* Il progetto E.ON energy4blue ha contribuito alla pulizia di 100 km di spiagge italiane

L’azienda energetica E.ON è scesa in campo sabato  26 ottobre con una giornata di volontariato nell’ambito del progetto E.ON Energy4Blue per la tutela delle spiagge e dei mari italiani, tagliando un primo e importante traguardo.


E.ON ha già contribuito alla pulizia di cento chilometri lineari di spiagge italiane grazie al progetto Energy4Blue, lanciato a maggio in collaborazione con Legambiente. L’attività di pulizia rientra nella campagna Spiagge e Fondali Puliti dell’associazione ambientalista, che si concentra sulla pulizia di circa 250 spiagge, fondali e coste italiane. Circa 100 dipendenti E.ON, insieme alle loro famiglie, hanno preso parte, lo scorso sabato 26 ottobre, a una giornata di volontariato, aperta anche ai partner commerciali e ai clienti, presso la spiaggia di Genova Voltri, raccogliendo 336 chili di rifiuti, in prevalenza plastici. Il progetto Energy4Blue prevede nel primo triennio anche altre attività al fianco di Legambiente: il sostegno all’indagine Beach Litter, all’iniziativa Tartalove e alle attività dei Centri recupero delle tartarughe marine e lo sviluppo di progetti sperimentali e innovativi che consentano di ridurre la quantità di plastica presente nei mari e nei corsi d’acqua. Proprio l’indagine Beach Litter 2019, riconosciuta dall’Agenzia Europea dell'Ambiente, ha infatti rivelato che per ogni 100 metri lineari di spiaggia sono presenti mediamente oltre 90 rifiuti, l’80% dei quali sono in plastica.

Gli interventi di pulizia sono stati realizzati anche grazie all’offerta di fornitura di energia dedicata E.ON LuceBlu: ogni cliente contribuisce alla pulizia di dieci metri lineari di spiaggia pulita per ogni sottoscrizione effettuata. Una formula già sperimentata con successo col progetto Boschi E.ON il più grande progetto di forestazione realizzato in Italia da un'azienda privata, lanciato da E.ON nel 2011 con la collaborazione di AzzeroCO2 per riqualificare aree agricole e urbane in tutta Italia trasformandole in aree alberate. Oggi i Boschi sono 26 e si estendono su 90 ettari di superficie complessiva, su cui sono stati piantumati 83.000 alberi che hanno già assorbito centinaia di tonnellate di anidride carbonica, coinvolgendo i clienti tramite le offerte dedicate e il programma di loyalty.

#odiamoglisprechi è per noi una missione aziendale ma non solo: teniamo molto al coinvolgimento e all’impegno personale e quotidiano per comportamenti rispettosi dell’ambiente” spiega Péter Ilyés, CEO di E.ON Italia “Vogliamo diventare un modello che stimoli imprese e cittadini ad abbracciare questo orientamento, perché solo attraverso una maggiore attenzione e azioni concrete per l’ambiente, sia nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo sia in quelli di vacanza, possiamo contribuire realmente ad un domani e ad un pianeta migliore”.

 


Fonte: Ufficio Stampa E-On

Il progetto E.ON energy4blue ha contribuito alla pulizia di 100 km di spiagge italiane

L’azienda energetica E.ON è scesa in campo sabato  26 ottobre con una giornata di volontariato nell’ambito del progetto E.ON Energy4Blue per la tutela delle spiagge e dei mari italiani, tagliando un primo e importante traguardo.


E.ON ha già contribuito alla pulizia di cento chilometri lineari di spiagge italiane grazie al progetto Energy4Blue, lanciato a maggio in collaborazione con Legambiente. L’attività di pulizia rientra nella campagna Spiagge e Fondali Puliti dell’associazione ambientalista, che si concentra sulla pulizia di circa 250 spiagge, fondali e coste italiane. Circa 100 dipendenti E.ON, insieme alle loro famiglie, hanno preso parte, lo scorso sabato 26 ottobre, a una giornata di volontariato, aperta anche ai partner commerciali e ai clienti, presso la spiaggia di Genova Voltri, raccogliendo 336 chili di rifiuti, in prevalenza plastici. Il progetto Energy4Blue prevede nel primo triennio anche altre attività al fianco di Legambiente: il sostegno all’indagine Beach Litter, all’iniziativa Tartalove e alle attività dei Centri recupero delle tartarughe marine e lo sviluppo di progetti sperimentali e innovativi che consentano di ridurre la quantità di plastica presente nei mari e nei corsi d’acqua. Proprio l’indagine Beach Litter 2019, riconosciuta dall’Agenzia Europea dell'Ambiente, ha infatti rivelato che per ogni 100 metri lineari di spiaggia sono presenti mediamente oltre 90 rifiuti, l’80% dei quali sono in plastica.

Gli interventi di pulizia sono stati realizzati anche grazie all’offerta di fornitura di energia dedicata E.ON LuceBlu: ogni cliente contribuisce alla pulizia di dieci metri lineari di spiaggia pulita per ogni sottoscrizione effettuata. Una formula già sperimentata con successo col progetto Boschi E.ON il più grande progetto di forestazione realizzato in Italia da un'azienda privata, lanciato da E.ON nel 2011 con la collaborazione di AzzeroCO2 per riqualificare aree agricole e urbane in tutta Italia trasformandole in aree alberate. Oggi i Boschi sono 26 e si estendono su 90 ettari di superficie complessiva, su cui sono stati piantumati 83.000 alberi che hanno già assorbito centinaia di tonnellate di anidride carbonica, coinvolgendo i clienti tramite le offerte dedicate e il programma di loyalty.

Un anno da Vaia, PEFC: “Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina acquistino il legno caduto”

PEFC Italia chiede alle istituzioni interessate che “i lavori necessari per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 siano fatti con il legno della Filiera Solidale”.
 


494 Comuni coinvolti in quattro regioni, un’estensione delle foreste danneggiate sull’arco alpino di 42.500 ettari, 8,5 milioni di m3 cubi di legname abbattuti, tanti quanti se ne taglierebbero normalmente in 5-7 anni. Sono questi i numeri provocati dalla tempesta Vaia che, con piogge e raffiche di vento stimate oltre i 150 km/h, esattamente un anno fa ha colpito Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia.

A un anno dalla tempesta Vaia PEFC Italia fa il punto della situazione: sono ancora 5 milioni i m3 cubi di legname da recuperare in bosco, ma nel frattempo tanto è stato fatto grazie al progetto Filiera Solidale PEFC  con un logo per il legname proveniente dall’allestimento delle piante abbattute da Vaia.

Numerosi gli esempi virtuosi, dal Teatro Greco di Siracusa agli strumenti musicali realizzati con legname da schianto. E ora PEFC Italia chiede alle istituzioni interessate che “i lavori necessari per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 siano fatti con il legno della Filiera Solidale”.
Il progetto Filiera Solidale PEFC, è l’unico sistema pensato per il legname proveniente dall’allestimento delle piante abbattute da Vaia che, attraverso il logo della Filiera Solidale, lo accompagnerà con la tracciabilità attraverso le varie trasformazioni, garantendo così a tutta la filiera, fino ai consumatori e ai cittadini, che il legno utilizzato per il prodotto o il manufatto finale venga effettivamente dalle zone colpite dalla tempesta. La situazione locale differisce di zona in zona: in provincia di Bolzano si è esboscato il 50% del legname schiantato, mentre in quella di  Trento è stato venduto circa il 40% del legname abbattuto e complessivamente ne è stato allestito e asportato circa il 25%. Secondo il PEFC Italia, l’andamento stagionale del 2019 è stato favorevole: "Il legname abbattuto ha sofferto poco e le piante utilizzate tra settembre e ottobre presentano ancora un'ottima qualità, che si manterrà almeno fino alla prossima primavera: la previsione è che anche nel 2020 si potrà produrre legname di qualità”, dichiara il vicepresidente Francesco Dellagiacoma. Sotto controllo anche la presenza dell’insetto chiamato bostrico (Ips typographus) : “I monitoraggi hanno confermato che non c'è stato un aumento consistente della sua presenza. Un altro elemento positivo per affrontare il prossimo anno, che sarà quello decisivo per il recupero del legname schiantato”.

Nel frattempo, numerose sono le segherie, le aziende, gli enti e gli imprenditori che hanno già aderito alla Filiera Solidale e che hanno investito in progetti da realizzare con il legname di Vaia: dal progetto di Rete Clima per ricreare le foreste abbattute, ai prodotti per le spiagge italiane e al palazzetto dello sport di Legnolandia fino alla scenografia realizzata da Stefano Boeri per le Troiane di Euripide, ecco alcune delle iniziative che stanno sostenendo le comunità colpite dalla tempesta di vento.

1 – Rete Clima e il progetto Ancora Natura
Con l’obiettivo di ricreare le foreste abbattute, da gestire poi in maniera sostenibile mediante la certificazione forestale, Rete Clima, l’ente no profit che promuove azioni di CSR e di sostenibilità per le Organizzazioni, ha dato il via insieme a PEFC al progetto “Ancora Natura”. Le operazioni forestali che si porteranno avanti permetteranno di mettere in sicurezza e rimboschire alcune delle aree montuose coinvolte dalla disastrosa tempesta. Ad oggi grazie a Rete Clima sono state avviate le attività nelle zone certificate del Consorzio Forestale dell’Alta Valtellina, in Lombardia, e del Bosco Artestenico in Trentino, in collaborazione con il gruppo Marrazzato e ABenergia.

2 – Gli strumenti musicali con il legname da schianto con Ciresa
La tempesta Vaia colpito in modo grave le foreste della Val di Fiemme, in alcune aree di quota alta ha toccato anche gli abeti di risonanza schiantandoli al suolo. Questi tronchi perfetti, cresciuti per 150, 200, 250 anni con fibra sottile e dritta potevano essere utilizzati per costruire strumenti musicali, tra cui i violini più famosi della storia, gli Stradivari. Proprio per questo l’azienda certificata PEFC Enrico Ciresa s.r.l. di Tesero (TN), produttrice di tavole armoniche per pianoforti e strumenti a corda, ha lanciato il crowdfunding "Salviamo il legno di Stradivari" per finanziare il recupero e l’acquisto del legno di abete per strumenti musicali (Abete di Fiemme). Il progetto, durato nove mesi, ha visto il contributo di più di 600 adesioni fra Italia ed estero, raggiungendo 140.000 €, vedendo come risultato la ricerca, il ritrovamento, la selezione e l’esbosco dei tronchi di risonanza degli alberi abbattuti. L’obiettivo è quello di realizzare, nell’arco dei prossimi 5-7 anni, circa 14.000 pianoforti, 2.200 arpe da concerto, e circa 16.000 fra violini e altri strumenti di liuteria.

3 – Legnolandia, spiagge italiane arredate con il legno delle foreste distrutte da Vaia
Quest’estate le spiagge italiane sono state arredate con il legno di Vaia grazie a Legnolandia di Forni di Sopra (Udine), tra le imprese del settore che ha aderito alla Filiera Solidale PEFC e che sta diffondendo il progetto sui litorali del Nordest, coinvolgendo la Coop. Legno Servizi per l’approvvigionamento del legname e la Rete dell’Abete bianco “FriûlDane”, le cui imprese aderenti trasformano la materia prima in segati e materiali da costruzione. Dalla passerella in legno del litorale di Caorle (Venezia) alle aree dedicate ai fumatori nei pressi della prima spiaggia smoke-free d’Italia a Bibione, passando per le rastrelliere per le biciclette a Lignano, l’intento è stato quello di creare una rete di solidarietà che consentisse a tutti i gestori degli stabilimenti balneari di fare una scelta sostenibile. Per il futuro, Legnolandia sta lavorando alla costruzione dello stadio del ghiaccio di Forni di Sopra (Ud): gli elementi strutturali e secondari e i rivestimenti saranno realizzati in abete bianco solidale, proveniente dalla foresta di Ampezzo, trasformato a Sauris e lavorato ed installato da Legnolandia.
 

4 – A Trento “La notte di Vaia” in mostra al Palazzo Roccabruna
A un anno da Vaia e in occasione della manifestazione “A…come Legno”, la Camera di Commercio di Trento in collaborazione con la Provincia Autonoma organizza presso il Palazzo Roccabruna a Trento fino al 9 novembre l’esposizione “La notte di Vaia – dalla tempesta alla rinascita”. Una testimonianza non solo dei terribili avvenimenti che hanno caratterizzato la notte di Vaia, durante la quale sono stati devastati 20mila ettari di foreste trentine, ma anche dell’impegno di enti, istituzioni e privati che all’indomani di quella catastrofe seppero reagire prontamente per restituire un futuro al bosco e alla sua economia. La notte di Vaia rappresenta una cicatrice profonda nel patrimonio ambientale di un territorio che in poche ore ha perduto oltre 4 milioni di metri cubi di legno, ma anche nel vissuto di un’intera comunità che all’improvviso si è scoperta fragile di fronte ad eventi meteorologici estremi, solitamente immaginati come lontani dalle nostre latitudini. La mostra si arricchisce anche del contributo di PEFC Italia che con il marchio “Filiera solidale” identifica quanto è stato prodotto con il materiale recuperato dagli schianti: nelle sale di Palazzo Roccabruna si possono ammirare oggetti e prototipi ottenuti con il legno di Vaia e originali realizzazioni create per il concorso di design indetto dalla fiera “A come … legno”.

5 – La scuola è solidale: l’iniziativa dell’ENAIP di Tesero
La Filiera Solidale è arrivata anche nelle classi del Centro di Formazione Professionale ENAIP di Tesero (Tn): nella primavera 2019 i ragazzi hanno lavorato e valorizzato il legno abbattuto, attraverso realizzazioni da esterno per un percorso didattico, composto anche da un orto e da un arboreto, e arredi per l’interno dell’Aula Magna del centro di formazione, utilizzando legno certificato 100% PEFC e proveniente da alberi schiantati in Val di Fiemme dalla tempesta Vaia. Il progetto dell’ENAIP, che prevede più tappe di lavoro in diversi anni, ha come obiettivo finale la realizzazione di un percorso didattico interattivo, con l’inserimento di specie forestali della monta, aperto a bambini e ragazzi per avvicinarli e farli familiarizzare non solo con il bosco e la sua biodiversità, ma anche con l’elemento legno e con l’importanza dell’uso di materiale certificato e di provenienza locale. Inoltre, al fine di poterle utilizzare anche in cucina e in sala all’interno del settore alberghiero della scuola, sono state inserite alcune piante da frutto di antiche varietà trentine e piante officinali tipiche del territorio alpino.

 

6 – Le foreste in scena a Siracusa con le Troiane di Euripide

La tempesta Vaia è salita anche sul palco: da un progetto di Stefano Boeri per la Fondazione INDA in collaborazione con la rete delle imprese della Filiera del legno FVG e dal coordinamento  del Consorzio Innova FVG, il Consorzio Boschi Carnici ha coadiuvato la realizzazione della scenografia per le “Troiane di Euripide”, andato in scena al Teatro Greco di Siracusa. Il coinvolgimento del Consorzio ha riguardato in particolare tutta la raccolta la scelta e la spedizione del legname di abete rosso e abete bianco proveniente dai boschi colpiti dalla tempesta Vaia, in particolare nei Comuni di Forni Avoltri, Paluzza e Sappada, per dare loro “nuova vita” e nobiltà nella scenografia dello spettacolo. L’incredibile “foresta immota” ricreata con i tronchi feriti, segnati, sbucciati, e rigorosamente certificati “Filiera solidale Pefc”, ha assunto il forte valore simbolico della rinascita: alberi sradicati che, una volta eretti in scena, sono tornati protagonisti.


Leggi il Comunicato Stampa allegato

* #failaspesaperilblu. La campagna di Marine Stewardship Council


MSC Marine Stewardship Council lancia per il secondo anno la campagna #failaspesaperilblu con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sull’importanza della pesca sostenibile per la salute dei nostri mari. Un tema in forte crescita e che vede una larga partecipazione dei più importanti retailers e aziende del settore, che fanno proprie le esigenze dei consumatori italiani sempre più attenti al tema della sostenibilità.
“Scegli il pesce che vuoi tu, ma cerca il marchio blu”: è questo il claim della campagna #failaspesaperilblu che parte il 26 ottobre e si conclude l’8 novembre con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori all’acquisto di prodotti ittici pescati rispettando il mare. La campagna è promossa da MSC Marine Stewardship Council, organizzazione internazionale non profit responsabile del più importante programma globale di certificazione di sostenibilità ittica. Mantenere gli oceani pieni di vita oggidomani e per le generazioni future è un impegno e un obiettivo a cui tutti possono e devono contribuire, iniziando proprio dall’acquisto consapevole di prodotti ittici sostenibili. Ed è proprio questa scelta di acquisto che innescherà un circolo virtuoso che aumenterà sempre più la presenza di prodotti con il marchio blu sui nostri scaffali, e spingerà sempre più pescatori ad adottare una pesca sostenibile.
La campagna  sarà presente sui principali quotidiani e nelle principali città italiane e sarà declinata secondo le diverse categorie merceologiche che compongono l’offerta ittica in Italia: pesce fresco, surgelato, in conserva e pet food per i nostri amici animali. Protagonista della campagna un pesciolino che fa capolino dagli alimenti di uso quotidiano ed è pronto a rituffarsi in mare, perché acquistare prodotti con il marchio blu significa far sì che i nostri mari possano essere in salute e pieni di vita, e la pesca possa continuare a garantire sostentamento e lavoro.

Guarda il video della campagna in youtube 

* Musikè “Infanzia felice: una fiaba per adulti”

Uno spettacolo di Antonella Questa


 


Venerdì 25 ottobre, ore 21 a Bagnoli di Sopra (PD), Teatro Goldoni
Ingresso gratuito con prenotazione sul sito www.rassegnamusike.it
fino a esaurimento posti.


Una maestra un po’ rigida, un gatto parlante, dei bambini capricciosi e viziati, una preside dedita all’aperitivo, una madre in carriera e un principe con la coppola azzurra come il mare. Sono solo alcuni dei protagonisti di Infanzia felice: una fiaba per adulti che l’attrice Antonella Questa porterà in scena venerdì 25 ottobre alle 21.00 al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD). Lo spettacolo fa parte del cartellone di Musikè, la rassegna itinerante di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Con questa pièce Antonella Questa prosegue la sua ricerca sulla natura delle relazioni umane, scegliendo come tema l’educazione dei bambini. Il punto di partenza è Pedagogia nera, una raccolta di saggi e manuali pubblicati tra la fine del Seicento e i primi anni del secolo scorso. Il testo diventa lo spunto per capire che cosa sta succedendo nel mondo della scuola, oggi che le regole della vecchia pedagogia punitiva sono ormai bandite e superate: nelle aule non ci sono più i banchi disposti in un solo senso o le cattedre rialzate, il maestro non usa più la bacchetta sulle dita, i genitori non invocano il classico schiaffone per cui “non è mai morto nessuno”.
Il risultato è questa fiaba per adulti che è un viaggio appassionato e divertente all’interno della famiglia e della scuola di oggi, per capire dove affondi le radici quella rabbia che si insinua tra genitori e insegnanti e che troppo spesso spinge bambini e ragazzi verso il bullismo. Il registro della fiaba consente tuttavia all’attrice di sdrammatizzare il tema con una narrazione più leggera e, nello stesso tempo, le permette di lanciare un messaggio di speranza: i bambini sono il nostro futuro e, se davvero vogliamo un mondo di pace e serenità, dobbiamo ripartire proprio da loro e dal nostro rapporto con loro.

Autrice, regista e attrice di lunga esperienza, Antonella Questa vive e lavora in Italia e in Francia. Nel 2005 fonda la compagnia teatrale LaQ-Prod, con la quale ha prodotto e interpretato spettacoli di grande successo tra cui Stasera ovulo, con il quale ha vinto i Premi Calandra 2009 per Migliore Spettacolo e Migliore Interprete; Vecchia sarai tu! (Premio Cervi 2012 Teatro della Memoria e Premi Calandra 2012 per le categorie Migliore Spettacolo, Migliore Interprete e Migliore Regia); Svergognata, Wonder Woman e Un sacchetto d’amore. In televisione è stata tra i protagonisti della Fattoria dei Comici di Serena Dandini. Traduce e promuove per l’Italia la drammaturgia francese contemporanea. Ha scritto e diretto i cortometraggi comici L'Occasione e …MAMMA!

Per informazioni:
tel. 345 7154654
info@rassegnamusike.it
www.rassegnamusike.it

* OPV, Orchestra di Padova e del Veneto 54ᵃ Stagione concertistica 2019-2020. Prismi

Direttore musicale e artistico Marco Angius


 


A partire dal titolo Prismi, in omaggio al filosofo e musicologo Theodor W. Adorno nel cinquantesimo anniversario della sua morte, i 14 concerti  della Stagione riflettono un fitto intreccio di stili musicali valorizzati da una forte corrispondenza di interpreti internazionali.

Particolare attenzione viene riservata alla musica di Brahms con l’integrale delle quattro Sinfonie diretta dai M° Marco Angius, Jacek Kaspszyk, Roland Böer e Gianpaolo Pretto, il quale terrà a battesimo la prima esecuzione italiana di Nähe fern 2 di Wolfgang Rihm, mentre i due Concerti per pianoforte di Brahms vedranno il pianista Sunwook Kim come unico interprete, primo vincitore asiatico del Concorso Pianistico Internazionale di Leeds.
Dei tre appuntamenti che apriranno le celebrazioni in occasione dei 250 anni della nascita di Beethoven previsti per il 2020, saranno protagonisti il pianista Federico Colli con il Concerto n. 5, Giovanni Sollima, Gloria Campaner e Daniele Orlando riuniti per la prima volta attorno al Triplo Concerto, e l’Orchestra I Pomeriggi Musicali con la pianista Viviana Lasaracina diretta da Alessandro Bonato. Mentre il Direttore Roland Böer accompagnerà il pubblico alla riscoperta del repertorio novecentesco italiano con la violoncellista Silvia Chiesa, l’orchestrazione delle Six épigraphes antiques, l’ultima opera pianistica di Debussy elaborata da Martino Traversa, sarà eseguita in prima assoluta. Strapiombi di Uqbar è il titolo della seconda nuova commissione OPV, affidata al giovane compositore Federico Gardella e diretta dal M° Etienne Siebens in un programma che comprende il Concerto per violino di Mendelssohn-Bartholdy con la violinista Nancy Zhou solista.
La musica di Luciano Berio sarà presente con Rendering che andrà a completare la quarta serie delle Lezioni di Suono, trasmesse con ampio successo su Rai 5. Il Classicismo Settecentesco di Haydn, Mozart e Beethoven dialogherà con l’opera di Schönberg e Webern grazie alla bacchetta dei M° Gunther Neuhold, Massimo Quarta e Heinz Holliger. Al tradizionale Concerto di Natale in Basilica del Santo, quest’anno diretto dal M° Renato Balsadonna con il coro Iris di Marina Malavasi, si rinnoverà l’impegno dell’OPV nei confronti del repertorio sacro con la terza edizione di In Principio e degli appuntamenti dedicati ai più piccoli con Families&Kids.
Infine, un ampio programma di scambi artistici porterà l’OPV a esibirsi in Italia (Milano, Torino) e all’estero (Evian-Les-Bains e Besançons), oltre all’appuntamento dei Concerti al Quirinale in diretta su Radio Rai 3 con Cristina Zavalloni.

Illustrazione: Lucio Schiavon, L'Orchestra e/è la Città

Biglietti e Abbonamenti

OPV

* CHEP lancia il programma Zero Waste World in Europa

L’iniziativa ha come obiettivo l’eliminazione dei rifiuti, dei chilometri a vuoto e delle inefficienze nella supply chain
 


CHEP, leader mondiale nelle soluzioni per la supply chain, ha annunciato una nuova iniziativa chiamata “Zero Waste World” in occasione di due grandi eventi in Europa: l’IGD Supply Chain Summit a Londra e il Sustainable Brands a Madrid. Il programma, inizialmente lanciato in Nord America ad aprile, prevede una collaborazione operativa che riunisce i principali retailer e produttori leader del settore per creare supply chain più intelligenti e più sostenibili.

L’IGD Supply Chain Summit 2019 ha visto la partecipazione di aziende chiave come Morrisons, ASDA, Nestlé e Uber Freight. Dei relatori di Sustainable Brands Madrid facevano parte Jim Adams, in precedenza Deputy Chief Technologist presso la NASA e l’SDG Advocate (difensore degli obiettivi di sviluppo sostenibile) dell’ONU Marc Buckley.

L’iniziativa Zero Waste World si concentra su tre aree principali:

–  l’eliminazione dei rifiuti fisici, dall’imballaggio monouso ai prodotti invendibili

–  l’eliminazione dei chilometri a vuoto, mediante iniziative di collaborazione, dall’ottimizzazione del riempimento del carico a soluzioni di trasporto collaborativo

–  l’eliminazione delle inefficienze, dalla visibilità nella supply chain e analisi avanzate fino all’ottimizzazione e all’automazione del processo

“Grazie alle dimensioni della rete e alla visibilità di CHEP ci troviamo in una posizione privilegiata, all’interno della supply chain, per collaborare con le aziende e aiutarle a risparmiare tempo, denaro e risorse creando valore aggiunto per la società” dichiara Paul Nathan, Senior Director del programma Zero Waste World in Europa. “Abbiamo avviato una collaborazione con leader mondiali del settore FMCG sfruttando le nostre competenze in materia di economia circolare ed espandendo il nostro modello basato su condivisione e riutilizzo per ridurre l’impatto delle loro supply chain”.

In Europa, le soluzioni di trasporto collaborativo di CHEP hanno già aiutato oltre 200 clienti a risparmiare 6,6 milioni di chilometri a vuoto, a prevenire l’emissione di 6.500 tonnellate di CO2 e a risparmiare 8,7 milioni di euro.
CHEP sta coinvolgendo nell’iniziativa gruppi aziendali multi-societari ed eventi di open innovation, in cui gli esperti della supply chain possono riunirsi regolarmente, sia in modo virtuale sia di persona, per condividere idee ed esempi sul modo migliore per affrontare le tre sfide principali del programma Zero Waste World.

Maggiori informazioni sul programma sono disponibili sul sito web brambles.com/zero-waste-world/


Informazioni su CHEP

CHEP aiuta a trasportare più merci a più persone e in più sedi rispetto a qualsiasi altra organizzazione sulla terra. I suoi pallet, casse e contenitori formano la spina dorsale invisibile della catena di approvvigionamento globale e le più grandi società del mondo si affidano a Brambles per trasportare le loro merci in modo più efficiente, sostenibile e sicuro. Come pioniere della sharing economy, CHEP ha creato una delle attività di logistica più sostenibili al mondo attraverso la condivisione e il riutilizzo delle sue piattaforme, nell’ambito di un modello noto come “pooling”. CHEP opera principalmente nei comparti dei beni di largo consumo (come alimenti secchi, generi di drogheria, articoli sanitari e per l’igiene personale), ortofrutticoli, bevande, vendita al dettaglio e industria manifatturiera in generale. CHEP conta circa 11.000 dipendente e crede fermamente nel potere dell’intelligenza collettiva attraverso la diversità, l’inclusione e il lavoro di squadra. È proprietaria di circa 330 milioni di pallet, casse e container all’interno di una rete di oltre 750 centri di assistenza, supportando più di 500.000 punti di contatto con clienti di brand globali come Procter & Gamble, Sysco, Kellogg’s e Nestlé. CHEP fa parte del Brambles Group ed è presente in oltre 60 Paesi, in modo particolare in Nord America ed Europa Occidentale. Per ulteriori informazioni su CHEP, visitate il sito web www.chep.com. Per ulteriori informazioni su Brambles Group, visitate il sito www.brambles.com.


Per maggiori informazioni, contattare 

SOUND PR
Giulia Serazzi
g.serazzi@soundpr.it
02 2056951www.soundpr.it

 

* “Le azioni sostenibili nella ristorazione”. Un’indagine promossa da “Just Eat”

Un focus di ricerca del 3° Osservatorio di LifeGate "Milano Sostenibile” condotto da Eumetra*.
 


Nasce il primo approfondimento sulle azioni sostenibili messe in atto nel settore della ristorazione, evidenziando buone pratiche, conoscenze e bisogni in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione.
Lotta allo spreco alimentare, inclusione sociale e approccio sostenibile sono da sempre parte integrante dei messaggi e della vision di Just Eat, app leader per ordinare online cibo a domicilio in tutta Italia, che da anni si fa promotore di un percorso volto a generare maggiore consapevolezza e sensibilità sul valore del cibo e sull’importanza di seguire buone pratiche per rispettare l’ambiente e non sprecare una risorsa così preziosa. In questa direzione, si inserisce il nuovo progetto promosso a fianco di LifeGate, con cui Just Eat ha collaborato per la creazione di un focus di indagine, nell’ambito della ricerca annuale “Milano Sostenibile – 3° Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini”, dal titolo “Le azioni sostenibili nella ristorazione”.
Lo studio realizzato dall’Istituto Eumetra MR nasce per analizzare e offrire una fotografia delle azioni sostenibili messe in atto dalla ristorazione a Milano, evidenziando buone pratiche, conoscenze dei ristoratori, e bisogni attuali e futuri.
I risultati della ricerca sono stati annunciati durante la conferenza stampa di presentazione annuale dell’Osservatorio “Milano Sostenibile” di LifeGate presso Triennale Milano in occasione della celebrazione della giornata mondiale dell’alimentazione (16 ottobre), un giorno importante per Just Eat che vuole essere in prima linea nel rinnovo del proprio impegno verso la sostenibilità ambientale e in un ruolo attivo nell’informare e guidare i ristoranti verso l’attuazione di pratiche virtuose.
L’indagine analizza il fenomeno su 5 filoni valoriali – direttive, cause, comportamenti, packaging e agevolazioni – da cui emerge una generale sensibilità dei ristoranti milanesi verso la sostenibilità, generata anche dall’attenzione dei cittadini verso queste tematiche e dalle aspettative crescenti di azioni concrete da parte del settore della ristorazione. Allo stesso tempo però il focus delinea alcune aree di miglioramento e necessità di supporto su cui è necessario porre l’accento, in primis i temi dello spreco e del minor uso di plastica.

Conoscenza e pratiche delle direttive nazionali

Le normative italiane hanno considerato sempre più seriamente il tema della sostenibilità e dello spreco alimentare come punti di osservazione su cui agire verso imprese e cittadini attraverso nuove direttive nazionali. La prima indubbiamente è la Legge Gadda, nata nel 2016 per promuovere le donazioni di cibo ed eccedenze alimentari a persone bisognose e le agevolazioni fiscali a chi contribuisce a limitare gli sprechi alimentari. Una legge che, secondo la ricerca, è nota solo al 43% dei ristoranti milanesi, ed è tuttavia conosciuta bene solo dal 28%. Il 50% dichiara di effettuare donazioni di cibo ai bisognosi e il 33% di conoscere gli aspetti legati alle agevolazioni fiscali sulla TARI, numeri ancora contenuti rispetto al potenziale che queste conoscenze potrebbero offrire al nostro Paese in termini di impatto positivo. La seconda direttiva, più recente, è l’Obbligo di eliminazione della plastica monouso da gennaio 2021, una scadenza di cui i ristoranti sono a conoscenza per il 75%, segue la pratica di fornire la doggy bag quando richiesto dai clienti, molto conosciuta (71%) e attuata dal 89%, e infine l’obbligo di somministrare acqua del rubinetto se richiesto, conosciuta dal 56%.
Ne emerge un quadro generale in cui i ristoranti si dimostrano più attenti a temi come la plastica, l’uso della doggy bag e dell’acqua del rubinetto, che impattano e a cui sono attenti anche i clienti, mentre rivelano un’attenzione più contenuta ai temi normativi e sui quali sono coinvolti come attività.

Principali cause dello spreco alimentare

L’indagine ha analizzato nel dettaglio le maggiori cause che generano il fenomeno dello spreco alimentare presso i ristoranti del capoluogo lombardo, facendo emergere come la principale motivazione sia per il 27% del campione la gestione di porzioni abbondanti di alimenti, seguita da un flusso di clienti inferiore al previsto per il 26%. Oltre ai comportamenti non virtuosi per cui il cibo viene gettato, ci sono inoltre errori nell’acquisto della spesa, commessi da 7 ristoranti su 10 (ovvero il 12%), e che possono essere legati a una valutazione non corretta delle quantità realmente necessarie o a una scarsa attenzione verso le scadenze troppo ravvicinate dei prodotti acquistati. Infine solo il 30% dichiara che “non capita mai o quasi mai di sprecare” soprattutto in riferimento al venduto e/o eccedenze del giorno nel proprio locale.

Azioni e comportamenti sostenibili

Ma quali azioni vengono oggi già messe in atto per ridurre lo spreco alimentare? In cima c’è, con il 58%, la condivisione con i dipendenti dei cibi prossimi alla scadenza, un’azione che porta con sé anche un valore positivo di sensibilizzazione verso il tema degli attori coinvolti nel ristorante. Al secondo posto con il 38% troviamo soluzioni dove la creatività in cucina supporta una migliore gestione degli alimenti tra cui la creazione di aperitivi o di menù con piatti creativi. Anche se ancora si attesta a una percentuale contenuta pari al 25%, alcuni ristoranti di Milano utilizzano la pratica della donazione ai bisognosi, un comportamento che Just Eat sta contribuendo ad incentivare in questi anni attraverso il coinvolgimento dei propri Ristoranti Partner nell’iniziativa Ristorante Solidale con cui è possibile preparare cene solidali per le comunità di bisognosi identificati con Caritas Ambrosiana e in partnership con il Comune di Milano.Quasi il 20% dichiara di buttare il cibo “perchè non ha altro modo”.

Contenitori take away e materiali amici dell’ambiente

Nell’ambito della sostenibilità nella ristorazione un ruolo centrale è sempre più quello del packaging e delle confezioni per le consegne a domicilio, ma anche per materiali utilizzati in store, che per oltre il 50% dei ristoranti è ancora in materiale non sostenibile, come contenitori e accessori in plastica o in materiali misti o accoppiati. Tuttavia, ad oggi si registrano, secondo la ricerca, anche utilizzi di contenitori scelti pensando all’ambiente e alla sostenibilità, come l’impiego per il 64% del campione di contenitori in carta o cartone come scatole della pizza adeguate, sacchetti di carta e contenitori per gli hamburger, ma anche vaschette in alluminio per il 42%.

Agevolazioni e aiuti per essere più green

In questo scenario di generale sensibilità, con qualche importante area di miglioramento, si fa strada la necessità, proprio da parte dei ristoranti, di un supporto ancora più immediato e semplice per agevolare comportamenti sostenibili. La ricerca infatti rivela che il 36% del campione desidera ricevere un aiuto per limitare l’uso della plastica, sicuramente motivato dallo stop entro il 2021 dell’uso di questo materiale nei locali, per le donazioni di cibo a chi ne ha più bisogno (23%), l’acquisto di materiali a ridotto impatto ambientale grazie a sconti (19%) e informazioni utili per i clienti al fine di guidarli in comportamenti sostenibili nel locale (13%).
 


* Indagine condotta nel corso del mese di settembre 2019 su un campione di 202 attività di Ristorazione di diverso genere, attive a Milano. Questo campione è composto dal 32% da realtà che effettuano servizi di consegna a domicilio (in particolare le hamburgherie e i ristoranti stranieri).

Fonte: Ufficio Stampa Just Eat

 

* heBreath®. Maxi affissioni anti smog

Oggi una innovativa tecnologia permette alle aziende di realizzare maxi affissioni in grado di coniugare le proprie esigenze di comunicazione con le strategie di Corporate Social Responsibility che sempre più spesso – in maniera lungimirante – decidono di adottare per affrontare efficacemente le grandi problematiche di impatto sociale come, in primis, la lotta allo smog. 


Anemotech, start-up tutta italiana con sede a Milano, ha messo a punto un rivoluzionario tessuto multistrato– chiamato theBreath® –  in grado di migliorare la qualità dell’ambiente e di ridurre drasticamente l'inquinamento presente nell'atmosfera circostante. La sua trama è infatti formata da due strati esterni in materiale stampabile e traspirante (consentono dunque il passaggio in entrata e in uscita dell'aria) e da un'anima intermedia, costituita da una cartuccia in fibra carbonica, capace di "catturare" e disgregare le sostanze volatili nocive. Il tutto sfruttando il flusso passivo dell'aria – che è in continuo movimento – e quindi senza bisogno di ricorrere a fonti energetiche aggiuntive. Sono sempre di più le aziende che, nel progettare una maxi-affissione pubblicitaria, decidono di realizzare il pannello portante utilizzando il tessuto theBreath® contribuendo così in maniera tangibile a purificare l’atmosfera circostante all’installazione. I dati sono davvero emblematici: test reali già effettuati dimostrano che un pannello theBreath® di 10 mq è in grado di assorbire indicativamente in un anno le emissioni di 15 caldaie o procurate dal passaggio di 1450 auto diesel e da 3635 auto benzina.

* Lucart continua a puntare sulla sostenibilità

Con il nuovo packaging riciclato e riciclabile delle linee Natural, sviluppato nel proprio centro di ricerca, Lucart continua a puntare sulla sostenibilità.


 Lucart, azienda leader in Europa nella produzione di carta tissue, airlaid e carte monolucide per imballaggi flessibili, continua a puntare sulla sostenibilità e sulla ricerca di soluzioni ecologiche e innovative volte a ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti. I prodotti della linea Grazie Natural per i consumi domestici, e i prodotti delle linee EcoNatural per i mercati professionali, infatti, sono ancora più eco-friendly grazie al nuovo packaging realizzato in carta riciclata e riciclabile, pensato per una scelta più sostenibile e vicina alla natura. Lucart viene così incontro anche alle scelte dei consumatori sempre più sensibili alle scelte ecosostenibili. Il crescente interesse  nei confronti di tematiche legate alla sostenibilità e verso scelte più responsabili nei confronti dell’ambiente è testimoniato anche da dati recenti: secondo lo studio European Consumer Packaging Perceptions di Pro Carton, infatti, ben il 75% dei consumatori italiani dichiara che l’impatto ambientale del packaging di un prodotto influenza le loro decisioni di acquisto.

 

Ulteriori informazioni sul sito www.lucartgroup.com