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OFF, nuovo progetto del WWF Italia e Earth Hour, l’Ora della Terra

Il nuovo progetto del WWF Italia, innovativo su scala nazionale, si chiama OFF (acronimo di “Out Forest Fires” ovvero “incendi boschivi assenti”).
 


La grave e ricorrente siccità causata dal cambiamento climatico provoca anche in Italia incendi boschivi più intensi, frequenti ed estesi, contro i quali l’intervento emergenziale risulta spesso inefficace nel limitare tempestivamente le fiamme. Di conseguenza, i danni economici ed ambientali provocati dagli incendi boschivi sono sempre più ingenti.
Il WWF Italia lancia l’allarme in occasione del 21 marzo, Giornata Internazionale delle Foreste, che arriva pochi giorni prima di Earth Hour, l’Ora della Terra: evento globale del WWF che si terrà sabato 25 marzo e mobiliterà milioni di persone, invitandole a spegnere le luci per un’ora e a svolgere altre azioni per il futuro del Pianeta. 
 

IL NUOVO PROGETTO OFF PER PREVENIRE GLI INCENDI
Se gli incendi stanno cambiando, anche le strategie devono adattarsi per governarli adeguatamente: in particolare diventa essenziale affrontare il problema prima che si manifesti, attraverso adeguate strategie di prevenzione del rischio, che pianifichino la gestione del territorio coinvolgendo attivamente le comunità che lo vivono. Questo diventa essenziale soprattutto se considerato che la stragrande maggioranza degli inneschi d’incendio boschivo in Italia è dovuta proprio a scarsa conoscenza che provoca una gestione disattenta dello “strumento” fuoco che talvolta sfocia in incendi incontrollabili, ad esempio quando il fuoco viene impiegato come mezzo sbrigativo per sbarazzarsi di scarti agricoli o forestali.
Proprio su questo concetto si basa l’idea del nuovo progetto del WWF Italia, innovativo su scala nazionale, chiamato OFF (acronimo di “Out Forest Fires” ovvero “incendi boschivi assenti”). Il progetto, della durata di 18 mesi e finanziato per l’80% da Fondazione Cariplo, prevede il coinvolgimento di alcune amministrazioni comunali e comunità montane limitrofe alla Riserva Naturale Regionale, Oasi WWF e Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000 “Valpredina – Misma” (Bergamo), e ha l’obiettivo di ridurre gli inneschi colposi d’incendio nell’ambito di pratiche agricole e forestali e di incentivare una gestione attiva del territorio per evitare accumuli di combustibile vegetale facilmente infiammabile, scongiurando così disastrosi incendi.
Tramite il supporto di esperti nazionali e locali del settore forestale e antincendio boschivo saranno organizzate giornate di sensibilizzazione e formazione teorica e pratica, destinate a proprietari privati dei terreni, aziende agricole, agricoltori amatoriali, cacciatori, escursionisti ed altri frequentatori delle zone interessate. Tramite la formazione verranno trasmesse e dimostrate buone abitudini e pratiche agro-silvo-pastorali da impiegare come alternativa all’uso del fuoco, oltre che attività per il riutilizzo “circolare” del materiale vegetale di scarto e per una gestione attiva di terreni abbandonati. In questo modo si incentiverà il ritorno di attività quali coltivazioni, arboricoltura o pascoli che permetteranno di ridurre il carico di combustibile vegetale abbandonato e quindi di creare un paesaggio più resiliente e diversificato. 

Tramite la replica di queste pratiche da parte dei privati nelle rispettive proprietà si otterrà un beneficio collettivo sia dal punto di vista ambientale che economico. L’impegno profuso dai portatori di interesse che contribuiranno a prevenire gli incendi sarà riconosciuto assegnando loro il logo di progetto “OFF”, a cui potranno successivamente aggiungersi altre comunità a livello nazionale: a fine progetto si produrranno infatti delle linee-guida con cui si renderà la metodologia impiegata replicabile nel lungo periodo e in altre realtà. Si creano così comunità consapevoli, le cosiddette “fire-smart communities”, informate, sensibilizzate, responsabilizzate e quindi capaci di decidere e agire per ridurre il rischio incendio e conservare il patrimonio naturale del territorio in cui vivono, di cui aumentano resilienza e riducono infiammabilità. 

Edoardo Nevola, responsabile foreste del WWF Italia aggiunge: “Gli incendi sono un fenomeno ecologicamente e socialmente complesso che può essere risolto solamente preparando, formando e sensibilizzando adeguatamente le comunità che vivono il territorio, per renderlo meno vulnerabile e più resiliente. Il Progetto OFF è un’occasione affinché i protagonisti degli stessi territori possano prevenire in modo concreto gli incendi boschivi”.

Vai su WWF Italia 


SABATO 25 MARZO TORNA L’ORA DELLA TERRA

Se è vero che per salvare il nostro futuro sul pianeta non è più sufficiente spegnere gli incendi ma serve prevenirli, c’è una cosa che possiamo ancora spegnere per fare la nostra parte per il Pianeta: la luce. Sabato 25 marzo alle 20.30 torna Earth Hour, l’Ora della Terra: l’evento globale del WWF che dal 2007 unisce le persone in tutto il mondo invitandole a spegnere le luci per un’ora col desiderio di mostrare, attraverso questo gesto simbolico, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per salvare il Pianeta. L’Ora della Terra non è solo un appuntamento internazionale, ma la richiesta di unire le forze per agire e avere “-CO2 e +Natura” nelle nostre vite. È proprio l’equazione “- CO2 +Natura = Futuro” il messaggio scelto dal WWF Italia per invitare cittadini, comunità e aziende a spegnere le luci e regalarsi un'ora per la Terra, dedicando 60 minuti ad un’azione positiva per il futuro del nostro fragile Pianeta.

L’evento centrale italiano si svolgerà sabato 25 marzo a Roma, ore 20,30 al Colosseo, e nel momento dello spegnimento sarà presente un ospite speciale, che verrà svelato proprio in quella occasione.

Ispra giornata mondiale dell'acqua 2023

Giornata mondiale dell’acqua

Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. L'obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
Quest'anno la Giornata mondiale dell'acqua 2023 si concentrerà sull'accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. Le problematiche che si presentano durante tutto il ciclo dell'acqua minano i progressi su tutte le principali questioni globali, dalla salute alla fame, dall'uguaglianza di genere al lavoro, dall'istruzione all'industria, dai disastri alla pace.
La celebrazione coincide con l'inizio della Conferenza ONU sull'Acqua 2023 (22-24 marzo, New York), l'evento è un'opportunità unica per unire il mondo al fine di risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria, nella delegazione italiana alla Conferenza ci sarà anche una ricercatrice dell’ISPRA.

Per approfondire vai su  isprambiente.


In occasione della giornata Mondiale dell’Acqua Carbon Credits Consulting e Madaprojects rimarcano l’importanza di accelerare il cambiamento per contrastare la crisi idrica globale.

Un nuovo progetto avviato in Madagascar da parte di due società italiane, Carbon Credits Consulting, la prima azienda italiana a sviluppare grandi progetti forestali per il sequestro e la riduzione di CO2, e Madaprojects, società benefit bolognese che realizza progetti ad alto impatto sociale e ambientale nei Paesi in via di sviluppo.
Queste due realtà hanno infatti deciso di avviare un nuovo progetto community-based proprio nella regione di Tulear, la città più popolosa e povera del Sud del Madagascar, per portare l’acqua potabile alle comunità più colpite dalla crisi idrica, attraverso la costruzione di 5 sistemi idrici che serviranno circa 25.000 persone.

«La mancanza di acqua è uno dei problemi più gravi che affliggono il sud del Madagascar» racconta Massimo Lazzari, co-founder e Climate Finance Manager di Madaprojects. «A livello nazionale meno del 20% della popolazione ha accesso all’acqua potabile, ma questa percentuale crolla drammaticamente quando ci spostiamo nelle aree rurali del Sud. Qui le persone sono costrette quotidianamente a lunghi viaggi a piedi sotto il sole fino alla fonte idrica più vicina. Che spesso dista diversi km dai loro villaggi e consiste in acquitrini, pozzi a cielo aperto o buche nel terreno. L’acqua che poi riportano alle loro case è quindi contaminata, e questa è una delle principali cause degli elevati tassi di malattie e mortalità che riscontriamo sul territorio. Inoltre, questo comporta la perdita di gran parte della giornata per le donne e i bambini, che nella maggior parte dei casi sono addetti all’approvvigionamento idrico: tempo che invece potrebbe essere dedicato all’istruzione scolastica per i bambini o ad attività generatrici di reddito per le donne. Con il progetto MILA RANO stiamo per trasformare radicalmente la vita di circa 25.000 persone, che tra pochi mesi, quando saranno completati i 5 sistemi idrici a pompa solare attualmente in costruzione, avranno finalmente accesso gratuito e illimitato all’acqua potabile direttamente nei loro villaggi».

Ma i benefici di questo progetto non riguarderanno solo le comunità del Madagascar. Uno degli obiettivi principali è infatti quello di contrastare la deforestazione illegale e ridurre le emissioni di gas a effetto serra in atmosfera, contribuendo quindi anche al contrasto dei cambiamenti climatici, come spiega Fabrizia di Rosa Senior Advisor di Carbon Credits Consulting. «Grazie alle pompe solari che erogheranno acqua potabile, non sarà più necessario bollire l’acqua per “purificarla”. Il che porterà una diminuzione del consumo di combustibile legnoso che si traduce in una riduzione di CO2 emessa in atmosfera, contribuendo così all’obiettivo dell’Accordo di Parigi che richiede la riduzione del 90% delle emissioni globali entro il 2050 per contenere l’innalzamento delle temperature medie globali al di sotto della soglia critica di 1.5°c. Inoltre, il minor consumo di combustibile legnoso favorisce la preservazione delle foreste del Madagascar che solo tra il 1990 e il 2010 ha perso l'8,3% della sua copertura forestale, pari a 1.139.000 ettari».

Anche per questo progetto le due società impegnate in prima linea stanno seguendo il processo di registrazione secondo i requisiti dello standard internazionale Verra, che prevede la verifica da parte di un ente terzo indipendente e accreditato, sia la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra sia l’impatto generato sugli altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU, e in particolare su quello relativo all’Accesso all’acqua potabile. In questo modo sarà possibile generare crediti di carbonio di alta qualità, certificati con lo standard VCS (Verified Carbon Standard) e accompagnati dal riconoscimento dei co-benefits generati in linea con i requisiti dettati dallo standard SDVISta (Sustainable Development Verified Impact Standard), che forniranno le coperture finanziarie per garantire la manutenzione e il corretto funzionamento dei sistemi idrici negli anni, ma anche per sviluppare futuri interventi finalizzati a portare acqua potabile ad altre comunità del Madagascar.
“Accelerare il cambiamento” è un dictat sempre più urgente per risolvere la crisi idrica globale, e questa accelerazione può arrivare anche grazie allo strumento dei crediti di carbonio, che possono effettivamente agevolare il trasferimento dai Paesi industrializzati ai Paesi in Via di Sviluppo dei capitali privati necessari ad avviare, realizzare e mantenere nel tempo progetti mirati a garantire alle comunità più svantaggiate l’accesso all’acqua potabile essenziale per la loro sopravvivenza e sviluppo sociale.

Fonte:
UFFICIO STAMPA CCC – Carbon Credits Consulting 
 


Giornata mondiale dell’acqua, il Club alpino italiano annuncia un progetto per monitorare le sorgenti di montagna

 

 

il cimento armonico Padova

Una festa di compleanno in musica per il primo anno del “Cimento Armonico”

 


L’orchestra e il coro dell’associazione “Il Cimento Armonico” diretti da Gianmaria Fantato Pontini, si esibiranno in un gran galà lirico per il primo compleanno dell’orchestra e del coro.
Protagonisti della serata saranno Sara Fanin, soprano padovano dalla voce duttile che riesce a spaziare dal repertorio lirico a quello barocco e contemporaneo e dal sacro e cameristico, il soprano brasiliano Luisa Lima, selezionata come finalista nel concorso in omaggio a “Maria Callas” a Brescia, Francesca Gerbasi, mezzosoprano, cosentino di nascita e veneziano di adozione, rinomato soprano falcon, idolatrata dalla critica e apprezzata dal pubblico per via della sua particolare vocalità, il baritono vicentino Alberto Spadarotto, specializzato nel repertorio barocco, settecentesco e contemporaneo ed il baritono padovano Alberto Zanetti, reduce dal successo tra i banchi della scuola di Rai 2 della settima edizione de Il Collegio. L’orchestra ed il coro dell’associazione “Il Cimento Armonico” saranno diretti dal pianista, organista e direttore d’orchestra padovano ventiquattrenne Gianmaria Fantato Pontini, fondatore e direttore stabile dell’orchestra dell’Associazione “Il Cimento Armonico APS” di Padova. Si esibirà nella doppia veste di maestro del coro e tenore solista il flautista, tenore e compositore veronese, padovano di adozione, Gian-Luca Zoccatelli.

Si rinnova anche in questo concerto la collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Recoaro (VI) che parteciperà mettendo a disposizione alcuni alunni che si occuperanno dell’accoglienza del pubblico in teatro.

I biglietti si potranno acquistare sul sito  www.ilcimentoarmonicoaps.it  o presso Gabbia Dischi Padova (Via Dante 8): posto unico platea intero €20,00 ridotto over 65, under 30: €15,00; posto unico galleria: intero €15,00, ridotto over 65 ubder 30: €10,00.
I giovani fino ai 18 anni entrano gratuitamente. Si consiglia la prenotazione in anticipo.

Info sul sito www.ilcimentoarmonicoaps.it,
o mail ilcimentoarmonico@gmail.com