Asphaltica 2017
Tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie
Durante i quattro giorni di kermesse espositiva ampio spazio è dedicato a dibattiti, workshop, seminari e convegni di rilievo e di alto livello scientifico sulle tematiche più attuali del settore.
Principale appuntamento nazionale per la filiera dell’asfalto il 24 febbraio, nel corso di un convegno, Ecopneus presenterà due manuali tecnici (di cui uno dedicato proprio all’esperienza della “Variante Canali”) che contengono specifiche e dettagliate indicazioni tecniche per la progettazione e realizzazione di asfalti modificati con gomma riciclata da PFU.
In Italia larga parte della gestione dei Pneumatici Fuori Uso è coordinata dalla società senza scopo di lucro Ecopneus, che è impegnata anche nel diffondere informazioni e conoscenza su quelle applicazioni della gomma riciclata ad “alto valore aggiunto” ossia dove la gomma riciclata porta concreti benefici rispetto altri materiali analoghi, come nel caso degli asfalti modificati.
L’obiettivo dei due manuali è quello di fornire delle indicazioni tecniche “pronte all’uso” a tutti quei soggetti deputati alla progettazione, realizzazione e manutenzione della rete stradale, che possano facilitare un’adozione su larga scala di questa valida tecnologia.
Il secondo manuale, infatti, realizzato dal Dipartimento Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, analizza le fasi di progettazione e realizzazione degli asfalti modificati fornendo indicazioni puntuali su quale sia la migliore soluzione tecnologica da adottare a seconda dei benefici che si vogliono ottenere. Modulando opportunamente le temperature di produzione del bitume con le tecnologie di stesa del manto stradale è infatti possibile ottenere pavimentazioni meno rumorose, dalle ottime caratteristiche superficiali, sia in contesti urbani che extra urbani, che necessitano di meno manutenzione e che quindi hanno anche costi complessivi inferiori.
Un’ampia diffusione degli “asfalti modificati” consentirebbe di ottenere sia benefici di carattere ambientale, dato l’impiego di un materiale derivato dal trattamento di un prodotto a fine vita, ma soprattutto benefici per la salute delle persone esposte al rumore del traffico, per la salute delle strade e dei nostri veicoli ed anche per le tasche della Pubblica Amministrazione.