A Spasso con il cane Luna

Autore: Giorgio Vallortigara

Titolo: A spasso con il cane Luna

Piccola Biblioteca Adelphi 816 2025

pp. 219, 21 immagini in brossura

Temi: Neuroscienze, Biologia, Etologia

Prezzo di copertina €14,00

ISBN: 9788845939853

Possiamo partire dalla semplice affermazione “conoscere significa rispettare” messaggio che qualsiasi docente di scienze ripete come un mantra, e che conduce a fare domande. E la buona abitudine dei bambini a chiedere continuamente “perché” prosegue in coloro che della curiosità fanno un mestiere e un modo di vivere.

Vallortigara, intreccia etologia, neuroscienze e amore per la letteratura. Sottolinea che le scienze sono “plurali”, non hanno confini: l’etologo si pone domande, come l’astrofisico, così come lo psicologo comparato e ciascuno, osservando, fa ipotesi sperimenta e documenta. L’autore spaziando attraverso le diverse discipline, delinea in queste pagine un itinerario affascinante. Il contributo degli etologi permette di conoscere un aracnide paziente come la zecca cui basta un sentore di acido butirrico per “azzeccarsi” a un mammifero. Ma quale messaggio arriva al suo cervello per scegliere il giusto “fornitore” di cibo. Per questo è molto importante il contributo dei neuro scienziati e degli psicologi comparati che si occupano di conoscere il funzionamento del cervello degli animali, dagli insetti ai mammiferi.

Gli studi condotti verificano che non è il volume della massa cerebrale ad averla vinta su capacità di capire, di adattarsi, di comportarsi, ma il numero di neuroni. Già le prodezze cognitive di Physarum polycephalum, un organismo unicellulare capace di estendere le sue propaggini protoplasmatiche in una affascinante rete che, vista al microscopio, sembra una vera opera d’arte dipendono dal fatto che essendo monocellulare è … tutto cervello!

Porsi domande non è fine a sé stesso. Seguono sperimentazioni, studi approfonditi e verifiche.

In questo testo si trovano tanti esempi che portano il lettore a diventare curioso ma anche consapevole di quanto noi umani siamo accentratori, predatori, opportunisti! Pensiamo alle galline rosse della giungla, antenati delle nostre galline. Producono 8-10 uova all’anno, numero funzionale al mantenimento della specie. Attualmente i polli vengono selezionati per la carne, lascio al lettore la descrizione di queste creature allevate per ottenere il maggior peso possibile, e per produrre uova. Qui la selezione arriva a sopprimere i maschi e ottenere solo le “ovaiole” quelle che arrivano a produrre anche 300 uova l’anno. Si potrebbe pensare che il consumo energetico per produrre uova, vada a scapito delle prestazioni del cervello. Proprio su questo gli sperimentatori stanno raccogliendo dati utili a comprendere la reazione del cervello delle galline spinte al massimo della produzione.

E il legame tra psicologia e comportamento? Una laurea in psicologia sperimentale serve certo a interpretare stati emozionali umani, la psicologia comparata può aiutare a interpretare i comportamenti degli animali. Scopriamo che anche gli animali sanno contare, magari non arrivano alle potenze di dieci ma mamma gatta sa quanti gattini ha e agevola l’allattamento del più fragile!

La ricerca approfondisce anche la ragione per cui l’uso alternato della narice destra e sinistra in un cane può illuminare il differente funzionamento dei due emisferi cerebrali, e spiegare perché una parte dell’umanità è mancina.

Tornando al nostro “conoscere per rispettare” è bene sottolineare che la curiosità dei Sapiens porta sì a conoscere ma non sempre trae la conseguenza del rispettare. Gli animali, oltre che amici meravigliosi, sono parte essenziale dell’ambiente e, sicuramente, «una fonte inesauribile di interrogativi».

Alberta