Musikè. La National Dance Company Wales al teatro Verdi di Padova

Mercoledì 29 novembre 2023 Teatro Verdi

Mercoledì 29 novembre alle 21.00 Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ospiterà al Teatro Verdi di Padova l’unica data italiana della National Dance Company Wales, la compagnia nazionale di danza del Galles, fondata nel 1983 da Roy Campbell-Moore e Ann Sholem e attualmente diretta da Matthew Robinson. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
sul sito www.rassegnamusike.it

Nel corso degli anni, grazie alla collaborazione con i coreografi più richiesti della scena europea, la compagnia ha proposto lavori ambiziosi e coinvolgenti. Proprio come Pulse, nuovo double bill del 2023, composto da Waltz dell’acclamato coreografo catalano Marcos Morau e da Say Something del duo Sarah Golding & Yukiko Masui
Per consentire al pubblico di entrare nello straordinario universo della National Dance Company Wales e dello spettacolo in programma al Teatro Verdi, alle 19.00 avrà luogo un incontro introduttivo tenuto dalla ballerina, critica di danza e giornalista,  Marialuisa Lula Abicca, presso l’Auditorium di Palazzo del Monte di Pietà (Via Arco Valaresso), sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.rassegnamusike.it fino ad esaurimento posti.

National Dance Company Wales è la compagnia di danza nazionale del Galles. È stata fondata nel 1983 da Roy Campbell-Moore e Ann Sholem ed è finanziata dall’Arts Council of Wales. Dal 2021 è diretta da Matthew Robinson. La raffinata compagnia di Cardiff, che collabora con alcuni tra i giovani coreografi più richiesti della scena europea, si è affermata da tempo sulla scena internazionale.

Premio Letterario Gambrinus Mazzotti

Il primo concorso nazionale ad avere inserito la sezione ecologia, assegna l’Honoris Causa a Fulco Pratesi
Sabato 18 novembre 2023 -Treviso (sede della Camera di Commercio di Treviso e Belluno | Dolomiti)

Il concorso letterario dedicato al poliedrico studioso trevigiano Giuseppe Mazzotti, giunto quest’anno alla 41esima edizione, sabato 18 novembre consegnerà il riconoscimento all’architetto e divulgatore romano per condividere l’apprezzamento dei tanti italiani e italiane che hanno riconosciuto nel suo operato un argine all’ondata di degrado dei nostri beni ambientali.

Il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, autorevole riconoscimento per libri di montagna, alpinismo,
esplorazione – viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie sulla civiltà veneta promosso dall’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti e dedicato a Giuseppe Mazzotti, straordinario ed eclettico intellettuale trevigiano (scrittore, alpinista, gastronomo, salvatore delle ville venete, per molti anni consigliere del Touring Club Italiano), durante la cerimonia conclusiva sabato 18 novembre a Treviso (sede della Camera di Commercio di Treviso e Belluno | Dolomiti) consegnerà il Premio Honoris Causa a Fulco Pratesi, architetto, ambientalista e divulgatore che nel 1966 fondò WWF Italia di cui oggi è presidente onorario.
Pratesi è stato indicato dal Consiglio Direttivo, con il parere unanime della Giuria del “Premio
Letterario Gambrinus Mazzotti”, per l’assegnazione del Premio Honoris Causa, tradizionalmente
assegnato a personaggi che hanno speso la propria vita a favore dell’ambiente, della montagna, della ricerca negli ambiti di cui il concorso si occupa.
La scelta di Pratesi è particolarmente in linea con la vocazione del Premio Letterario Gambrinus
Mazzotti, il primo in Italia ad essersi occupato di ecologia e ad aver inserito un’apposita sezione di
gara dedicata a questa disciplina.

Economia di prossimità: modelli ed esperienze per la rigenerazione delle aree interne

La transizione ecologica ha contribuito a riportare al centro del dibattito il tema delle aree interne, unitamente alle crisi alimentari ed energetiche innescate dagli ultimi eventi (conflitto russo-ucraino) che ne hanno evidenziato il loro ruolo strategico. I fenomeni di insostenibilità delle aree urbane e la nuova domanda di qualità della vita hanno fatto riemergere il ruolo delle aree interne e la necessità di una loro rigenerazione trasformativa.
Diventa centrale allora indagare quale sia il percorso più efficace da intraprendere per rendere i processi trasformativi e rigenerativi, di queste aree, realmente concreti ed efficaci, soprattutto nei territori più fragili nei quali operano filiere agroalimentari minori che non hanno chance sui mercati della competizione globale. Un contributo importante, a questo riguardo, viene dal mondo della ricerca scientifica che propone modelli, alternativi al mainstream, basati sull’innovazione sociale. Modelli funzionali a una riterritorializzazione dello sviluppo, che sia trasformativa e rigenerativa degli ecosistemi territoriali, orientata a ricostruire “luoghi” in cui vivere e lavorare “che diventino anche spazi di mercato”, in cui tutti gli attori, inclusi quelli che operano dal lato della domanda (cittadini/consumatori), possano sperimentare un coinvolgimento esperienziale che crea valore. L’economia di prossimità si ispira a questi nuovi modelli di sviluppo e creazione di valore territoriale e, in modo particolare, al concetto di territorio come spazio contestuale di produzione e di acquisto/consumo.
Obiettivo della Giornata di Studio è quello di offrire un contributo al dibattito, teorico e politico istituzionale, sui temi richiamati, utile a delineare un’analisi dei modelli di economia di prossimità e delle possibili policy, anche attraverso la testimonianza di esperienze italiane.

La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione del seguente form: https://forms.gle/zG1xY7XH8WykAcD97

PROGRAMMA: 23 novembre 2023.pdf