Pescados-y-mariscos-Cómo-seleccionarlos-y-servirlos-de-manera-segura-4

Quasi 8 pesci su 10 consumati in Italia sono stranieri

È quanto denuncia Coldiretti Impresapesca nel rapporto “Sos pesce italiano” presentato in occasione della giornata nazionale del pesce italiano (15 giugno) per farne conoscere caratteristiche e qualità e aiutare a scelte di acquisto consapevoli. Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili, secondo un’analisi su dati Istat relativi al 2018. Una situazione che lascia spazio agli inganni, dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute. Sempre secondo Coldiretti è fondamentale l’etichettatura nei banchi di vendita e l’indicazione della data in cui il prodotto è stato pescato, che per legge deve prevedere l’area di pesca (GSA, Geographic Sub Areas). Bisogna garantire ai consumatori la conoscenza del percorso dal mare alla tavola, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menu dei ristoranti con una vera e propria ‘carta del pesce’”. 

Per approfondire leggi Coldiretti Economia

Festival sviluppo sostenibile

I risultati della terza edizione del Festival dello Sviluppo sostenibile

Il Festival dello Sviluppo sostenibile tenutosi dal 21 maggio al 6 giugno 2019, promosso dall’ASviS, è stato caratterizzato dall’elevato numero di proposte sui temi dell’Agenda 2030.


Hanno partecipato all’iniziativa Università, scuole e numerose città, con il supporto di imprese e istituzioni, amministrazioni pubbliche e organizzazioni non governative. Come scrive nel suo editoriale Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS, il successo di questa terza edizione è evidente nei numeri: nel 2017, quando l’ASviS lanciò la prima edizione del Festival, sembrò un grande successo aver promosso l’organizzazione di 220 eventi in quasi tutte le regioni; nel 2018 gli eventi furono 702; quest’anno 1059. Il successo oltre che all’impegno degli organizzatori è sicuramente dovuto alla cresciuta sensibilità dell’Italia ai temi dello sviluppo sostenibile. Nel corso del Festival si è discusso molto anche di Europa. “Al nuovo Parlamento europeo e alla futura Commissione l’ASviS, di concerto con altre organizzazioni della società civile europea, sottopone una serie di proposte che cambierebbero profondamente il modus operandi dell’Unione, per far sì che l’Agenda 2030 sia riferimento generale delle priorità strategiche 2019 – 2024. Si richiede  – aggiunge Giovannini –  anche una nuova struttura di governance e una nuova articolazione del “Semestre europeo”, il processo che scandisce gli impegni e le interazioni tra gli Stati nazionali e le istituzioni di Bruxelles".

A conclusione del Festival molte le riflessioni sui risultati, le proposte, le analisi di esperti su argomenti specifici, gli spunti di riflessione, le testimonianze e i racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Possono leggersi nella sezione “approfondimenti”  del sito ASviS.

Energia in classe A - concorso 2019_def

I vincitori del concorso nazionale “Immagini per la Terra”

La giuria  del concorso nazionale "Immagini per la Terra”, composta da otto esperti di formazione, di comunicazione, artisti, giornalisti, ha selezionato le scuole vincitrici della XXVII edizione dell'iniziativa di educazione ambientale di Green Cross Italia, realizzata in collaborazione con il ministero dell'Istruzione, la campagna Enea "Italia in classe A" e con il sostegno di Acqua Lete. 


Per l'anno scolastico 2018 – 2019 il concorso, dal titolo “Energia in Classe A”, ha chiesto a ragazzi e insegnanti di tornare indietro nel tempo e scoprire perché gli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati al 2030 non sono stati raggiunti: dove abbiamo sbagliato, perché non siamo riusciti a onorare gli impegni sottoscritti con l’Agenda dell’Onu. Scatenata la fantasia di grandi e piccoli.  Tra i premiati i bambini di 5 e 6 anni della scuola dell’infanzia di Bastida Pancarana (Pavia) che hanno ideato la storia di un panino speciale, che aiuta il mondo a non farsi del male; ci sono i progetti un po’ realistici, un po’ fantasiosi dei ragazzi della primaria Carlo Collodi di Mogliano Veneto (Treviso) su come rendere più vivibili e risparmiosi la scuola e il quartiere; gli studenti della secondaria di primo grado D’Annunzio di Salò (Brescia), che interpretano il tema del riscaldamento globale e delle migrazione con il taglio toccante del corto “A casa mia”. E ancora: a Reggio Calabria i giovani dell’ITT Panella Vallauri che si proiettano in un catastrofico 2031 e scoprono l’importanza delle rinnovabili per dare un futuro al Pianeta.
La cerimonia di premiazione dei vincitori si svolgerà prevedibilmente entro dicembre 2019. Tutte le informazioni per la partecipazione  saranno tempestivamente comunicate agli interessati. Gli 8 vincitori – 2 per le scuole dell’infanzia,  2 per le scuole primarie (elementari), 2 per le scuole secondarie di I grado (medie inferiori),  2 per le scuole secondarie di II grado (medie superiori) – riceveranno un premio di € 1.000 ciascuno che dovrà essere impiegato a sostegno di iniziative ambientali a favore della scuola di appartenenza. A ogni studente vincitore verrà consegnato un diploma. 

Il bando del concorso e i nomi dei vincitori nei pdf allegati.

Per approfondire visitare il sito di "Immagini per la terra".