La critica di ASPO allo sfruttamento di risorse non convenzionali di gas

ll 23 maggio 2013 Aspo Italia, sezione italiana di Aspo International – Association for the Study of Peak Oil and Gas ha emesso un comunicato ufficiale in cui critica le conclusioni del vertice dei Capi di Stato europei che il 21 maggio scorso  hanno confermato l’intenzione di perseguire lo “sfruttamento sicuro, sostenibile e redditizio” del gas da scisto, shale gas, in Europa, risorsa fossile estratta in abbondanza negli USA.

Secondo ASPO bisogna contrastare tale orientamento perché l’estrazione di shale gas provoca un pesante e imponente impatto ambientale con inquinamento frequente delle falde acquifere, immissioni di significative quantità di metano in atmosfera, aumento di rischio sismico. L’esperienza americana dimostra che, esaurendosi lo scisto velocemente, bisogna continuamente aumentare i ritmi di trivellazione. Se questo costituisce un problema per il vasto spazio americano occupato continuamente da una sequenza di pozzi a cielo aperto, è impensabile che si possa procedere allo stesso modo nel territorio europeo così densamente urbanizzato e popolato.

Il comunicato ASPO è molto dettagliato nello specificare i motivi per cui lo sfruttamento delle risorse di gas non convenzionale è di dubbio valore economico ed è ecologicamente irresponsabile. La via delle rinnovabili garantisce investimenti e occupazioni, è “ha il valore ulteriore di essere ecologicamente, economicamente e socialmente sostenibile".

Leggi il Comunicato ASPO

associazione italiana del libro

1° Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica

L'Associazione Italiana del Libro bandisce il 1° Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica, rivolto a docenti universitari, ricercatori, giornalisti e autori italiani, che abbiano prodotto opere a stampa di divulgazione scientifica; i  lavori, in lingua italiana, in tutti i campi della ricerca, debbono essere stati  pubblicati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2012 e il 30 giugno 2013.

I premi verranno assegnati alle opere distintesi per il carattere innovativo degli argomenti e l’efficacia e chiarezza dell’esposizione.

Nell’ambito del Premio saranno assegnati anche riconoscimenti particolari ad autori di opere brevi (articoli, saggi, contributi); a giovani autori (under 35 anni); a editori di opere di divulgazione scientifica.

Gli autori e gli editori interessati potranno proporre le proprie opere a concorso entro il 31 luglio 2013 accompagnando la richiesta con:

  • gli estremi essenziali della pubblicazione: autore, titolo, casa editrice, anno di edizione,
  • l’immagine di copertina o del frontespizio,
  • il colophon (da cui si evinca la data di pubblicazione)
  • l’indice o il piano dell’opera o un semplice abstract,
  • una parte di un capitolo ritenuta significativa ai fini degli obiettivi del concorso.

Le proposte debbono essere inviate via email a: premi@associazioneitalianadellibro.it 
Ogni autore può partecipare anche con più pubblicazioni.

Il bando

 

 

Le dichiarazioni programmatiche del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando

Una grande sfida amministrativa e culturale alla base di un successo possibile

Il ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Andrea Orlando, ha illustrato il 22 maggio scorso alla Commissione Ambiente della Camera le sue intenzioni programmatiche e strategiche: tutela delle risorse idriche, delitti ambientali, fonti rinnovabili, interventi urgenti contro il dissesto idrogeologico e per le bonifiche, una programmazione più democratica delle infrastrutture strategiche, emergenza clima e biodiversità. Orlando ha messo in luce la grande sfida amministrativa e culturale alla base di un successo possibile. Ha sottolineato l’esigenza di “sburocratizzazione”,  la domanda di semplificazione che proviene da realtà diverse. Però troppo spesso tale domanda si esemplifica in richieste di compressione dei diritti all'informazione e alla partecipazione del pubblico che finiscono per essere controproducenti, provocando conflitti poi difficilmente gestibili. Pertanto “la modifica della governance, assicurando che le scelte strategiche siano partecipate e condivise sulle vocazioni territoriali, costituirà un formidabile riferimento per le valutazioni (VIA, VAS, IPPC, ecc.) prodomiche al rilascio delle autorizzazioni. Saranno così contenute discrezionalità, e a volte arbitrarietà, che rendono il sistema autorizzativo inefficiente e lontano dal comune sentire dei cittadini e delle imprese”. E propone di raccogliere nel Codice dell’Ambiente la caotica legislazione in materia ambientale dando vita, ad esempio, a una Commissione di studio coordinata dal Ministero per arrivare a un Testo Unico, quantomeno compilativo, della legislazione in materia.  Altra intenzione importante e fondamentale è quella di coinvolgere in una vera e propria partecipazione i cittadini, informandoli sin dalle prime fasi di progettazione di un’opera,  per arrivare, sostiene, a una vera e propria normativa sulla loro partecipazione quando si fanno opere profondamente impattanti sulla qualità ambientale di un territorio. Non basta più la concertazione con gli Enti locali o  “lo scambio sotterraneo e implicito proposto alle popolazioni locali: più buste paghe in cambio di un peggioramento, spesso definitivo, della qualità ambientale di un territorio”.
Le dichiarazioni hanno ricevuto approvazione anche dalle Associazioni ambientalistiche, l’auspicio è che si proceda senza ostacoli all’applicazione concreta delle intenzioni.

Fonte: Ministero dell'Ambiente  e della tutela del Territorio e del Mare