Quarta tappa: Komárno – Szentendre 24-07-2014
Partenza verso le 9.30 in direzione di Esztergom. Pista su strada statale, molto trafficata, sempre diritta per più di 20 km. Percorso non tanto piacevole nella quasi impossibilità di fermarsi. Fortunatamente era possibile intravvedere nuovamente il Danubio. Il paesaggio non esaltante ci ha spinto a pedalare abbastanza velocemente, con due brevi soste per fare pausa. Arrivo a Esztergom già verso le 12.30, dopo 55,3 km.
Ristorate, abbiamo deciso di proseguire per la tappa successiva. Pedalato per altri 12 km sull’EuroVelo 6 che si sposta sopra il Danubio o Duna, come lo chiamano gli ungheresi. 10 minuti di attesa per il traghetto in compagnia di una coppia tedesca e una canadese,entrambe determinate ad arrivare a Budapest in giornata. Dopo l’attraversata, verso le 14.00, pranzo in riva al Danubio e piedi in ammollo nelle rinfrescanti e rigeneranti acque del fiume, sotto un sole cocente!
I successivi 28 km sono tutti lungo il Danubio. Il percorso è incantevole e fa addirittura dimenticare la fatica della lunga strada percorsa. Lungo il Danubio si incontrano varie spiaggette dove i turisti e gli ungheresi vanno a fare il bagno. A Vác, la pista ritorna sull’altra riva del Danubio, è necessario riprendere il traghetto. Abbiamo impiegato i 30 minuti di attesa previsti (partenza ad ogni ora) sguazzando nel Danubio, anche se la decisione era stata di farci proprio il bagno nell’acqua del fiume.
Gli ultimi 15 km attraversano la Szentendrei – sziget e immettono sulla strada statale per arrivare a Szentendre. La cittadina è molto carina. Si trova a ridosso del Danubio ed è molto frequentata dai turisti.
Alle 19.00, molto orgogliose di aver percorso 110,6 km in un giorno, con solo 24 km per raggiungere Budapest, ci siamo fermate, troppo stanche per continuare.



Partenza alle 9.00. Dopo neanche un chilometro una deviazione segnalata insufficientemente può condurre il cicloturista fuori pista. La comunicazione gestuale con altri turisti, tedeschi, e la corretta interpretazione della mappa, mediata da cortesi persone del posto, ci ha consentito di rintracciare la giusta deviazione e riprendere la pista senza perdere troppo tempo. Ripreso l’EuroVelo 6 abbiamo incontrato un tratto (non molto lungo) di strada trafficata e successivamente un tratto di strada sterrata. La pioggia del giorno precedente, non ha agevolato il nostro percorso.
Dopo la partenza, intorno alle 9.30, basta un’ora per lasciare la Slovacchia. Il confine con l’Ungheria è segnato da un cartello con la bandiera ungherese e la scritta “Benvenuti” (plausibile traduzione di una scritta in ungherese). Superato il confine, si attraverso il centro di un paio di villaggi ungheresi. Se ne nota la povertà evidente. Per i successivi quaranta chilometri, almeno, EuroVelo 6 attraversa solamente campi di avena, il cereale caratteristico della pianura ungherese in quel tratto.