Soluzioni di mitigazione climatica basate sulla natura: il caso di Roma
Di Alessandro Campiotti
Il Comune di Roma ha affidato la pianificazione di alcuni interventi di rigenerazione urbana ad un nutrito partenariato pubblico-privato che coinvolge imprenditori, ricercatori, tecnici del verde e cittadini. Dopo un’attenta analisi delle aree di intervento, ENEA ha proposto un decalogo di 25 soluzioni basate sulla natura.

Esempio di inverdimento urbano lungo le rotaie del tram. Immagine di Alessandro Campiotti
Dopo Londra, Amburgo, Milano e Torino, Roma è stata selezionata come nuovo hub sperimentale di soluzioni innovative in grado di promuovere azioni di mitigazione e adattamento agli effetti del cambiamento climatico seguendo una logica di progettazione urbana che ruota intorno alla natura. Si tratta del progetto europeo “Adattamento Climatico – L’Effetto Isola di Calore Urbana nella Città di Roma”, finanziato nell’ambito della Legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law) e coordinato dal network internazionale PwC Italia in collaborazione con ENEA, Università Roma Tre ed Ecologic Institute di Berlino.
Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare una serie di interventi che possano contribuire al contrasto del fenomeno “isola di calore”, che consiste nel particolare riscaldamento di alcune aree della città durante la stagione estiva, in cui il livello di urbanizzazione, la densità abitativa e la scarsità di aree verdi possono determinare temperature maggiori di alcuni gradi rispetto alle zone suburbane e rurali. Coerentemente con il concetto di Nature-based Solution (NbS), che prevede la co-progettazione degli interventi per mano di un team eterogeneo composto da soggetti provenienti dal mondo istituzionale, accademico, dell’impresa e dell’associazionismo, sono stati organizzati quattro workshop per favorire il coinvolgimento ed il confronto tra i diversi stakeholders.
Durante il primo incontro sono state presentate le aree di intervento selezionate nell’ambito del progetto, che fanno riferimento a due municipi di Roma molto distinti tra loro sotto il profilo socio-economico, ma accomunati dalla presenza di alcuni fattori che determinano condizioni microclimatiche simili. All’interno del I Municipio è stata considerata la zona del Centro Storico, un’area di grande interesse architettonico, turistico e commerciale, densamente popolata per la coabitazione tra residenti e visitatori, mentre nel V Municipio sono stati selezionati i quartieri residenziali di Centocelle e Alessandrino, entrambi caratterizzati da un’elevata concentrazione di edifici e una folta densità abitativa. Dopo un’attenta analisi delle criticità socio-economiche e microclimatiche delle due aree, condotta dai soggetti coinvolti tramite interviste a rappresentanti delle istituzioni, associazioni di quartiere e cittadini, le informazioni e le idee raccolte sono state messe a sistema per la definizione degli interventi di mitigazione.
A questo proposito, ENEA ha stilato un decalogo di 25 soluzioni basate sulla natura che vanno dalle microforeste urbane ai parcheggi verdi, dai corridoi ecologici agli orti comunitari, passando per tetti e pareti verdi, canali drenanti e bacini di infiltrazione idrica. Molti degli interventi proposti hanno la caratteristica di essere multifunzionali, in quanto possono erogare allo stesso tempo più servizi ecosistemici, come favorire l’ombreggiamento e il raffrescamento delle temperature, migliorare la qualità dell’aria e contribuire ad una migliore gestione delle acque piovane, scongiurando allagamenti di strade, abitazioni e attività commerciali.
La configurazione geometrica e la topografia della città non renderanno semplice il lavoro dei tecnici, che dovranno progettare interventi compatibili con il territorio urbano e che rispondano contemporaneamente a sfide di carattere sociale, economico e ambientale. Per queste ragioni, il progetto prevede di fornire alle amministrazioni coinvolte una formazione tecnico-scientifica e di governance tale da rafforzare e aggiornare le competenze in materia di gestione del verde urbano, favorendo la pianificazione degli interventi e la loro realizzazione e replicabilità in altre aree della città.
Per approfondire:
https://www.kyotoclub.org/wp-content/uploads/26022025_roma_capitale_adattamento.pdf