premio nazionale divulgazine scientifica 2022

Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi

Decima edizione. Sono 275 i libri in gara: 31 luglio, seconda e ultima scadenza.
 


Guardando alla tipologia dei libri in gara è netta prevalenza degli argomenti che riguardano l’Area A delle Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e l’Area D delle Scienze Umane, Storiche e Letterarie che insieme contano oltre il 60% dei libri in gara, seguono le Scienze Giuridiche, Economiche e Sociali con 50 opere, le Scienze della Vita e della Salute con 38 opere e infine le Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura con 24 opere. Per quanto riguarda gli autori delle opere, più di un terzo è donna e quasi un decimo sono gli Under 35. 
La parola più utilizzata negli abstract dell’ultima edizione del Premio era “Vita” nella presente edizione, spiccano Luce, Spazio, Cultura, Tecnologia e Mondo. Siamo entusiasti e ci complimentiamo con tutti gli autori per le interessanti opere candidate. La decima edizione del Premio entra nel vivo e noi non vediamo l’ora di scoprire quali saranno i protagonisti della prossima finalissima! 

Il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica è organizzato dall’Associazione Italiana del Libro. Main Partner del Premio sono BPER Banca e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Fra i Partner l’AIRI, Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Patrocinano la manifestazione il MIBACT, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, l’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) il Comune di Roma, l’Università Telematica Internazionale Uninettuno, l’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Media partner del Premio sono la Web.tv del CNR, l’Almanacco della Scienza, quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del CNR e Leggere tutti, mensile del libro e della lettura.

fondazione alberto giacomini

SOSHumanity. Can Art awaken the conscience of humanity?

Ideata e realizzata da Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini.
dal 10 luglio al 2 novembre 2022. 
Opere di  Simone Benedetto, Silvia Della Rocca, Sergio Floriani, Omar Hassan, Helidon Xhixha 


La Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini presenta la mostra diffusa sul Lago d’Orta: "SOSHumanity".
 Il 2022 è un anno difficile e complesso, caratterizzato da emergenze globali sempre più preoccupanti e incontrollabili. L’esposizione ideata e realizzata dalla Fondazione intende essere un grido provocatorio di denuncia e nel contempo di speranza, una profonda presa di coscienza del difficile momento storico e sociale che l'intera umanità sta vivendo, in bilico tra epidemie globali, guerre, emergenze climatiche, degrado sociale, morale e antropologico, inquinamento ambientale e delle menti.
La mostra diffusa intende anche essere uno spiraglio di speranza verso il futuro se l'uomo riuscisse a prendere coscienza della sua totale responsabilità verso i danni che ha creato a sé stesso e al Pianeta Terra. 

 

H-ZEB_Benevento

Inaugurato a Benevento il primo edificio a idrogeno

Dal nZEB al’HZEB: da edifici a consumo zero a edifici a emissioni zero.
Grazie alla collaborazione tra Stress, il distretto tecnologico per l'edilizia sostenibile, l’Università del Sannio e Solid Power spa


 

L’edificio residenziale ad energia quasi zero (nZEB – nearly Zero Energy Building) di Benevento, diventa un edifico H-ZEB (Hydrogen Zero Emission Building) arricchendosi di nuove tecnologie che traguardano la transizione energetica attraverso l’utilizzo dell’idrogeno.

L’edifico, che rappresenta la prima sperimentazione dell’uso dell’idrogeno in ambito residenziale, è stato progettato e realizzato da STRESS e dall’Università del Sannio come intervento dimostratore in scala reale del progetto di ricerca SMART CASE “Soluzioni innovative multifunzionali per l’ottimizzazione dei consumi di energia primaria e della vivibilità indoor nel sistema edilizio”. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione nata nell’ambito dell’Associazione Italiana per l'Idrogeno e Celle a Combustibile – H2IT fra Stress e l’azienda italiana Solid Power SpA e che ha trovato sbocco applicativo presso l’edificio dimostratore dell’Università del Sannio.

Alla produzione di energia rinnovabile da fonte solare e geotermica, si aggiunge così  l’installazione di una cella a combustibile (fuel cell) alimentata al 100% da idrogeno per la produzione combinata di energia elettrica e calore necessari a soddisfare le richieste energetiche dell’edificio che attualmente ospita due studentesse del corso di laurea magistrale inter-ateneo in Ingegneria Biomedica che vede la collaborazione Università degli Studi del Sannio, Università degli Studi del Molise e Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Un motivo di orgoglio per la città sannita, il suo Ateneo e la Campania che ospitano la prima installazione in Europa, su un edificio reale, di un microcogeneratore a celle a combustibile ad ossidi solidi alimentato ad idrogeno puro. L’edifico sperimentale di Benevento diviene, con questa applicazione, una «palestra tecnologica» per lo sviluppo ed il testing delle tecnologie dell’idrogeno in grado di rispondere alle particolari esigenze del settore residenziale. L’edificio è inoltre un Living Lab essendo completamente monitorato, attraverso le più avanzate tecnologie domotiche, con l’obiettivo di individuare, real time, prestazioni, criticità e potenzialità, con l’obiettivo sia di favorire l’accettabilità sociale delle tecnologie dell’idrogeno con riferimento agli aspetti di sicurezza e ai benefici ambientali sia di formare nuove figure professionali sulle tematiche energetiche. “La trasformazione di nZEB, grazie all’applicazione di avanzate tecnologie che utilizzano l’idrogeno, rende ancora più evoluto il prototipo di casa a energia quasi zero, realizzato a Benevento – dichiara il Rettore dell’Università del Sannio Gerardo Canfora -. L’edificio, uno dei primi test del genere in Italia meridionale, proprio come era nelle intenzioni, sta permettendo di mettere a sistema innovative metodologie progettuali, costruttive e impiantistiche. Il risultato dimostra come anche nel Meridione, lavorando assieme, si possono raggiungere obiettivi alla frontiera della conoscenza scientifica e tecnologica. nZEB sta contribuendo a formare una nuova generazione di giovani ricercatori nella lotta ai cambiamenti climatici”.  “Continua la collaborazione virtuosa fra Il Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili STRESS e il Socio Università del Sannio avviata nel 2012 – afferma il Presidente del Distretto Ennio Rubino – Oggi la collaborazione si è irrobustita grazie all’accordo stipulato fra Stress e la società Solid Power, azienda italiana leader nelle tecnologie dell’idrogeno.