Piante comunicano tra loro

Approccio matematico per comprendere come le piante comunicano tra loro

Che le piante siano organismi non passivi, ma capaci di esibire comportamenti complessi in risposta agli stimoli ambientali, è ormai provato. In biologia rimane però aperto il problema su come tali stimoli si innescano, si combinano e sono gestiti tra loro. Dei modelli matematici hanno aiutato a comprenderne alcuni aspetti, ma manca una visione più chiara e più larga sulla elaborazione dei molteplici processi chiave.

Un gruppo di ricercatori italiani del Gran Sasso Science Institute e dell'Istituto italiano di tecnologia, costituito da Fabio Tedone, Emanuela Del Dottore, Barbara Mazzolai, Pierangelo Marcati, ha creato un modello matematico, basato su equazioni differenziali, che descrive con accuratezza il comportamento di adattamento e la crescita di ogni singola pianta, con analisi approfondita degli stimoli principali che incidono sul suo comportamento.
Il modello è molto importante perché può essere adottato anche come strumento  utile per altre funzioni nell’ambito, ad esempio, di discipline matematiche, della robotica, nella validazione di ipotesi biologiche.

Per approfondire leggi l'Abstract o la Preview su www.biorxiv.org/

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Stretta europea sull’uso della plastica monouso dal 2021

L’Unione europea ha approvato, il 19 dicembre 2018, la proposta che vieta dal 2021 la produzione di oggetti di plastica monouso. Ad essere banditi saranno posate e piatti, cannucce, bastoncini dei palloncini, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso, come le scatole di fast food, prodotti in plastica oxo-degradabile, e i cotton fioc. In Italia comunque sono già banditi dal primo gennaio di quest’anno i cotton fioc non biodegradabili e compostabili 


La decisione, presa dalle Istituzioni europee dopo più di 12 ore di trattative sotto la guida di Elisabeth Köstinger, ministro federale austriaco per la sostenibilità e il turismo, è di rilevante importanza se si pensa all’inquinamento da plastica dei mari. Infatti oggi oltre l'80% dei rifiuti marini è di plastica e poco meno di un terzo dei rifiuti di plastica generati viene davvero riciclato. È stata fissata al 2025 invece la scadenza per oggetti quali le scatole monouso per hamburger e panini, i contenitori alimentari per frutta e verdura, dessert o gelati che dovranno essere ridotti del 25% entro il tale data. Per le bottiglie, invece, si punta alla raccolta separata e al riciclo al 90%, ad esempio tramite il sistema dei vuoti a rendere, sempre entro il 2025. È stato previsto anche che i produttori di alcuni oggetti quali involucri, filtri per sigarette, salviette umidificate, debbano farsi carico dei costi relativi alla raccolta dei rifiuti derivanti dall’uso dei loro prodotti.

"Un segnale importante dall'Europa" – dice una nota di Greenpeace – "anche se le misure concordate, come la riduzione a monte della produzione di alcuni imballaggi e contenitori in plastica monouso, non rispondono pienamente alla gravità dell'inquinamento dei nostri mari”. Anche secondo Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, si tratta di un "segnale importante che risponde alle richieste e alle preoccupazioni di migliaia di cittadini, ma non introducendo misure vincolanti per gli Stati membri per ridurre il consumo di contenitori per alimenti, e ritardando di quattro anni l'obbligo di raccogliere separatamente il 90% delle bottiglie in plastica, l'Europa regala alle grandi multinazionali la possibilità di fare ancora enormi profitti con la plastica usa e getta a scapito del Pianeta".

La nuova direttiva sulla plastica monouso dovrà essere rispettata dagli Stati membri entro due anni dalla sua pubblicazione. I paesi interessati dovranno provvedere ad un taglio significativo dei consumi di contenitori monouso destinati ad alimenti e bevande e di conseguenza dovranno elaborare anche piani nazionali per incoraggiare l’uso di prodotti a uso multiplo, il riutilizzo e il riciclo.

Italia che rinnova

“L’Italia che rinnova”, campagna diretta ai cittadini sul calore verde che nasce dal legno

Promossa da Legambiente, AIEL, RisorsaLegno, ANFUS e ASSOCOSMA ha l’obiettivo di dare una corretta informazione sulle biomasse legnose per il riscaldamento domestico.


La campagna si rivolge ai cittadini con l’obiettivo di fornire una  risposta concreta all’esigenza di riscaldarsi in modo sostenibile e conveniente attraverso gli apparecchi domestici a legno e a pellet, che già oggi rappresentano la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie italiane. Il legno è una risorsa irrinunciabile e rappresenta un terzo delle energie rinnovabili in Italia. Insieme a eolico, fotovoltaico, idroelettrico e solare contribuisce in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi europei che per il 2030 si prefiggono di raggiungere il 32% di produzione di energia da fonti rinnovabili.  Con questa campagna i promotori vogliono anche dare una risposta alle istituzioni impegnate a garantire una migliore qualità dell’aria attraverso una strategia di rottamazione delle vecchie stufe obsolete con le nuove tecnologie, che riducono le emissioni nocive fino all’80%.

La campagna partirà nei prossimi giorni in circa duemila punti vendita di tutta Italia con manifesti e materiale informativo per far conoscere ai cittadini “la più antica e la più moderna delle energie rinnovabili” che, raccogliendo la sfida dell’innovazione, vuole dare il suo contributo al miglioramento della qualità dell’aria. 
 

Il manifesto nell'allegato