Ero un blasfemo, un persecutore e un violento

Biografia di Paolo
di Gianfranco Ravasi

Raffaello Cortina Editore
Collana: Scienza e idee
Anno edizione: 2024
Pagine: 194
In brossura
19,00 €
ISBN: 9788832856897

Gianfranco Ravasi, biblista ed ebraista, nominato arcivescovo nel 2007 e cardinale nel 2010, è un grande divulgatore.
La sua produzione è di circa centocinquanta volumi riguardanti soprattutto argomenti biblici e scientifici. Collabora con L’Osservatore Romano, Avvenire e Il Sole 24 Ore e per la sua attività giornalistica è stato insignito nel 2017 del premio Montanelli.

“La scena è nota e ha avuto il commento pittorico di due artisti supremi, Michelangelo e Caravaggio: mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, Paolo fu “afferrato, ghermito, conquistato, impugnato” da Cristo. È questa la linea di demarcazione tra il prima e il poi, tra il persecutore e l’apostolo del cristianesimo. Da quel giorno, a poca distanza dalla morte di Cristo, Paolo diventa il più appassionato missionario cristiano. L’evangelo che egli annuncia però non è solo una teoria, è anche un modo di esistere: le sue Lettere sono questo intreccio tra parole e vita. Per scoprire il contenuto del messaggio di Paolo e la stessa trama della sua esistenza è dunque necessario rifarsi al suo epistolario….” leggi sulla pagina web. .

Leggi la recensione su Avvenire:
www.avvenire.it/agora/pagine/ravasi-raccontala-rivoluzione-di-paolo

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La Costruzione dell’errore

di Lorenzo Battisti

La costruzione dell’Errorre

Autore Lorenzo Battisti

Edizioni DEL FARO (Trento) Luglio 2024

Categoria Romanzi e racconti Collana Solenoide

ISBN 9788855124102

Prezzo di copertina € 18,00

Il problema più grande delle opere in calcestruzzo armato è la carbonatazione, ciò che volgarmente viene chiamato “cancro del calcestruzzo”. L’eccesso di anidride carbonica libera, disciolta nelle acque forma acido carbonico il quale, come l’ammonio, reagisce con l’idrossido di calcio presente nel cemento, formando composti facilmente solubili e dilavabili.

In questo romanzo, partendo da un dato scientifico, l’autore immagina lo sfacelo di interi quartieri realizzati in calcestruzzo “malato” a causa dell’atmosfera e delle falde acquifere inquinate, solo le strutture più antiche, le millenarie costruzioni realizzate con le rocce e argilla cotta non subiscono danni.

Nella lunga e sofferta trama alcune abitazioni e altri manufatti in cemento mostrano dapprima segni di cedimento e quindi cominciano inspiegabilmente a crollare. Intorno ai detriti il protagonista, che è l’autore stesso, raccoglie una sabbia giallastra e la fa analizzare nel laboratorio dell’Università, si tratta del disfacimento del calcestruzzo. Tutta la città è a rischio crolli. Inizia un esodo forzato che determina conseguenze drammatiche sul futuro di tutti e che porta alla luce la fragilità di modelli sociali e scelte organizzative che stanno alla base della convivenza.

La catastrofe si materializza nell’incapacità di accogliere le persone sfollate dalla città, dove i condomini costruiti in calcestruzzo sono crollati o sono pericolanti, che cercano riparo nelle valli isolate dove poter ricostruire un futuro. Le forze dell’ordine sottostanno a ordini contradditori: nessuno è preparato a simili emergenze. I campi profughi accolgono in modo disorganizzato e c’è carenza di tutto.

Ritornare nella baita di montagna con la famiglia può essere una soluzione che avvantaggia solo pochi nuclei familiari che faticano anche a ricongiungersi, travolti dal caos degli sfollati meno fortunati.

L’elemento calcestruzzo diventa “sfacelo”, catastrofe tutt’altro che naturale. L’accento sul ruolo dell’uomo e delle sue attività diventa sempre più forte, quasi un urlo disperato. Come potrà l’umanità salvarsi dai disastri da essa stessa causati? Tornando a vivere in paesetti montani sempre più isolati, in case costruite in legno? E le risorse energetiche? Come procurarsi i materiali per i pannelli fotovoltaici?

Come si può immaginare la sopraffazione e la violenza diventano strumenti di sopravvivenza. Sono questi aspetti che, al di là dell’immaginazione, stupiscono il lettore. La solidarietà e la collaborazione sono elementi sfuggenti o quasi assenti. Ciascuno pensa al proprio nucleo familiare, o anche semplicemente a se stesso.

La “costruzione dell’errore” è sicuramente un romanzo che potremmo definire “catastrofista” ma accompagna davvero il lettore a riflettere sul comportamento umano, sul perseverare degli errori che l’umanità continua a commettere nei confronti del patrimonio naturale, dell’ambiente in generale, dello stile di vita ma anche sull’incapacità a costruire comunità solidali con intenti condivisi.

L’autore, docente presso l’università di Trento, si occupa di fonti di energia rinnovabile. Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica.

Alberta

L’uccisione dei propri simili di Konrad Lorenz

L’uccisione dei propri simili  

Autore Konrad Lorenz  

Editore: Piano B  

Data di Pubblicazione: Agosto 2024  

Genere: scienze zoologiche  

Pagine: 120  

ISBN 9788893711791  

Prezzo di copertina € 16.00

Un’immagine di copertina molto evocativa: Artemisia Gentileschi dipinge il volto di Giaele quasi ispirato mentre uccide nel sonno Sisara conficcandogli un picchetto nella tempia. Protagonista dell’uccisione è una donna, nella bibbia ci sono altre donne che uccidono anche se, nelle guerre dichiarate, sono i maschi a occuparsi in modo cruento del nemico.

Violenza Intraspecifica è il tema di questo saggio del premio Nobel e fondatore dell’etologia Konrad Lorenz. Autore di bestseller come L’anello di Re Salomone, l’Uomo incontrò il cane e L’altra faccia dello specchio.

Si tratta di articoli inediti scritti tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta del novecento, quando stava affiorando senza ombra di dubbio l’impatto devastante delle attività umane negli equilibri ambientali.

È noto da tempo che nei sistemi organici evoluti in modo naturale “tutto è in rapporto con tutto” un rapporto reciproco di cause ed effetti, azioni e reazioni che nel loro insieme costituiscono un sistema di “regolarità” tale da conservare il sistema stesso. L’essere umano è capace di astrazione e di fare collegamenti tra natura, scienze matematiche e ingegneristiche. È in grado di individuare circuiti regolatori essenziali per il funzionamento di macchine dalle più semplici alle più complesse. La biologia si è servita e si serve di tali metodi di ricerca, mettendo in evidenza che nei sistemi naturali di ordine superiore il rapporto strutturale di ciascuna parte è intimamente connesso al tutto. L’autore riporta esempi di diversi equilibri naturali a partire dai pesci, in particolare i ciclidi che vengono studiati con attenzione soprattutto nei loro rapporti interpersonali per la salvaguardia della specie. Molto interessanti sono le descrizioni del comportamento di difesa della prole e dell’approccio sessuale. Esempi di questa capacità di rapportarsi tra individui della stessa specie, l’etologo, ne porta tantissimi, dagli insetti, agli uccelli, ai mammiferi. Un esempio di mammiferi ungulati Artiodattili allo stato libero lo conferma. I cervidi si incontrano si scontrano, si affrontano per la supremazia del branco e la conquista della femmina ma non arrivano mai a procurare ferite mortali. Il più debole riconosce l’autorità del più forte e si ritrae.

Osserviamo il comportamento umano nei confronti dell’equilibrio ambientale, il singolo contadino, ha la massima attenzione nel restituire all’ambiente ciò che ha tolto/sfruttato mettendo in essere metodi di coltivazione rispettose dell’equilibrio. Così non è nella produzione su larga scala dove conta la quantità massima di prodotto ottenibile! E allora si parte con lo sterminio di massa di insetti dannosi, nessuno si fa carico del fatto che quegli insetti erano cibo di uccelli che si trovano ad essere sterminati da altri predatori, rompendo la catena di regolarità naturale. Il pensiero astratto/concettuale radice e fondamento di tutte le capacità che elevano l’uomo al di sopra degli altri esseri viventi, gli conferisce il potere sulla natura, come nessuna creatura prima di lui.
Legato al tema della supremazia va sottolineato che l’uomo adotta, e attualmente, ne abbiamo più che mai delle tragiche evidenze, l’impulso non riscontrabile in natura, dell’aggressività interspecifica. Uomo contro uomo per la supremazia di un territorio e delle sue risorse. Si tratta di un comportamento antico forse quanto i Sapiens, riscontrabile ancora tra le diverse tribù indigene dell’Africa, in Papua Nuova Guinea, attuato, tuttavia, con mezzi limitatamente distruttivi. I conflitti attuali hanno dimensioni planetarie. Si procede per eliminare il “nemico” e avere la supremazia.

In questi articoli Lorenz illustra le connessioni tra l’evoluzione degli animali e dell’uomo, l’intreccio tra le basi naturali e quelle culturali dell’evoluzione umana e delle civiltà. Mette in evidenza gli errori e, soprattutto, la cecità che sembra spingere l’umanità verso la più tragica delle alternative: il proprio annullamento o la propria involuzione. Le tesi di questo libro, nonostante siano state scritte circa quarant’anni anni fa, si fanno incredibilmente più attuali e pregnanti col passare del tempo. La voce di Lorenz, grazie a uno stile chiaro e al rigore tipico dello scienziato, resta una delle più autorevoli e acute dei nostri tempi per capire le pulsioni profonde della natura umana e il modo in cui potremo arginare la sua parte più distruttiva.

Alberta