Jellyfish barge schema
Jellyfish barge – schema
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Il premio "Oscar green"
"Coldiretti Giovani Impresa" promuove ogni anno l’"Oscar Green", concorso per i giovani agricoltori, che valorizza l’innovazione in agricoltura.
Anche quest’anno tra i 21 vincitori che hanno partecipato alla finale nazionale, sono stati premiati sette giovani eccellenti.
Il primo premio è stato assegnato ad un progetto di biomonitoraggio ambientale nella terra dei fuochi. Il biomonitoraggio avviene tramite l’impiego delle api: gli alveari e le arnie delle api diventano delle vere e proprie centraline di biomonitoraggio (ognuna delle quali controlla 7 chilometri quadrati del territorio) per rilevare il grado di inquinamento presente sul territorio.
Per la categoria “Esportare il territorio” il premio è stato assegnato all’idea di Domenico D’Ambrosio che ha inventato la prima chips di pane sfruttando l’antica usanza di Altamura di strappare la corteccia del pane. La sfoglia di semola di grano duro viene insaporita in diversi modi (con olio, formaggio…) e risulta comunque leggera e altamente digeribile.
Per la categoria “Stile e cultura d’impresa” il premio è stato assegnato a Pasquale Polosa per i suoi 10 ettari di canapa (Cannabis sativa) da cui ricava: un olio impiegabile nella medicina e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato, fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia e per pannelli fonoassorbenti.
Per la categoria “Ideando” il premio è stato assegnato a Matteo Castioni per la sua coltivazione di microalghe (Spiruline e Haematococcus) che possono essere impiegate nella cosmesi, nell’industria alimentare come integratori e ricostituenti e in agricoltura perché risultano essere ottimi fertilizzanti naturali.
Per la categoria “Campagna Amica” l’Oscar è stato assegnato a Guglielmo Stagno D’Alcontres che a pochi passi dal centro di Milano ha creato delle vere e proprie serre spaziali riscaldate con pannelli fotovoltaici dove vengono coltivate delle straordinarie fragole in orti sospesi. Tutto il prodotto poi viene sapientemente distribuito in tutta la città con delle Apecar insieme a confetture, succhi di frutta, piantine per arricchire i balconi dei palazzi, ma soprattutto macedonie e frullati preparati sul momento per deliziare i palati dei turisti. In azienda viene inoltre prodotta ogni giorno energia pulita per 5mila persone, oltre a tutta quella che serve per gli impianti dell’azienda.
Nella categoria “In filiera” è stato premiato Carlo Santarelli che in Toscana ha deciso di produrre un pecorino anticolesterolo. Il pecorino anticolesterolo viene realizzato modificando le abitudini alimentari delle greggi e cambiando i loro pascoli.
La menzione speciale per “Paese Amico” è stata assegnata a Bernardina Di Mario per il progetto orto amico dei detenuti nel Carcere di Capanne a Perugia.
* Concorso nazionale: "Nuovi Fattori di Successo"
È iniziata la selezione delle aziende agricole per la quarta edizione del concorso "Nuovi Fattori di Successo", finalizzata alla valorizzazione e alla diffusione delle Buone Pratiche nello Sviluppo Rurale realizzate da Giovani Agricoltori, finanziata nell’ambito del FEASR.
Il concorso è indetto dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nell’ambito delle attività finanziate dal programma Rete Rurale Nazionale 2007/2013.
Scadenza: 30 gennaio 2015.
* Bando Regionale per scuole di ogni ordine e grado in Lombardia
Avviso pubblico per la selezione di progetti inerenti l’orto didattico negli istituti scolastici pubblici della Lombardia
Regione Lombardia intende sostenere la realizzazione di progetti didattici volti alla divulgazione nelle scuole della Lombardia di tematiche quali la sostenibilità alimentare e ambientale, favorendo in particolare la diffusione della cultura del verde e dell’agricoltura tramite la creazione di orti didattici permanenti la cui realizzazione sarà a cura di ERSAF Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.
Possono presentare un progetto tutti gli Istituti Scolastici pubblici (statali o comunali) della Lombardia.
Scadenza: 16 gennaio 2015
L’ANSES, l’Agenzia Francese per la Sicurezza Alimentare e l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, hanno organizzato a Maisons-Alfort (Francia) il 28-29 ottobre scorso una conferenza sull’esposizione professionale ai pesticidi. Si è ritenuto necessario promuovere una conferenza congiunta per riunire i risultati di due studi complementari effettuati nelle due diverse agenzie.
L’EFSA ha illustrato le linee guida da poco pubblicate sulla determinazione della quantità di fitofarmaco di fatto assorbita dal corpo a seconda del tipo di esposizione a cui si è soggetti e della tipologia del pesticida. L’ANSES, invece, ha illustrato i risultati ottenuti sull’efficacia dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e sulla correlazione tra l’esposizione a determinati pesticidi e l’insorgenza di alcune malattie croniche.
L’unione di questi risultati permette di avere una visione ampia e dettagliata dei rischi collegati all’esposizione ai pesticidi per gli addetti ai lavori, consumatori, animali e ambiente.
La pubblicazione dell’ESFA di ottobre illustra le nuove linee guida sull’esposizione ai pesticidi. Il documento analizza le varie forme di esposizione per tutti i tipi di pesticidi in commercio e crea una correlazione tra modalità di esposizione e tipo di pesticida con la quantità di fitofarmaco di fatto assorbito dalla persona, animale o ambiente sottoposto all’esposizione. Il documento vuole essere uno strumento utile di facile consultazione anche per gli addetti ai lavori e non solo per gli amministratori locali, pertanto è stato corredato di un semplice file in Excel capace di quantificare in numeri l’esposizione e il presunto assorbimento del pesticida. Infatti, è sufficiente riempire i campi relativamente al tipo di esposizione, pesticida, ecc. per ottenere in risposta il valore personalizzato del proprio fattore di esposizione.
Questi risultati adesso possono essere integrati con quelli comunicati dall’ANSES relativamente alla correlazione tra pesticida e insorgenza di malattie croniche. L’ANSES ha seguito per anni persone esposte a pesticidi per riuscire a vedere se esiste una relazione tra l’esposizione e l’insorgenza di patologie specifiche. Le ricerche sono state lunghe e complesse in quanto la correlazione tra questi due fattori non è quasi mai evidente a causa dell’esposizione simultanea a molteplici fattori potenzialmente pericolosi. Inoltre, l’uso nel passato di pesticidi molto pericolosi per la salute, ha in un certo senso inquinato le altre prove, rendendo più difficile il lavoro di isolamento e correlazione per ogni singolo pesticida.
Il lavoro dell’ANSES non è ancora terminato, ma le informazioni finora conseguite rappresentano già un buon passo avanti.
Con l’integrazione dei due studi è possibile quantificare l’esposizione del singolo operatore e determinare l’impatto sulla sua salute.
A questo punto le competenze dell’ANSES rientrano in gioco in quanto l’agenzia francese si occupa anche dello studio delle misure di protezione da fornire agli operatori.
Purtroppo lo studio e le ricerche hanno evidenziato che, sebbene siano diverse le misure protettive già a disposizione degli addetti al lavoro, non tutti gli operatori le impiegano in quanto spesso vengono considerate poco pratiche o funzionali per le operazioni che si devono svolgere.
Alla luce dei risultati del convegno, l’ANSES ha comunicato che continuerà la sua ricerca sui DPI per riuscire a venire meglio incontro alle esigenze dell’operatore mantenendo però un’idonea protezione per la salute dell’operatore stesso.
Per saperne di più:
EFSA
ANSES
Linee guida dell’EFSA