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La salute delle api nelle nuove linee guida dell’EFSA. Contributi per la ricerca e la cura

Secondo le stime della FAO oltre il 70% delle piante coltivate a scopo alimentare vengono impollinate dalle api o specie simili. Ma l’importanza del laborioso insetto, allevato da millenni, non si limita a questo; esso infatti contribuisce al benessere dell’uomo attraverso la produzione di miele e altri prodotti come la propoli e la pappa reale, riconosciuti veri e propri integratori alimentari e antibiotici naturali. Oltre ad attuare l'impollinazione, contributo alla conservazione della biodiversità, l'ape ha un elevato valore economico. Si stima che il mondo apiario abbia un "prodotto" annuo globale di centinaia di miliardi di euro. È quindi ampiamente giustificata l’attenzione con cui l'Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA), tratta il problema della salute degli allevamenti di api e degli altri insetti pronubi. Nei mesi scorsi ha pubblicato le nuove linee guida per la valutazione del rischio degli agrofarmaci nelle popolazioni apiarie di tutto il mondo agricolo a sottolineare che la protezione è rivolta non al settore specifico della produzione di miele, ma ai componente dell'ecosistema dove, ad esempio, apicoltori e maiscoltori non hanno interessi contrapposti, ma sono entrambi beneficiari dell'indispensabile opera dei pronubi.

La nuova Guida dell'EFSA, tiene conto dell’esposizione continuativa e propone schemi a più livelli di valutazione del rischio basato su quattro principali vie di esposizione ai pesticidi: depositi spray o particelle di polvere, il consumo di polline, il consumo di nettare, il consumo di acqua (liquido di guttazione, acque di superficie e di pozzanghere). Un ulteriore elemento considerato è l'esposizione ai metaboliti dei pesticidi nel polline e nettare.

Le linee guida richiedono anche informazioni sulla tossicità cronica in adulti (con particolare riferimento agli effetti sulle ghiandole ipofaringee – dedite alla produzione della pappa reale e quindi responsabili del mantenimento della colonia), in larve e su potenziali effetti cumulativi.

Il notificante dovrà dimostrare che l'agrofarmaco che intende registrare o rinnovare è sicuro per le api non solo per contatto diretto, ma anche attraverso i residui eventualmente presenti sulla coltura oggetto del trattamento e in quelle adiacenti, nelle piante infestanti, nel polline, nel nettare e nell'acqua, compresa quella di guttazione. Gli esperti del gruppo di lavoro dell'EFSA hanno analizzato numerosi studi effettuati su differenti colture e hanno ricavato dei coefficienti dai quali è possibile estrapolare, a partire dalla dose e dalla modalità d'impiego, i residui sulle piante, sulle infestanti, su polline e nettare (compresi i metaboliti) e nelle acque. Ovviamente la stima così ottenuta è molto prudenziale e sono previsti raffinamenti successivi qualora l'impiego non risultasse sicuro.

Inizialmente la stima del rischio prevede un semplice calcolo dell'esposizione a partire dalla dose e dalle modalità d'impiego che viene confrontata con i valori tossicologici. Se il rischio è accettabile, la valutazione può anche concludersi subito, ma sono situazioni non molto frequenti. Se invece la stima iniziale non evidenzia un uso sicuro, si rendono necessarie misure di mitigazione del rischio (ad esempio divieto di trattare quando i pronubi sono in attività) o l'effettuazione di studi più approfonditi come prove in campo, dal costo e dalla complessità non sempre facilmente affrontabili.

Rimangono alcuni interrogativi come la valutazione degli effetti subletali, che sembra abbiano giocato un ruolo molto importante nella vicenda neonicotinoidi, ma che sono ancora privi di una metodologia sperimentale validata e che sicuramente saranno oggetto di un aggiornamento futuro.

In questo contesto la UE mette a disposizione co-finanziamenti, approvati nel Comitato di Gestione in data 18 luglio, per gli apicoltori degli stati membri, per il triennio 2014-16 pari a 33.100.000 € totali. Per l’Italia sono stati stanziati 2.839.003 per ciascun anno; la cifra è in rapporto al numero di alveari censito.

Nel quadro di questi programmi possono essere finanziate sei misure specifiche: assistenza tecnica ad apicoltori e associazioni di apicoltori, controlli della varroasi, razionalizzazione della transumanza, analisi del miele, ripopolamento del patrimonio apicolo, ricerca applicata.

Per saperne di più 
/ec.europa.eu/agriculture/newsroom/121_en.htm

www.efsa.europa.eu/it/press/news/.htm

www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/  

Communication from the European Commission on honeybee health 

Per informazioni

EFSA Media Relations Office

tel. +39 0521 036 149  Press@efsa.europa.eu

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Commissione Europea: interesse per imprenditrici ed esperti del settore agricolo

Dopo il successo dell’edizione 2011, la Commissione Europea ha bandito per la seconda volta il premio per donne innovatrici. In questo modo si vuole incentivare la presenza femminile all’interno delle imprese e arrivare all’obiettivo posto dalla Strategia Europa 2020, premiare l’originalità e le idee innovative che abbiano un impatto positivo sul mercato. La selezione avverrà seguendo dei criteri precisi e verranno tenuti in particolare considerazione gli aspetti innovativi del progetto, ma anche la sua ricaduta economica e sociale all’interno del territorio di appartenenza e della Comunità Europea.
La gara è aperta fino alle ore 17.00 del 15/10/13.
I requisiti per partecipare sono:

  •  essere donne,
  •  risiedere in un paese della Comunità Europea,
  • essere proprietaria o comproprietaria di un’attività registrata non dopo il 1/1/11,
  • avere il bilancio 2011 o 2012 non inferiore a 100.000 euro, aver già ricevuto in passato un finanziamento.

Le prime tre classificate riceveranno un premio monetario rispettivamente pari a 100.000, 50.000 e 25.000 €.
Le iscrizioni sono possibili solo on-line.
Per ulteriori informazioni vedere i link in fondo all’articolo o direttamente sul sito.

La Partnership per l’Innovazione Europea sulla Produttività e Sostenibilità Agricola (The European Innovation Partnership "Agricultural Productivity and Sustainability" – EIP-AGRI) sta organizzando un gruppo di ricerca con lo scopo di collegare coloro che lavorano nei vari settori dell’agricoltura con le innovazioni scientifiche e tecnologiche.
È richiesta la partecipazione di agricoltori, consulenti, imprenditori agricoli, società civile, ricercatori, personale delle pubbliche amministrazioni dal livello locale a quello europeo, per discutere sui seguenti temi:

  • risorse genetiche: modelli di cooperazione
  • Contenuto organico nel suolo: regione Mediterranea
  • Integrated Pest Management (IPM – lotta integrata): focus sul genere Brassica

Nel gruppo di ricerca gli esperti sono selezionati di volta in volta.
Gli obiettivi del gruppo di discussione sono così riassumibili:

  • individuare lo stato dell’arte nella pratica del settore di competenza, evidenziando problemi ed opportunità;
  • individuare lo stato dell’arte nella ricerca del settore di competenza, indicando possibili soluzioni ai problemi evidenziati nel punto precedente;
  • identificare i bisogni pratici e dare indicazioni per sviluppi di ricerca futuri;
  • proporre le priorità per le azioni innovative suggerendo eventuali gruppi di lavoro o progetti per esplorare le soluzioni scelte e quindi per divulgarne i risultati.

Tutti coloro che sono interessati possono manifestare il loro interesse direttamente on-line entro e non oltre il 6.10.2013.
La Partnership per l’Innovazione Europea sulla Produttività e Sostenibilità Agricola lavora per promuovere competitività e sostenibilità in agricoltura e foreste con lo scopo di ottenere risultati migliori con un minor impiego di risorse.

 

Per saperne di più:
Portale partecipanti

Strategia Europa 2020 per l’Italia
Partnership per l’Innovazione Europea sulla Produttività e Sostenibilità Agricola