“Convergenze”. Coro e orchestra del Liceo Musicale “C. Marchesi” di Padova al Santuario Madonna Pellegrina

Coro e orchestra del Liceo musicale Marchesi


9 maggio 2025 ore 21.00 
Santuario Madonna Pellegrina
Via Fabrici d’Acquapendente, 60 – Padova
Ingresso libero e gratuito

Il coro e l’orchestra del Liceo Musicale “C. Marchesi” di Padova diretti da Alessandro Fagiuoli sarà ospite, sempre al Santuario della Madonna Pellegrina venerdì 9 maggio alle ore 21.00 della rassegna  “Convergenze” – Suoni d’organo e spiritualità organizzata dal Centro Organistico Padovano.

Il programma miscellaneo vivace e piacevole, spazia da autori barocchi quali A. Vivaldi (con un concerto per violino, violoncello ed archi che metterà in risalto le doti solistiche di alcuni studenti) e G.F. Haendel, a compositori contemporanei quali O. Gjeilo, K. Jenkins ed A. Manganaro.

La Water Music, musica sull’acqua, è stata scritta da Georg Friedrich Händel intorno al 1717. Scopo del componimento era quello di deliziare il re Giorgio I mentre la sua chiatta transitava sul fiume Tamigi. Seppur in un contesto di aristocratico intrattenimento, la splendida composizione ci introduce al tema dell’acqua come elemento prezioso ed irrinunciabile per il destino dell’Umanità. I due brani di Andrea Manganaro “Marea” e “Occhi nuovi” trattano in maniera gioiosa ed esuberante il tema dell’inclusività e di quanto il “diverso” sia un elemento che arricchisce il tessuto sociale, e di quanto la mente riesca, svincolandosi dai limiti materiali e fisici, ad esprimersi anche nell’arte. “The dark night of the Soul”, ovvero La Tenebrosa Notte dell’Anima, è un componimento per coro misto, archi e pianoforte scritto dal giovane compositore norvegese Ola Gjelio su testi di San Giovanni della Croce. Con il suo stile chiaro ed incisivo, Gjeilo conduce ad una profonda riflessione sui nostri tempi e su quanto sia importante, anche nei momenti bui, non perdere la fede nei Valori e non smettere mai la ricerca della Luce. 

L’opera del compositore gallese Karl Jenkins è stata scritta nel 1999 ed eseguita per la prima volta nel 2000; è stata commissionata dal  Royal Armouries Museum per le celebrazioni del Millennio ed in occasione del trasferimento della sede del museo da Londra alla città di Leeds. “The Armed man – a Mass for Peace” è dedicata alle Vittime del Kosovo e rappresenta un’ode alla Pace. Jenkins ha utilizzato i testi delle parti fisse della messa e li ha combinati ad altre fonti, in particolare al poema popolare  del XVI secolo “L’homme armé”. Il brano eseguito questa sera, “Better is Peace”, conclude la messa con una nota di speranza, attingendo alla considerazione di Lancillotto e Ginevra che la pace è meglio della guerra, alla poesia di Alfred Tennyson “Ring Out, Wild Bells” ed al testo dell’Apocalisse 21:4: “Dio asciugherà ogni lacrima”.

La rassegna è organizzata dal Centro Organistico Padovano e realizzata con il Patrocinio del Comune di Padova ed il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e la collaborazione di Asolo Musica – Veneto Musica nell’ambito del progetto Cantantibus OrganisCircuito Organistico Regionale. La rassegna intitolata Convergenze si svolgerà ad ingresso libero e gratuito.

La rassegna Convergenze (locandina)

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Profilo di Alessandro Fagiuoli, violinista

Si è formato presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, perfezionandosi in seguito nel repertorio violinistico del ‘900 con Enzo Porta. Dopo aver ottenuto una borsa di studio da “La Biennale di Venezia” sul tema “Prassi esecutive dell’ultimo Nono”, ha approfondito lo studio del repertorio moderno e contemporaneo collaborando con alcuni dei più importanti ensemble di musica contemporanea italiani ed ha fondato a Venezia il Quartetto d’Archi Paul Klee. Come solista e primo violino del Quartetto ha frequentato importanti Festival e Stagioni concertistiche Internazionali; ha svolto tournée in tutta Europa nonché negli Stati Uniti, in Russia, Cina, Polonia, Bulgaria, Croazia tenendo numerose prime esecuzioni. Nel periodo 2004-05 con il Quartetto Paul Klee ha goduto di una residenza presso l’Abbaye Royale de Fontevraud in Francia ed ha collaborato con l’Università di Evry a Parigi avendo modo di approfondire anche lo studio del repertorio cameristico francese per violino e pianoforte grazie alla stretta ed intensa collaborazione con il pianista francese Jean-Pierre Armengaud con il quale ha tra l’altro pubblicato la prima registrazione della corposa Sonata (1926) di Louis Aubert (per l’etichetta Naxos). Con l’etichetta italiana Blueserge ha pubblicato l’integrale dei quartetti di Philip Glass; il Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messian; La Creation du Mond di Darius Milhaud. Per l’etichetta tedesca AVI-Music invece l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di George Antheil (registrazione recentemente acquisita da Deutsche Grammophon). Nel 2021 è inoltre uscita per Warner Classic l’integrale delle Folksongs di Beethoven per Trio e voci varie registrata a Parigi con il pianista J.P. Armengaud ed il cellista Andrea Musto, mentre nel 2022 con l’etichetta svizzera Gallo ha pubblicato le Sonate per violino e pianoforte del compositore svizzero Fritz Brun. Ha tenuto seminari e masterclass in Italia, Francia e Cina; dal 2014 ha tenuto master sul repertorio contemporaneo per quartetto d’archi e per violino ed elettronica presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia e presso il conservatorio Tartini di Trieste nonché di violino e quartetto d’archi ai Corsi di Ischia Musica. Dal 2013 è membro del gruppo di ricerca sui “Paesaggi sonori” (Galassetti, Galfetti, Rocca, Piricò) presso il DFA del SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana) di Locarno. È docente di violino e musica d’insieme presso il Liceo Musicale “Marchesi” di Padova, dove si occupa anche della direzione dell’Orchestra dell’Istituto.

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Expo 2025 Osaka. L’installazione dello scienziato Stefano Mancuso svela per la prima volta la vita segreta delle piante 

13 aprile – 13 ottobre 2025 ore 9 – 22
Osaka, Giappone

“Designing Future Society for Our Lives” – “Progettare la società futura per le nostre vite” è il tema. “Expo 2025 Osaka” si propone infatti come “People’s Living Lab”, un laboratorio vivente per la creazione di progetti che permettano alla comunità internazionale di raggiungere gli obiettivi SDGs (Sustainable Development Goals), di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.


“Expo 2025 Osaka” si tiene sull’isola artificiale di Yumeshima, nella baia di Osaka, e ha come fulcro l’edificio circolare progettato da Sou Fujimoto, realizzato a impatto zero e appena entrato nel Guinness dei primati come architettura in legno più grande del mondo. Il simbolo di Expo 2025 Osaka sarà “The Grand Roof – Ring”, il Grande Tetto ad anello, comunemente chiamato “Ring”. Disegnato dall’architetto Fujimoto Sou, progettista dell’Expo. Rappresenta la filosofia dell’Esposizione Universale: “Uniti nella diversità”.
Una installazione interattiva, The Hidden Plant Community, porta nel cuore della Foresta della Tranquillità di EXPO 2025, in Giappone, l’eccellenza della ricerca italiana nel pionieristico campo dell’etologia vegetale. Ideata e realizzata da PNAT Project Nature, il collettivo di scienziati, botanici e designer fondato dal neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, questa Comunità delle piante invisibili coniuga arte e scienza per tradurre in suoni e luci la vita segreta degli organismi vegetali. Obiettivo: permettere finalmente al pubblico di osservare con gli occhi e con il cuore i movimenti e le funzioni di questi esseri viventi attraverso il linguaggio dell’arte, per abbandonare la visione antropocentrica del mondo e cogliere l’esistenza da una prospettiva più ampia.


The Grand Ring simbolizza proprio l’unione nelle diversità e la connessione tra esseri viventi, in un mondo condiviso da innumerevoli specie. Nel cuore dell’anello, la Foresta della Tranquillità, con 1.500 alberi, invita a guardare al futuro da una prospettiva biofilica. Proprio qui, il professor Stefano Mancuso di PNAT, insieme con un nugolo di artisti e scienziati di rilievo internazionale – Yoko Ono, Tomás Saraceno, Leandro Erlich e Pierre Huyghe – è stato invitato a concepire un’opera di rilievo planetario, ritrovando lo spirito originario di Expo.

Un’altra importante funzione svolta dalle piante per la nostra salute, ovvero la loro capacità di purificazione dell’aria dalle sostanze inquinanti negli interni, viene esplicitata dal Professor Stefano Mancuso a Expo Osaka in Building Biospheres, il Padiglione del Belgio, del paesaggista Bas Smets, per il quale il botanico italiano ha curato la consulenza scientifica. Inoltre, il lavoro scientifico di PNAT e l’intelligenza delle piante sono protagonisti alla Biennale di Architettura di Venezia 2025 (dal 10 maggio fino al 23 novembre 2025) con l’installazione Fabbrica dell’Aria Pavilion, all’interno delle Corderie dell’Arsenale, dove viene presentato per la prima volta il dispositivo di bio-filtrazione vegetale stand alone Fabbrica dell’Aria.2 progettato dagli scienziati di PNAT per le abitazioni e gli ambienti di lavoro. 

Pr approfondire visita il sito italiano
https://www.italyexpo2025osaka.it/it/expo-2025-osaka

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Venice Climate Week 2025

3 – 8 giugno 2025 Venezia

Una piattaforma aperta di eventi progettati per promuovere un dialogo ampio, significativo e inclusivo sullo stato del nostro pianeta e sulla necessità di ripensare collettivamente la transizione ecologica. Dieci anni dopo l’Accordo di Parigi e l’enciclica Laudato Si’, la missione della manifestazione è “ispirare individui e organizzazioni” ad aggiornare obiettivi, strumenti e narrazioni

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Dal 3 all’8 giugno 2025 si terrà a Venezia la prima edizione della Venice Climate Week, ideata e diretta da Riccardo Luna in collaborazione con il Future Food Institute. Una settimana internazionale dedicata al cambiamento climatico, alla sostenibilità e ai nuovi modelli di economia rigenerativa per far ripartire il dialogo e il confronto tra istituzioni, cittadini, imprese, attivisti, scienziati e artisti. In diretta su Ansa.it e SkyTg24 e in partnership con il Corriere della Sera. 

L’evento si svolge in concomitanza con due giornate simboliche promosse dalle Nazioni Unite: la Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno) e la Giornata Mondiale degli Oceani (8 giugno).

L’iniziativa è ideata e curata da Riccardo Luna, giornalista e innovatore italiano, da anni impegnato sui temi della sostenibilità. È stato il primo direttore di Wired Italia e ha ricoperto il ruolo di Digital Champion per l’Italia. Nel 2023, ha co-curato il documentario di Skytg24 “Earth4All e il mondo di Francesco”, che esplora l’impegno di Papa Francesco per il clima. Nel 2024, ha realizzato l’unica intervista italiana ad Al Gore, pubblicata su Repubblica, e successivamente assieme ad Al Gore è stato ricevuto dal Papa.  Ha anche curato due mostre fotografiche sul cambiamento climatico alle Gallerie d’Italia nel 2023 e nel 2024. Inoltre, nel 2023 ha promosso una petizione sul clima che ha raccolto 200.000 firme, consegnate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Attualmente è editorialista del Corriere della Sera.

L’evento si svolgerà in prestigiose location di Venezia, tra cui l’Università Ca’ Foscari, lo IUAV, Le Corderie dell’Arsenale, Ocean Space, le Procuratie Vecchie, il SEA BEYOND Ocean Literacy Centre e il Museo M9 di Mestre. E ovviamente, Casa Sanlorenzo, che apre le sue porte in occasione della Venice Climate Week. Questo nuovo spazio restaurato da Piero Lissoni e ideato da Sanlorenzo, eccellenza della nautica italiana nel mondo, rappresenta un ponte tra passato e futuro, un luogo di incontri per promuovere un confronto stimolante con il mondo dell’arte e della cultura. Per le giornate della VCW sarà la sede dei ‘Sanlorenzo Talks’, una serie di dialoghi sul mondo dell’innovazione e dell’ambiente con relatori d’eccellenza.

La manifestazione, che vedrà la partecipazione di circa 100 speaker nazionali e internazionali, è prodotta dal Future Food Institute, un ecosistema internazionale di innovazione fondato da Sara Roversi per affrontare le grandi sfide del sistema alimentare globale. Attraverso ricerca, educazione e progetti imprenditoriali, promuove la transizione verso un futuro alimentare più sostenibile, inclusivo e rigenerativo. Con sedi in Italia e all’estero, il Future Food Institute connette istituzioni, aziende e comunità per generare impatto positivo, favorendo soluzioni che uniscono tecnologia, cultura e sostenibilità.

La Climate Week di Venezia collabora con diverse istituzioni tra cui UNESCO-COI, NATIVA, la Fondazione VSF (Venice World Sustainability Capital Foundation), la Fondazione CMCC (Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici), SEA BEYOND, la Fondazione The Human Safety Net Venice, Ocean Space, il Centro internazionale per gli studi sui cambiamenti climatici, le università Ca Foscari, IUAV e Venice International University, la Regione Veneto e la Città di Venezia; e con importanti organizzazioni ambientali e di sostenibilità, come Marevivo, WWF, Legambiente e ASViS.

Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale: veniceclimateweek.org

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