setimana mondiale riduzione sale

Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale

Promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH), associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti, costituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni, attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale, fino a meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS). 


Tenendo conto che, a causa della pandemia da COVID-19, sono aumentati il tempo trascorso a casa e, di conseguenza, il ricorso alla cucina casalinga, WASH ha dedicato la settimana mondiale 2021 al tema More flavour, less salt” (“Più sapore, meno sale”) per sensibilizzare la popolazione a utilizzare meno sale in cucina e a tavola, in particolare affinando le proprie ricette preferite o creandone della nuove ugualmente saporite.
WASH ricorda che ci sono tanti modi per insaporire il cibo senza aggiungere il sale ai pasti cucinati a casa e sottolinea l’importanza di ridurre l’uso di prodotti alimentari che possono contenere molto sale (salse di soia, ketchup, condimenti per insalata, salumi, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, etc.).

Obiettivi di WASH

Obiettivi di WASH sono:

  • sensibilizzare i Governi sulla necessità di un'ampia strategia di popolazione multisettoriale in materia
  • incoraggiare le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti, considerato che in molti Paesi circa il 60-80% del sale consumato non è aggiunto durante la cottura dei cibi o a tavola, ma è già presente in cibi processati e confezionati.

Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ed è stato associato ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.

Per approfondire vai sul sito del Ministero della Salute