Sotto gli effetti del cambiamento climatico, un bosco gestito in maniera sostenibile migliora per più di un quarto l’assorbimento di carbonio rispetto ad un bosco abbandonato.
Online il workshop conclusivo del progetto.
Una foresta gestita in modo sostenibile e legale può migliorare la propria capacità di assorbire carbonio – sotto gli effetti del cambiamento climatico – fino al 28%, contribuendo parallelamente alla creazione di nuove opportunità di business per i gestori forestali che possono così guadagnare ogni anno da 2 (per le pratiche più semplici) a 16 euro ad ettaro (per attività ambientali molto impegnative) ma solo per quelle superfici di bosco in cui si sviluppino attività "addizionali" che permettano di assorbire un maggior quantità di tonnellate di CO2 rispetto alla gestione ordinaria.
È quanto emerge da MADAMES-AX[1], il progetto coordinato da MEEO S.r.l insieme alla Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e al PEFC Italia, grazie al finanziamento di EIT – Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, nell’ambito della comunità dell’innovazione chiamata CLIMATE-KIC.
Il progetto intende stimare il valore deiservizi ecosistemici del bosco, ovvero “i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano”, proprio a partire dalla capacità di assorbire CO2, contrastando il cambiamento climatico ma anche il rischio idrogeologico.
Il tutto applicando uno strumento informatico, realizzato dalla Fondazione CMCC e messo a punto per il progetto, che simula le dinamiche forestali. Partendo dai dati riguardanti il bosco e il clima e simulando scenari futuri, lo strumento permette infatti di quantificare alcuni servizi ecosistemici e di validarne le potenzialità, in termini non solo ambientali ma anche economici.
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