.
  • I Lactobacillus erano più abbondanti nel siero trattato con EM rispetto al siero non trattato, mentre per i lattococchi il siero EM ha fatto segnare un andamento di carica più regolare, non così altalenante come il siero A di controllo.
  • Risultati molto  interessanti sono stati ottenuti  per quanto riguarda i due più importanti parametri di qualità igienica del siero: i Coliformi Totali e le Pseudomonadacee.
  • Nel siero non trattato si partiva da cariche alte che poi si riducevano dopo la prima settimana per poi tornare a salire
  • Nel siero trattato con EM sia i Coliformi Totali che le Pseudomonadacee si sono mantenuti su cariche molto basse, appena superiori a 10 ufc/ml.
  • Per quanto  riguarda i lieviti e le muffe, le due voci hanno fatto segnare un andamento pressoché analogo per i due tipi di sieri. In entrambi i casi i lieviti predominano nelle prime 3 – 4 settimane, mentre le muffe subentrano a partire dalla 4a settimana di conservazione.

vai a  Indice generale 

III 6.8 Link utili

Unità Tecnica Sviluppo Sostenibile ed Innovazione del Sistema Agro-Industriale

Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura
Agricoltura Italiana On Line
Agronotizie
Confagricoltura
Rete Rurale Nazionale
Punto EM
Centro Ricerche Produzioni Vegetali


vai a  Indice generale