Venerdì 6 dicembre 2024, “Una giornata particolare” promossa dal CSV Centro Servizi Volontariato di Padova e Rovigo
In occasione della Giornata Internazionale del Volontario che si celebra ogni anno il 5 dicembre, il CSV di Padova e Rovigo rinnova l’appuntamento con la manifestazione “Una Giornata Particolare”. L’evento, giunto alla sua diciassettesima edizione, è dedicato agli studenti e alle studentesse di tutte le scuole di ogni ordine e grado e ha come obiettivo la conoscenza delle associazioni di volontariato attive sul territorio.

L’iniziativa, realizzata il 6 e 7 dicembre 2024, ha rappresentato un’occasione
importante per sensibilizzare i più giovani ai valori dell’impegno civile, della cittadinanza attiva e della solidarietà, favorendo un contatto diretto con le realtà che quotidianamente operano per il bene comune. Quest’anno gli incontri tra studenti e volontari hanno preso spunto dall’Agenda 2030 con i suoi 17 obiettivi. Per raggiungere questi traguardi è fondamentale unire tutte le componenti della società: il settore pubblico, il mondo
imprenditoriale, la grande distribuzione, coinvolgendo tutta la società civile attraverso una corretta informazione.
La nostra Associazione ha avuto l’opportunità di incontrare due gruppi classe dell’Istituto Tecnico “G. Marconi” nella sede succursale di Via delle Cave a Padova.
L’approccio con gli studenti tra i 16 e 18 anni è stato aperto e proficuo. Partendo dal nome del nostro sito: https://www.scienzaegoverno.org/e dal nome stesso della nostra associazione “Centro Studi l’Uomo e l’Ambiente” i ragazzi sono stati stimolati a individuare la funzione di quella “e” tra Scienza e Governo: “una e che congiunge”, ha affermato un gruppo di alunni dopo un breve confronto. Il nesso tra la Scienza e il Governo inteso come gestione del territorio e uso delle risorse è emerso fin da subito: questa generazione ha le idee chiare. I ragazzi hanno citato la mala gestione del territorio in fatto di calamità naturali. Hanno mostrato la consapevolezza che il cambiamento climatico è legato alle attività antropiche e che i governi devono partire dai dati scientifici.
Abbiamo chiesto di osservare il logo della nostra Associazione, nata nel 1981 e di fare sintesi del nome “Centro Studi l’Uomo e l’Ambiente” per ipotizzare, considerando la slide aperta sui 17 obiettivi dell’agenda 2030, quali avremmo approfondito in questo incontro di circa 40 minuti. Dopo breve confronto tra studenti, sono usciti i 2 obiettivi che maggiormente si avvicinano alla nostra mission come associazione: il 12 (adottare un approccio rispettoso dell’ambiente ai prodotti chimici e ai rifiuti. Il volume dei rifiuti dovrà essere notevolmente ridotto, grazie al recupero, riutilizzo e risparmio) e il 15 (Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità).
Abbiamo potuto così presentare alcune slide preparate appositamente per studenti di classe seconda di questo Istituto tecnico. La presentazione è stata svolta in modo “partecipato”. Gli studenti, sono stati invitati a leggere e interpretare il messaggio che si voleva dare.

La slide relativa al consumo di suolo nella regione Veneto e l’impatto che ha sull’equilibrio idrogeologico, stimola l’intervento di uno studente che ha parlato letteralmente del trabocco dei tombini nell’area cittadina e non solo.

Molto interesse ha destato la slide sul profilo del suolo-sottosuolo, dell’alta padovana, con le falde acquifere superficiali e quelle confinate. Falde che, nelle province di Vicenza, Padova e Verona risultano inquinate da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche o acidi perfluoroacrilici, prodotti chimici di sintesi ampiamente utilizzati dall’industria in quanto idrorepellenti e oliorepellenti.

E’ emersa ancora una volta la consapevolezza che l’uomo può e deve essere artefice del suo futuro.
Questi ragazzi vivono nel contesto territoriale del “Nord Est”, fortemente industrializzato e con una richiesta di tecnici del settore tecnologico molto alta vista la presenza di numerose aziende meccaniche, elettrotecniche, elettroniche, chimiche, cui va aggiunto il settore della logistica. Interporto, strutture aeroportuali e infrastrutture stradali di grande rilievo forniscono occupazione ma anche pesanti risvolti sull’equilibrio ambientale.
La conoscenza e la competenza che raggiungeranno questi studenti nel corso degli studi dovranno necessariamente incontrare la sostenibilità del consumo di risorse, la riduzione dei rifiuti, il riutilizzo e la transizione ecologica verso il raggiungimento, in particolare, degli obiettivi 12 e 15 dell’agenda 2030.
Il ruolo delle Istituzioni scolastiche, soprattutto nel caso degli Istituti Tecnici, è fondamentale. Il rapporto tra docente e studenti/studentesse, deve essere improntato alla fiducia e al sostegno di personalità in via di maturazione, deve, inoltre, essere aperto e di supporto alla genitorialità in una contingenza sociale in cui la famiglia è talvolta ostile nei confronti della classe docente.
Le competenze tecnologiche dei ragazzi raggiunte nei cinque anni di formazione, sia che scelgano di metterle a frutto all’acquisizione del diploma o che proseguano con un percorso universitario, sono fondamentali per il futuro a breve e a lungo termine dell’individuo e della comunità.
Un grazie ai docenti che ci hanno ospitato e hanno manifestato disponibilità nei confronti degli allievi e della nostra Associazione impegnata da decenni sul tema della sostenibilità.
Alberta