Giovanni Di Domenico-Prandina

Padova. La sperimentazione sonora di Giovanni Di Domenico pianista, compositore e performer

Ore 21.00. In collaborazione con Circolo Nadir, Parco Prandina – Spazio Aperto e Centro d'Arte

Ingresso libero. Con il patrocinio del Comune di Padova
Iniziativa finanziata con il contributo dell'Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative culturali degli studenti


Con la voce particolarissima del pianista, compositore e performer Giovanni Di Domenico la stagione musicale di Taverna Maderna approda nella bella cornice del Giardino Cavalleggeri in corso Milano, da quest'estate aperto al pubblico e agli eventi come Parco Prandina. Il concerto che vedrà il musicista di origini italiane esibirsi in una lunga improvvisazione al pianoforte elettrico, sarà preceduto da un aperitivo con selezione musicale a cura del Centro d'Arte degli Studenti dell'Università di Padova, da sempre punto di riferimento in città per il jazz sperimentale, la musica contemporanea e l'improvvisazione. È un'iniziativa in collaborazione con Circolo Nadir.

Giovanni Di Domenico è nato nel 1977 e ci tiene a ricordarlo: era l'anno simbolo dei movimenti extraparlamentari, ma era anche il periodo della fine del monopolio RAI, delle radio pirata, dello sbarco in Italia del punk. Influenze che all'inizio della sua formazione si sono mescolate in forma libera e caotica con le suggestioni culturali provenienti dai molti Paesi soprattutto africani in cui ha trascorso l'infanzia e la giovinezza, con i ricordi della tradizione musicale della madrepatria lontana – in particolare l'aria d'opera – ma anche con la musica classica, contemporanea e jazz approfondita durante gli studi al Conservatorio di S. Cecilia e dell'Aia.

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Premio Fond

Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino XXXI edizione


Il Comitato scientifico della "Fondazione Benetton Studi Ricerche" dedica il Premio Carlo Scarpa 2020-2021 a un luogo dell’Asia Minore che emerge dalla lunga vicenda storica e geografica della Cappadocia: due valli contigue scavate nella roccia vulcanica, la Valle delle Rose e la Valle Rossa, Güllüdere e Kızılçukur, memoria di un’antica civiltà dell’abitare.

Apertura della mostra "Cappadocia. Il paesaggio nel grembo della roccia" il prossimo 24 ottobre (ore 10-20)

 
 

festival letteratura 2020

Festiva letteratura 2020


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