Silvio Ramat presenta “Il viola” a Palazzo Moroni

Giovedì 27 novembre 2025 alle ore 17.00, nella Sala Anziani di Palazzo Moroni del Comune di Padova
Giovedì 27 novembre 2025 alle ore 17.00, nella Sala Anziani di Palazzo Moroni, il Comune di Padova ospita la presentazione di Il viola, la nuova raccolta poetica di Silvio Ramat, pubblicata da Crocetti editore. L’incontro sarà aperto da Maristella Mazzocca, presidente del Comitato di Padova della Società Dante Alighieri, mentre la presentazione del volume sarà affidata a Raffaella Bettiol, poetessa e saggista, autrice tra l’altro delle raccolte L’Anima Segreta (Panda, 1997), Ipotesi d’amore (Marsilio, 2006) e Una sprovveduta quotidianità (Pequod, 2008), e curatrice per Archinto dell’antologia Il mio bicchiere da viaggio – Otto poeti italiani d’oggi.
Il viola si configura come un percorso poetico attraversato dalla memoria, dal sogno, dalla natura e da un continuo interrogarsi sul limite. Percepito dall’autore come un vero e proprio “odore della poesia”, il Polittico di Milano rappresenta uno dei nuclei più intensi del volume, ma l’intera raccolta si muove in un dialogo costante tra il “qui e ora”, l’assillo del “dopo” e le intuizioni dell’“oltre”. Ramat convoca sulla pagina grandi figure della tradizione – da Dante a Sereni, da Carducci a Luzi – intrecciandole ai fili personali della propria esperienza, in un diffuso ricrescere di immagini, stagioni interiori, luoghi, incontri e slanci vitali che resistono al tempo e alle sue potature.
Nel lungo testo critico dedicato all’opera, Raffaella Bettiol mette in luce come il viola sia per Ramat una soglia di emozioni e memorie, un colore che apre l’accesso a un universo fatto di ricordi, epifanie e visioni. La raccolta percorre dieci sezioni – da Familiare al Polittico di Milano, da L’albero nuovo a L’opposta riva – esplorando il rapporto con la caducità, l’infanzia, il sogno e la possibilità di un ricominciamento. A emergere è la fedeltà dell’autore alla “parola esatta”, un endecasillabo narrativo e antiretorico attraversato da ironia sottile, leggerezza e un senso di continua, ostinata rinascita.
Silvio Ramat, professore emerito di letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova, è tra le voci più autorevoli della poesia italiana. Ha dedicato studi fondamentali alle correnti e ai poeti del Novecento e curato edizioni critiche di Campana, Ungaretti, Sinisgalli e Gatto. Tra le sue raccolte più recenti si ricordano Banchi di prova (Marsilio 2011), La dirimpettaia e altri affanni (Mondadori 2013), Elis Island (2015), Mia madre un secolo (Marsilio 2015), Fuori stagione (Crocetti 2017) e In cuor vostro e altri versi (Crocetti 2019).
Ingresso libero e gratuito
